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L'approfondimento

Potenziale offensivo liberato

Ben 26 gol nelle ultime 10 tra Serie A ed Europa. Per i giallorossi sono andati a segno 9 calciatori diversi

Romelu Lukaku a segno contro il Brighton

Romelu Lukaku a segno contro il Brighton (GETTY IMAGES)

Davide Fidanza
09 Marzo 2024 - 08:44

Potenziale offensivo liberato. Questa sembra essere la sintesi perfetta di una squadra che, sotto la gestione di Daniele De Rossi, sta facendo del bel calcio e della potenza d’attacco la sua caratteristica principale. Una capacità che si era già intravista a corrente alternata nel corso di questa stagione, che spesso però si era manifestata solamente quando la squadra si è trovata con le spalle al muro. Basti pensare alla quantità considerevole di gol - e punti conquistati - che i giallorossi nella prima parte di campionato erano riusciti a realizzare nell’ultimo quarto d’ora di gioco, quando chiamati al tutto e per tutto per portarsi a casa il risultato desiderato. In quei momenti la Roma ha dimostrato di saper fare gol e di saperne fare tanti in altrettanti modi differenti, ma questa peculiarità fino all’arrivo di De Rossi non si era mai manifestata del tutto, come fosse ‘bloccata’.

E forse a De Rossi di merito va dato proprio questo: sotto la sua gestione sono ben 26 le reti segnate nelle ultime 10 partite giocate tra Serie A ed Europa League, con una media di quasi 3 gol  per gara(2,6 per la precisione). Un dato tremendamente alto che trova ulteriore supporto se contestualizzato a dovere.  Nelle ultime tre trasferte in Serie A - che sono state il tallone d’Achille dei giallorossi negli ultimi anni - contro Salernitana, Frosinone e Monza, oltre ad aver ottenuto 9 punti su 9 a disposizione,  la Roma ha segnato 9 gol tornando di nuovo ai 3 gol di media.

Contro la capolista Inter, miglior difesa del campionato per distacco sia in termini di reti subite e sia per occasioni concesse agli avversari, la squadra di De Rossi era stata capace di segnare ben due reti nei soli primi 45 minuti costruendo altre due palle gol nitidissime nella ripresa a testimonianza di una grande facilità - almeno al momento e speriamo il più a lungo possibile - con la quale i giallorossi riescono a rendersi pericolosi nei pressi della pota avversaria, indipendentemente dall’avversario che si trovano di fronte. I 4 gol al Brighton nell’andata degli ottavi dell’Europa League all’Olimpico rappresentano inoltre la terza partita su 10 con De Rossi sulla panchina della Roma con un poker calato ai danni degli avversari.

Gioco corale

Ai già ottimi dati offensivi della gestione Daniele De Rossi ne va aggiunto uno, forse il più importante. Nei 26 gol realizzati dalla Roma nelle prime 10 partite di DDR sono ben 9 i calciatori romanisti ad essere andati a segno: Alla coppia gol Dybala-Lukaku - entrambi in doppia cifra stagionale - vanno aggiunti in queste 10 partite nell’ordine un ritrovato capitan Lorenzo Pellegrini con ben 5 reti personali, Mancini e Huijsen a segno con ben 2 gol a testa nonostante le priorità difensive, un Leandro Paredes anch’egli fermo a quota 2 in una nuova veste di cecchino infallibile dal dischetto e poi El Shaarawy, Cristante e Azmoun  con una realizzazione a testa a completare il conto. Dimostrazione anche questa, della facilità con la quale questa squadra riesce ad andare in gol con tutti gli effettivi.

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