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Roma-Bologna: l’attacco si rifà il trucco

Si va verso una formazione con i “Fab Four”. Dall’inizio non giocano insieme da quattro mesi e mezzo. Finalmente Dybala a disposizione. Tammy per il riscatto

Dybala, Pellegrini, Zaniolo Smalling, Cristante e Abraham

Dybala, Pellegrini, Zaniolo Smalling, Cristante e Abraham ((As Roma via Getty Images))

03 Gennaio 2023 - 07:00

Alla ricerca del gol perduto. Mentre ci si appresta a riprendere gli impegni agonistici, i riflettori sono già puntati sul reparto che ha riscontrato le maggiori difficoltà nella prima parte di stagione. Diciotto reti all’attivo nelle prime quindici giornate sarebbero un bottino da rimpinguare per (quasi) ogni attacco, per quello della Roma la cifra appare a dir poco insoddisfacente. 

Colpa anche (ma non soltanto) di una serie di noie fisiche che a turno hanno tormentato la maggior parte dei giocatori offensivi. Dybala ha rappresentato a lungo il caso più eclatante: fuori causa nel periodo più delicato (in concomitanza con le sfide contro Atalanta e Napoli, nella seconda parte del girone di Europa League e nel derby), è riuscito a rientrare in tempo per evitare un’altra sconfitta casalinga con il Torino e per staccare il biglietto per il Qatar dove si è laureato campione del mondo. Ora i guai muscolari sembrano alle spalle e la Joya può tornare a coincidere con la gioia romanista. Paulo è rientrato per primo fra gli iridati del nostro campionato e si è messo a disposizione di Mourinho fin dagli ultimi giorni del 2022. 

Adesso è finalmente pronto per ricominciare. E ritrovare i tre compagni destinati a comporre insieme a lui i “Fab Four”, quartetto da sogno rimasto finora poco più di un proposito estivo. L’argentino, Pellegrini, Zaniolo e Abraham hanno giocato insieme l’ultima volta dal primo minuto quattro mesi e mezzo fa, all’esordio casalingo in campionato contro la Cremonese, il 22 agosto scorso. Una vita fa. I primi tre sono stati bloccati a turno da infortuni di varia natura, non gravi nel caso dei due italiani ma fastidiosi al punto di minarne più volte la continuità. L’inglese è stato invece costretto a fare i conti con uno stato di forma molto distante da quello sontuoso messo in mostra nella prima stagione, finendo in più di un’occasione fuori dalla formazione titolare. Limitate da cause di forza maggiore, le presenze simultanee del poker potenzialmente esplosivo si sono ridotte a qualche scampolo di partita con risultato da recuperare.

Il reparto appare comunque destinato a cambiare volto in breve: Belotti è ancora out; Shomurodov resta in attesa di offerte consistenti dal mercato, che nel frattempo ha portato a Trigoria Solbakken; mentre El Shaarawy pare aver scalato posizioni fra Giappone e Algarve. Intanto il baby Majchrzak è l’ultimo della nidiata d’oro entrato nell’orbita della prima squadra. Su di lui si sono spostate le attenzioni di Mourinho, che ha già dimostrato di avere un occhio di riguardo verso i giovani del vivaio giallorosso e poche remore a lanciarli anche in partite vere. A parlare sarà il campo. Lo Special One, squalificato contro il Bologna, non terrà la consueta conferenza di vigilia, come nelle altre circostanze in cui è stato fermato dal giudice.

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