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A San Sebastian

Anoeta, lo stadio ovale che piaceva a Dan Friedkin

Ristrutturato per eliminare la pista di atletica e aumentarne la capienza, Dan e Ryan lo avevano fatto studiare quando pensavano di rimodernare l’Olimpico

Lo stadio Anoeta di San Sebastian dove gioca la Real Sociedad

Lo stadio Anoeta di San Sebastian dove gioca la Real Sociedad (GETTY IMAGES)

15 Marzo 2023 - 08:26

"Dimmi dove abiti e ti dirò chi sei”, recitava un vecchio adagio, secondo il quale ogni casa rispecchia fondamentalmente chi la abita. Sicuramente il proverbio si addice alla perfezione all’Estadio Municipal de Anoeta, casa della Real Sociedad, che giovedì sera ospiterà gli uomini di Mourinho per il ritorno degli ottavi di Europa League. Un impianto moderno e innovativo, un gioiellino paragonabile agli italiani Gewiss Stadium e Dacia Arena: come la squadra che ospita non può essere paragonata al Barcellona o al Real Madrid, l’Anoeta non ambisce ad essere il Camp Nou o il Santiago Bernabeu; eppure, con i suoi 40.000 posti a sedere, sa essere un fattore determinante per i biancazzurri, che ha saputo spingere alla vittoria in più di una circostanza. Pellegrini e compagni avranno a che fare con un ambiente caldo, con una tifoseria che non intende darsi per vinta dopo il ko per 2-0 dell’andata. E, in un impianto che vede gli spalti molto a ridosso del campo, i tifosi possono essere spesso e volentieri un’arma in più in favore dei padroni di casa.

I lavori
Inaugurato nel 1993, l’Anoeta originale aveva attorno al campo una pista di atletica, proprio come lo Stadio Olimpico: una peculiarità che, com’è noto, distanzia notevolamente gli spalti dal rettangolo verde; una peculiarità che oggi appare piuttosto anacronistica, oltre che obiettivamente penalizzante a livello di visuale. Ecco perché, nel 2017, la Real Sociedad ha dato il via alla ristrutturazione dell’impianto. I lavori, che sono costati circa 47 milioni di euro e sono durati dal 2017 al 2019, hanno eliminato quindi la pista, aumentando contestualmente la capienza (dai 32.000 posti originari ai quasi 40.000 attuali), avvicinando le gradinate al campo e adeguando la struttura a tutte le normative d’uso contemporanee, migliorandone anche l’accessibilità. Durante la ristrutturazione, che si è svolta in due fasi, la squadra ha continuato a giocare all’Anoeta, ovviamente a capienza ridotta (28.000 posti). 

La riqualificazione, che ha mantenuto il profilo ondulato dell’impianto e altre peculiarità stilistiche, ha reso la casa della Real Sociedad un esempio per tutti, in Spagna come all’estero. Gli stessi Friedkin avevano studiato con grande interesse l’opera di rimodernamento: quando, all’inizio della loro presidenza, i texani proprietari della Roma stavano pensando di “mettere a nuovo” lo Stadio Olimpico eliminando la pista d’atletica, avevano fatto attenzionare proprio l’Anoeta come modello di ristrutturazione virtuosa, non invasiva (l’impianto si trova a ridosso del centro di San Sebastian, all’interno di una moderna cittadella dello sport), salvo poi optare per la costruzione ex novo a Pietralata.

Txuri-urdin
È il titolo dell’inno della Real Sociedad, che in basco significa “bianco-azzurri” (l’appellativo dei tifosi e della squadra), e fu scritto nel 1970 dal compositore e poeta Ricardo Sabadie: scritto interamente in lingua euskera, il brano ha visto numerose rivisitazioni nel corso di oltre mezzo secolo di vita, ma la versione originale resta la più gettonata tra i sostenitori del club.

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