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I protagonisti

Dybala e Pellegrini: ecco la luce

Paulo e Lorenzo guidano la Roma in Spagna. Con loro due in campo tornano numeri e qualità di scelta: il capitano decisivo in Conference, la Joya a quota 3 reti

Dybala e Pellegrini in una sfida all'Olimpico

Dybala e Pellegrini in una sfida all'Olimpico (GETTY IMAGES)

Andrea Di Carlo
15 Marzo 2023 - 08:15

Non c’è una volontà sottintesa di attualizzare il concetto di illuminismo, movimento di pensiero nato in Francia nei primi decenni del Settecento, che affermava la centralità dell'uomo ed era fondato sull'uso della ragione e della libertà di giudizio, contrapposti alla tradizione e all'autorità politica e religiosa. Nemmeno la ricerca di affibbiargli doti sovrannaturali. Ma Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala sanno come accendere la luce.

Parola di Mou
«Ci è mancata la luce, ovvero chi trova l’assist o prova l’azione individuale. La portano i giocatori speciali come Paulo e Lorenzo». José Mourinho non ha dubbi, sono loro due a portare quella dose di qualità in grado di fare la differenza. Lo testimoniano i numeri della Joya, le prestazioni del capitano giallorosso: corse, coperture, assist e gol. La Roma senza Dybala e Pellegrini perde preziosi punti di riferimento, con loro in campo invece ha un potenziale in grado di fare la differenza, soprattutto in Europa dove hanno già lasciato una traccia importante nel cammino giallorosso.

La Joya
Decisivo come nessun altro elemento a disposizione dello Special One, in grado di orientare l’orizzonte della squadra giallorossa. Quando Dybala è in campo, la Roma cambia decisamente marcia. In termini di gol, di pericolosità e di intuizione, basta una sua giocata per accendere i compagni. Il gol contro il Salisburgo (il terzo della sua Europa League dopo le reti a Helsinki e Betis) ha fatto letteralmente impazzire l’Olimpico, all’andata contro la Real Sociedad ha dato il la all’azione del vantaggio e pennellato, da calcio d’angolo, il pallone del raddoppio sulla testa di Kumbulla. All’Anoeta è chiamato a guidare i compagni verso i quarti di finale di Europa League, amministrando solo in parte il risultato maturato all’Olimpico ma cercando il quarto centro del suo cammino europeo. Il mancino è caldo, la straordinaria rete contro il Sassuolo lo dimostra, il tentativo di pallonetto a Consigli lo certifica. L’argentino vuole mantenere vivo il feeling che ha con le squadre spagnole: in Champions League, con la maglia della Juventus, ha segnato due reti al Barcellona e una all’Atletico Madrid. La Real Sociedad è avvisata, Paulo è pronto per lasciare il segno all’Anoeta.

Da Tirana a San Sebastian
Lorenzo Pellegrini tornerà in campo e lo farà con un caschetto protettivo, logica precauzione dopo la ferita lacero-contusa nella zona fronto-parietale che ha richiesto ben oltre 30 punti di sutura. Stringerà i denti ma non vuole mancare ad un appuntamento così importante. In campo poi ritroverà Istvan Kovacs, l’arbitro della finalissima di Tirana. Sotto lo sguardo del fischietto romeno, il capitano giallorosso alzò al cielo la Conference League, nella notte più importante della sua carriera. Ora, per arrivare a Budapest, c’è ancora parecchia strada da percorrere.

Intesa europea da trovare
Paradossale ma vero: se in Serie A hanno condiviso molto spesso la trequarti, in Europa League, su nove precedenti, Dybala e Pellegrini hanno giocato insieme solo in 3 occasioni dal primo minuto: all’esordio in Bulgaria contro il Ludogorets (sconfitta per 2-1), alla Red Bull Arena contro il Salisburgo (altra sconfitta per 1-0) e nella gara d’andata contro la Real Sociedad (unica vittoria ottenuta insieme). All’Anoeta proveranno a raddrizzare la statistica, portando la luce e la Roma ai quarti di finale di Europa League. Paulo e Lorenzo, gli illuministi giallorossi sono pronti. 

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