ASCOLTA LA RADIO RADIO  
Il jolly di Mou

El Shaarawy, cento di questi gol: il Faraone alza la cresta

Nella sua Liguria raggiunta la tripla cifra in termini di gol. Dopo tanta fascia, è tornato davanti. Sempre a disposizione, ora sta raccogliendo i frutti

El Shaarawy esulta insieme a Dybala dopo il gol allo Spezia

El Shaarawy esulta insieme a Dybala dopo il gol allo Spezia (GETTY IMAGES)

24 Gennaio 2023 - 08:59

Aspettato, cercato e ottenuto... un gol che per me vale tanto». Stephan El Shaarawy ha descritto così il suo centesimo centro in carriera tra club e Nazionale, arrivato in un momento cruciale della sfida contro lo Spezia di domenica e che ha permesso alla Roma di sbloccare l’incontro poco prima dell’intervallo. Il Faraone ha ringraziato, nel suo post su Instagram, Paulo Dybala; l’assist dell’argentino necessitava soltanto di un tap-in, e Stephan si è fatto trovare al posto giusto al momento giusto.

Cento gol, e cento di questi giorni per il trentenne di origini egiziane, che ancora una volta sta dimostrando la sua importanza nella rosa giallorossa: dopo essersi adattato, per circa un anno, a fare l’esterno a tutta fascia, domenica al Picco El Shaarawy è tornato nella zona di campo che più gli compete, vale a dire quella offensiva. E i risultati si sono visti. In coppia con Dybala alle spalle di Abraham, il numero 92 ha “sgasato” come non faceva da un po’ nella retroguardia avversaria, mettendo costantemente in difficoltà la difesa dei liguri. Fino al gol, maturato da una spizzata su lancio lungo finita proprio tra i piedi del 92, che ha innescato Dybala; l’ex juventino è entrato in area e ha servito l’accorrente Stephan, bravo a prendere il posto di Tammy al centro dell’area. 

La rete, però, non basta a raccontare la partita di Stephan, che è stato il più pericoloso in attacco: 4 tiri totali, 2 dei quali nello specchio; 2 occasioni da gol e altrettanti passaggi chiave, ma anche 4 recuperi, 45 palloni giocati e una percentuale di passaggi riusciti dell’85%. È stato il giocatore offensivo con il maggior numero di passaggi riusciti (28) e di palloni giocati in avanti con successo (17). Cifre che indicano come Elsha sia stato sempre nel vivo del gioco, svolgendo egregiamente quel compito di raccordo tra centrocampo e attacco che si richiede alle cosiddette mezze punte. 

Ciò che piace a José
Al di là di queste statistiche - che pure sono importanti e rendono l’idea del suo apporto - Stephan incarna alla perfezione il prototipo di calciatore moderno, e proprio per questo Mourinho gli sta dando fiducia da ormai un anno e mezzo: messosi a completa disposizione del tecnico e dei compagni, ha giocato in un ruolo non suo per quasi tutta la scorsa stagione, all’inizio di questa è tornato in attacco, quindi di nuovo a fare il quinto a sinistra e ora, a La Spezia, il tecnico portoghese lo ha riavanzato. El Shaarawy, dal canto suo, non ha fatto un fiato: ha lavorato in silenzio, a testa bassa, dando sempre il massimo per la maglia giallorossa, a cui è legatissimo e che ha infatti voluto indossare di nuovo dopo la parentesi cinese. Un professionista esemplare, non a caso è l’unico (assieme a Kumbulla) ad aver saputo riconquistare la fiducia di Mou dopo il 6-1 di Bodø. 

Con il futuro di Zaniolo che attualmente appare come un grande punto interrogativo, le chance di giocare con maggiore continuità in attacco aumentano notevolmente per il savonese. Che ora confida di avere un’altra maglia da titolare anche domenica prossima contro il Napoli; lui, del resto, al San Paolo ha già segnato l’anno scorso, nel giorno di Sabato Santo, quando con l’1-1 al 90’ la Roma di fatto escludeva la squadra di Spalletti dalla corsa Scudetto. Stephan ritrova il primo tecnico avuto in giallorosso, quello sotto la cui guida segnò il primo gol con questa maglia: la speranza è che possa sgambettarlo nuovamente

© RIPRODUZIONE RISERVATA