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Nel post partita

De Rossi: "Non siamo stati brillanti. Dobbiamo saper gestire i momenti"

Al termine del match contro il Bologna, il tecnico giallorosso ha parlato ai microfoni di Dazn: "L'atteggiamento è stato quello dei ragazzi che conosco"

Daniele De Rossi

Daniele De Rossi (GETTY IMAGES)

La Redazione
22 Aprile 2024 - 20:54

Una sconfitta pesante all'Olimpico dopo la grande gioia di giovedì scorso contro il Milan. La Roma esce sconfitta dallo scontro diretto per la Champions League contro il Bologna, che trionfa vincendo 1-3. Nel post partita, Daniele De Rossi ha parlato ai microfoni di Dazn. Di seguito le sue parole. 

Non la solita Roma: è mancata brillantezza sottoporta?
“Sì, un po’ meno brillanti delle altre volte, ma di fronte avevamo una squadra che gioca bene, si muove tanto e ti fanno apparire meno brillanti. Abbiamo vinto delle partite in cui eravamo stati perfetti sottoporta e l’avversario magari aveva tirato di più. Complimenti al Bologna, non ha rubato niente. Ha fatto il suo. Era una partita abbastanza equilibrata, soprattutto nel primo tempo sullo 0-0 eravamo andati vicino a sbloccarla. Sbloccarla per primi forse ci avrebbe dato un po’ di energia. Il nervosismo sì c’è stato… che ci possiamo fare. Non possiamo farci innervosire così tanto per un giallo sbagliato, perché ok non era giusta, ma non abbiamo perso per quello. Poi subiamo il gol subìto dopo… però i ragazzi hanno fatto la partita fino alla fine”.

Può esserci stanchezza dal punto di vista mentale?
"No, siamo adulti, facciamo questo lavoro da tanto tempo. Siamo abituati a gestire le emozioni. Veniamo da un ciclo di partite difficile". 

Quando avete avuto energie fisiche e mentali avete retto, ma per star dietro al Bologna.
"Sono stato calciatore, ci sta che ti innervosisci. Se vai a guardare i numeri stavamo dentro la partita, ma i ragazzi non hanno mollato. Se vogliamo essere perfetti dobbiamo essere bravi a gestire i momenti. La squadra esperta deve essere capace di non prendere gol al 43' e dopo l'1-2 capire l'inerzia della partita era nostro. L'1-3 ci ha ammazzato, ma l'atteggiamento è stato il solito dei ragazzi che conosco".

Quanto è importante aver recuperato Azmoun? Abraham è sembrato stanco.
"Abbiamo tanti attaccanti di livello. Tammy ha fatto una partita onesta, a volte ci sta dopo un infortunio così lungo avere degli up and down. Azmoun è rientrato da pochissimo, non potevo farlo giocare da subito ma sapevo sarebbe entrato. Sono contento per il suo gol perché per noi lui è importante, ha qualità. È diverso dagli altri due attaccanti e ci tornerà utile, come è Tammy che si è sacrificato molto giovedì".

Come gestirà le energie in vista delle prossime gare?
"Non siamo stati molto aiutati ma non ci torniamo più. Non lo so. Non è un discorso di energie andare a giocare 20 minuti, probabilmente nelle gambe faremmo più fatica allenandoci a Trigoria. Ma mentalmente… il viaggio, preparare un’altra partita dopo solo due giorni, non sarà semplice. Ma facciamo finta sia una partita di Europa League, il giovedì ci tocca sempre e andiamo. Abbiamo perso una partita, ne usciamo dispiaciuti ma non distrutti. La corsa è ancora lunga, anche in Europa. Faremo due partite che saranno due battaglie contro una squadra imbattuta. Siamo molto positivi, a parte per il risultato di stasera".

Quanto teme l’Atalanta per la corsa Champions?
"Temiamo e rispettiamo tutti. Hanno un punto in meno e recupereranno una partita a fine anno. Sapevamo sarebbe stata difficile. Il nostro problema non è i punti, ma quante squadre hai davanti. Quando ne hai tante davanti, capita che ci sono squadre come il Bologna che fanno grandi annate. È ancora lunga, c’è anche la Lazio che è a 3 punti. Mancano poche partite, tutte difficili. Sappiamo che sarà un momento con partite di livello alto. A volte va bene, a volte si devono fare i complimenti all’avversario".

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