AS Roma

Il grande ritorno di Dybala: il 2022 si chiude con Joya

È previsto per domani il rientro a Roma. Dopo la sbornia mondiale torna al lavoro prima di Capodanno. Smaltite le noie fisiche dell’autunno, sarà pronto per la ripresa

Dybala con la Coppa del Mondo

Dybala con la Coppa del Mondo (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
28 Dicembre 2022 - 09:30

Accadde domani. È il 29 dicembre la data da cerchiare in giallorosso su un calendario già denso di giorni “rossi”. Stavolta però non si tratta di feste comandate. Stavolta è festa volontaria. Di più: è Joya. Perché Paulo Dybala rientra finalmente nella Capitale. Da fresco campione del mondo in carica. E - quello che più conta a queste latitudini - da campione al servizio della Roma. Il suo grande ritorno è anche un ritorno da Grande.

Rimesso fisicamente in sesto, mentalmente al settimo cielo, adesso Paulo è pronto a incidere come ha fatto nella prima parte di stagione, quantomeno fin quando non è rimasto preda dei problemi muscolari. Il clamoroso differente rendimento della squadra con o senza l’asso argentino lo conferma. Nelle sue 9 presenze in campionato è arrivata una sola sconfitta (nella pessima prestazione collettiva di Udine), 20 punti sui 27 accumulati finora, 13 reti realizzati su 18. L’ultimo dato in particolare sembra risentire delle qualità di Dybala, che ha partecipato direttamente a oltre la metà dei gol segnati dai giallorossi con lui in campo: nonostante le ripetute assenze, è ancora lui il capocannoniere della squadra in Serie A con 5 centri, ai quali vanno aggiunti i 2 assist vincenti (e la splendida giocata col Torino stampata sulla traversa e trasformata dal tap-in decisivo di Matic). Last but not least, con la Joya disponibile all’Olimpico il percorso è stato quasi netto, viatico mica male in prospettiva Bologna. Un solo mezzo stop nell’ultima partita contro i granata di Juric, terminata in parità, nella quale però il numero 21 ha disputato solamente gli ultimi ventuno minuti. Un tempo ridotto, al rientro dopo l’infortunio alla coscia, che gli è comunque bastato a ristabilire almeno parzialmente il risultato compromesso dal vantaggio torinista e da una squadra che faticava enormemente a creare vere occasioni da gol.

Quello scampolo è probabilmente servito anche a dissipare i residui dubbi del ct albiceleste Scaloni sulla sua convocazione in Qatar. E se è vero che nel corso della rassegna iridata il romanista è stato utilizzato col contagocce, è innegabile che il suo contributo è risultato determinante ai fini del trionfo: rodato nella parte conclusiva di una semifinale stravinta e mandato in campo sul gong dell’ultimo atto, appositamente per entrare fra i cinque tiratori scelti ai rigori. Missione compiuta e titolo che porta in calce anche il suo nome. Dalla notte iridata in poi, Paulo si è gustato il tripudio in patria (rivelando di non aver dormito per tre notti), per poi concedersi il legittimo relax con la fidanzata Oriana Sabatini. Le stesse frequenti sortite sui social hanno accompagnato gran parte degli ultimi giorni, lasciando poco spazio all’arcano.

Ora però è tempo di rimettersi al lavoro anche in questo emisfero, puntando magari a diventare eroe dei due mondi. Col rientro di Wijnaldum che si avvicina, il sontuoso mercato estivo di Pinto si va ricomponendo e promette quelle scintille che nella prima parte si sono viste poco. Non è difficile ipotizzare che Mourinho, come ogni romanista, non veda l’ora di mettere finalmente a frutto il potenziale che pregustava in estate. La conferma indiretta di tanta ricchezza tecnica arriva dall’assemblea dei soci della Juventus, per bocca dell’ormai ex Ceo bianconero Arrivabene: «Dybala aveva avanzato richieste per noi onerose». Soddisfazioni anche queste, in attesa di quelle dal campo. Da domani in poi. Vigilia dell’ultimo test (con la Viterbese) e soprattutto in tempo utile per la ripresa vera e propria.

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