AS Roma

Tanti tiri ma pochi gol (per ora)

Roma quarta per numero di tentativi a rete (49). Le occasioni, sfida col Milan a parte, sono state tante: ora serve il finalizzatore Lukaku per migliorare sotto porta

Romelu Lukaku con la maglia della Roma

Romelu Lukaku con la maglia della Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
06 Settembre 2023 - 09:09

In media, un gol ogni 12,25: è questo il dato che emerge analizzando i numeri offensivi della Roma in questo difficile avvio di stagione, che ha portato un pari e due sconfitte. Sono 49 i tiri totali effettuati da Belotti, Pellegrini e compagni nelle tre partite contro Salernitana, Verona e Milan, che però hanno portato soltanto 4 reti: di mezzo ci si è messa sicuramente la sfortuna (come testimoniano i 4 legni colpiti, primo posto nella classifica insieme al Bologna), ma è evidente che manchi precisione e freddezza sotto porta.

Anche perché, osservando i dati generali delle altre squadre di Serie A, la squadra giallorossa è la quarta con più tiri effettuati: meglio hanno fatto soltanto il Napoli (66 tiri e 6 reti), l’Inter (60 tiri e 8 gol) e l’Atalanta (52 tentativi e 6 centri). A condividere la quarta piazza con gli uomini di Mourinho in questa speciale classifica gli altri giallorossi, il Lecce, che però ha messo a segno 6 gol e attualmente ha 7 punti in classifica. 

Nell’ambito di questa analisi, vanno fatti i dovuti distinguo tra le prime due partite e quella con il Milan: mentre contro Salernitana e Verona, infatti, la Roma ha fatto la partita, dominando nel gioco e nelle occasioni e subendo 4 gol con soli 5 tiri subiti, venerdì scorso è stata in balìa dei rossoneri per tutto il primo tempo e per una parte del secondo (fino all’espulsione di Tomori) e ha creato poco o niente.

L’asticella era notevolmente più alta contro la squadra di Pioli rispetto alle prime due affrontate, perché i rossoneri lotteranno per la vetta, tant’è che la sconfitta di Verona appare totalmente diversa rispetto all’ultima gara: il denominatore comune è una generale fragilità difensiva che non va attribuita soltanto a Smalling e colleghi di reparto, bensì a tutta la squadra, che a volte appare sbilanciata e facilmente attaccabile. All’esordio con la Salernitana i tiri totali sono stati 13, 3 dei quali in porta, al Bentegodi addirittura 23 (7 in porta), con il Milan di nuovo 13 (soltanto 2 nello specchio). Serve dunque un finalizzatore: nonostante l’impegno profuso, Belotti ha inciso davvero soltanto nella prima gara, dopodiché non ha più trovato la via del gol. Serve un centravanti spietato: serve - in poche parole - Romelu Lukaku, uno capace di buttarla dentro al primo tentativo, magari dopo 80’ trascorsi in sordina. 

Un altro attacco
È evidente che con il belga a pieno regime e in campo dall’inizio la potenza di fuoco giallorossa aumenta considerevolmente: a maggior ragione se ad affiancare “Big Rom” c’è anche Paulo Dybala, per ora visto soltanto contro il Verona, quando si è fermato per una noia muscolare. Con la “Joya” e Lukaku in campo (ipotesi da non escludere contro l’Empoli, alla ripresa dopo la sosta) è un’altra Roma, sicuramente un altro attacco, pur con tutto il rispetto di chi ha giocato al posto loro nelle precedenti partite.

L’abilità nell’uno contro uno e nell’ultimo passaggio dell’argentino, abbinata alla potenza fisica e al fiuto del gol del centravanti ex Inter, sono le armi su cui José Mourinho fa affidamento per far ripartire la Roma: la stagione è ancora lunga e c’è tutto il tempo per raddrizzarla dopo una partenza negativa; anche perché ora si comincerà a giocare ogni tre giorni, con l’inizio dell’Europa League, e non c’è più tempo per commettere errori. Bisogna ritrovare la via del gol, che recentemente i giallorossi hanno parzialmente smarrito: ma il sentiero è sempre lì; a indicarlo saranno (auspicabilmente) Paulo e Romelu.

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