AS Roma

Ancor più Europa con Aouar & co

Con i Friedkin e Mou cresce la dimensione continentale della Roma. L’ex Lione e Ndicka profili ideali

Houssem Aouar nel suo primo giorno da giocatore giallorosso

Houssem Aouar nel suo primo giorno da giocatore giallorosso (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
13 Giugno 2023 - 09:35

Le due finali europee consecutive sono un segnale chiaro, così come le quattro semifinali continentali conquistate nelle ultime sei stagioni: la Roma è una realtà solida e stabile nell’élite del calcio, e il decimo posto nel ranking UEFA per club ne è la conferma. Da quando gli americani hanno rilevato la società, i giallorossi hanno centrato con continuità il piazzamento europeo, per lo meno dal 2014 in poi; sotto la presidenza Pallotta, però, al massimo si era arrivati alla semifinale di Champions League 2017-18, un traguardo storico anche per come fu raggiunto (la rimonta sul Barcellona), ma di fatto rimasto isolato. Da quando sono arrivati i Friedkin, invece, la Roma ha dato continuità al suo ottimo rendimento europeo, con una semifinale di Europa League (2020-21), la vittoria della Conference (2021-22) e la finale di Budapest della stagione appena terminata. Merito della proprietà e della dirigenza, ma soprattutto di José Mourinho, uno che ha sempre fatto delle competizioni europee il cortile di casa sua, come testimonia il suo palmares. 

Per riuscire a riportare un trofeo continentale a Roma dopo 61 anni, si è avvalso anche dell’esperienza internazionale di gente come Rui Patricio (136 gare europee con i club, il migliore in rosa), Smalling, Mkhitaryan e Sergio Oliveira, tanto per fare qualche nome. Partiti gli ultimi due, sono arrivati Matic e Wijnaldum, oltre a Dybala: un tris di nomi che, ad oggi, conta in totale 252 presenze europee. Ovviamente, l’obiettivo di Mou è quello di aggiungere personalitàed esperienza internazionale a una rosa che pian piano sta crescendo con lui. Gente come Mancini, Pellegrini e Cristante, ad esempio, ora vanta più di 40 gettoni europei (il centrale 43, il Capitano 62 e Bryan 68).

I nuovi
In tal senso vanno letti anche l’ingaggio (già ufficiale) di Aouar e quello (in dirittura d’arrivo) di Ndicka: pur essendo calciatori ancora giovani, hanno già grande esperienza tra Champions ed Europa League. L’ex Lione, ad esempio, conta 34 presenze internazionali con il club transalpino, che ha guidato anche a una storica semifinale di Champions nel 2020. Il difensore centrale, che nel palmares ha già un’Europa League con l’Eintrach Francoforte, ne conta invece 37 a nemmeno 24 anni. Si prosegue dunque sul solco dell’esperienza europea, ma puntando a profili giovani e quindi con ulteriori margini di miglioramento.

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