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Campagna "No bulli", Florenzi: "Senza i miei compagni sarebbe stata dura". Baldissoni: "Bullismo è vigliaccheria"

Il vicecapitano e il vicepresidente della Roma hanno parlato durante la presentazione della campagna organizzata dalla Regione Lazio

La Redazione
12 Marzo 2019 - 10:14

Presso la "sala Mechelli" del Consiglio Regionale del Lazio si sta svolgendo la presentazione ufficiale della campagna contro il bullismo "No Bulli". La Roma, con Florenzi e Baldissoni, è presente all'evento in quanto partner, andando ad affiancare le società Lazio e Frosinone. Presenti anche Bouah per la Primavera, Flaminia Simonetti per la Roma femminile e il responsabile del settore giovanile, Massimo Tarantino. Il primo a prendere la parola è stato il vicepresidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Cangemi. "Progetto molto importante per la Regione Lazio. Questa campagna si unisce alle tante iniziative che le società sportive stanno effettuando, aderendo alle campagne contro il bullismo. Oggi è un momento importante di condivisione istituzionale, ci saranno una serie di iniziative e di progetti con queste squadre di serie A (Roma, Lazio e Frosinone) tra cui una che vedrà scendere in campo i ragazzi delle giovanili con una scritta sul braccio "no bulli". Ringrazio le società i dirigenti e i giocatori presenti oggi grazie a tutti e buon lavoro".

Baldissoni: "Noi uomini abbiamo molto da imparare dalle donne"

Prende la parola il vicepresidente della Roma, Mauro Baldissoni: "Consideriamo la Roma, in quanto squadra di calcio, anche una piattaforma sociale che deve veicolare messaggi per la propria comunità, ma questo vale per tutte le squadre. Il calcio è un amplificatore di messaggi: questo ci deve dare il senso di responsabilità. Grazie ad un'iniziativa cominciata qualche anno fa insieme a Roma Cares noi regolarmente andiamo nelle scuole, con il progetto "A Scuola di Tifo" e i nostri ragazzi sono coinvolti a turno. Molto spesso al centro dei messaggi che portiamo c'è il contrasto al bullismo. Lo facciamo come Roma ma siamo felici di aver firmato questo protocollo d'intesa che speriamo sia un tramite per fare iniziative congiunte con le altre società, perché i veri valori sono l'opposto di quello che contrastiamo. Bullismo significa prepotenza, prevaricazione, ma in fondo significa vigliaccheria. Il più forte che se la prende con il più debole, molto spesso il gruppo che se la prende con uno, è chiaramente una manifestazione di vigliaccheria, ed è esattamente il contrario di quello che avviene nello sport. In un gruppo, quando si fa sport, il gruppo è unito e chi è in difficoltà viene aiutato, la forza di una squadra risiede proprio nella capacità del gruppo e dei compagni di aiutare il compagno in difficoltà in quel momento. Questo rende una squadra più forte. In qualsiasi gruppo società, aiutare il compagno in difficoltà vuol dire creare una società più forte. Mi preme dire che noi abbiamo coinvolto anche le ragazze dalla Roma femminile dove il bullismo e queste caratteristiche di prepotenza e violenza sono molto meno presenti. Noi uomini abbiamo molto da imparare dalle donne in questo contesto".

L'intervento di Tarantino

Anche Massimo Tarantino ha parlato: "In qualità di responsabile del settore giovanile della Roma mi impegno fortemente affinché questa iniziativa sia veicolata in modo giusto. Abbiamo una responsabilità importante nei confronti dei ragazzi dobbiamo lavorare affinché i ragazzi siano felici di giocare e vedano lo sport come attività.di svago e non come una situazione di paura. Il bambino viene visto come un piccolo calciatore così non è: è un bambino che sta vivendo una fantastica esperienza che poi lo renderà maturo. Abbiamo una responsabilità nei confronti dei bambini".

Florenzi: "Senza I Miei Compagni Non Mi Sarei Rialzato"

Ora è il turno di Alessandro Florenzi: "Sono onorato di essere qui a rappresentare la squadra in un progetto importante che riguarda soprattutto i ragazzi. Tutti i bambini devono sapere che il calcio è prima di tutto un gioco e non un futuro per mantenere loro e le famiglie. Noi siamo fortunati a fare questo mestiere. Oggi voglio portare un esempio molto importante. La mia squadra è come una scuola. Nella vita e in carriera sono caduto due volte e se non avessi avuto vicino dei compagni in grado di tirarmi su anche con una semplice pacca o una battuta sarebbe stato veramente molto difficile. Ogni giorno li ringrazio. Anche quando ho avuto la ricaduta al ginocchio. Un gruppo può salvarti la vita. In palestra c'è scritto un motto: "non c'è branco senza lupo e non c'è lupo senza branco". Bisogna sempre tendere la mano. E' una bellissima iniziativa, ringrazio tutti i presenti".

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