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Roma-Helsinki, Mourinho: "Zaniolo e Camara giocano. Pellegrini top, peccato sia solo uno"

L'allenatore giallorosso ha parlato in conferenza stampa"Mi piace il loro allenatore, sono ben organizzati. Bisogna avere una squadra ultra competitiva"

José Mourinho in conferenza stampa

José Mourinho in conferenza stampa ((As Roma via Getty Images))

PUBBLICATO DA La Redazione
14 Settembre 2022 - 15:06

Alle 21:00 domani sera la Roma scenderà in campo allo Stadio Olimpico contro l'Helsinki, gara valevole per la seconda giornata di Europa League. José Mourinho, tecnico giallorosso, ha parlato in conferenza stampa (dopo di lui toccherà a Zaniolo). Le sue dichiarazioni:

Dopo Empoli ha parlato di partita di riferimento parlando del Tottenham: quella è la sua formazione tipo, con Zaniolo, Dybala, Pellegrini e Abraham? 
"Considero come riferimento perché il Tottenham è la squadra più forte affrontata finora, era un'amichevole ma sono molto forti, abbiamo giocato contro una squadra poderosa e non abbiamo avuto problemi difensivi, abbiamo difeso come squadra. Per voi spesso il focus è 'questo gol è responsabilità del giocatore A', per noi è diverso. Siamo stati una squadra, nonostante le difficoltà di un grande avversario siamo stati sempre in controllo della situazione e l'atteggiamento è stato molto forte. Per 90' interi non ho più rivisto la stessa cosa". 

Hai avuto tempo per seguire i giocatori dell'Helsinki? Qualcuno ha attirato la tua attenzione? 
"L'allenatore. Quando una squadra gioca con quella organizzazione, con quella idea di gioco, è perché l'allenatore è bravo. Mi piace la squadra. Ho fatto analisi, ho fatto i compiti, non faccio altro da quando è finita la partita con l'Empoli. Buona squadra, molto ben organizzata, anche bella nel modo in cui costruisce il gioco, il risultato contro il Betis è falso, poteva essere completamente diverso, per me la conferma di una grande evoluzione della qualità del calcio del nord Europa. Le squadre sono ben organizzate, il livello tecnico è migliorato tanto, partita difficile, la gente magari legge Helsinki e pensa che sia facile, ma non lo sarà per niente".ù

Mourinho chiede: "Quante ne mancano? Sei? Ma quindi con la traduzione ci vuole un'ora...". 

A Empoli ha definito Zaniolo un esempio, dicendo che ha lavorato come un animale pur di esserci. Questo Zaniolo è quello che sta cercando da inizio anno? Pronto per iniziare? 
"Gioca. Ripeto: è stato un infortunato senza tranquillità, voleva tornare il prima possibile, ha lavorato forte con i medici, preparatori, voleva esserci, voleva rischiare, perché la partita prima si metteva a disposizione quando sapevamo che non poteva essere. Nell'ultima partita era preparatissimo per giocare, ho deciso di cambiare dopo il 2-1 e domani gioca. Non so se avrà 90', ma sono sicuro che sarà ad alto livello, la testa è la cosa più importante, è motivato e pieno di fiducia, stava giocando bene e domani torna". 

Il ritorno di Zaniolo farà abbassare Pellegrini a centrocampo? Perde qualcosa più abbassato oppure è un giocatore che può tornare a fare il suo primo ruolo ed essere utile?
"L'anno scorso ho parlato di tre Pellegrini e ho detto che tutti e tre sarebbero stati titolari. Può fare tre ruoli e in tutti e tre i ruoli è un grande giocatore. Per la sua età ha ancora spazio di miglioramento, è un giocatore top, è importante in tutti le posizioni. Ovviamente se gioca terzino destro darà cose diverse nella partita. Peccato che sia solo uno, ne vorrei tre, ma cerchiamo di dargli ruoli dove lui si sente a proprio agio, non può fare tutto insieme, è normale, però non voglio alimentare questa cosa perché la squadra è la cosa più importante e lui da capitano lo sa, che un giocatore deve mettersi a disposizione della squadre e lui è di un'importanza totale per noi a prescindere da dove giochi, è super importante per noi". 

I centrali saranno costretti a giocare tutte e due le partite? O ci sono piani B?
"Piano B? Piano B domani. Dei tre giocano due. E adesso lascio aperto il piano B". 

Camara può giocare 90'?
"No. Non 90'. Non giocava da un mese quando è arrivato, l'ultima era stata in qualificazione di Champions, non ha giocato per un mese. Non ha lavorato al meglio, quando è arrivato qui aveva qualche problema fisico, tatticamente sta imparando il ruolo dei nostri centrocampisti e migliorando, domani sicuramente giocherà". 

Come procede la crescita di Bove? Domani troverà spazio? Svilar gioca?
"Gioca Rui, a me non piace una competizione per un giocatore e un'altra per un altro, non è questo il caso. Svilar ha giocato l'ultima e giocherà di nuovo. Noi pensiamo che un portiere giovane di qualità non può stare a lungo senza giocare, ogni tanto deve giocare, questo significa che giocherà di nuovo, ma non che giocherà ogni gara di Europa League. Ha giocato bene giovedì, domani gioca Rui Patricio. Bove cresce, ricordo che quando siamo arrivati qua stava giocando con la Primavera, quest'ultima stagione e l'inizio di questa, è un ragazzo intelligente, professionale, prende le cose in maniera seria, migliora, ogni opportunità che arriva se la prende, sia da titolare sia dalla panchina, un minuto o venti, ma dire che succederà come Zalewski è sicuramente difficile da dire, ma cresce". 

Continueranno a scegliere i giocatori chi tirerà i rigori? 
"Noi decidiamo sempre prima della partita. Chi è la prima opzione, chi la seconda e la terza, poi il primo si deve sentire se in quel momento ha la fiducia, se si sente bene e poi può decidere se dare opportunità ai compagni di farlo. Ogni partita per noi c'è il primo, nell'ultima era Lorenzo, domani volete sapere chi è il primo? Domani è Lorenzo". 

Turn over?
"Bisogna avere una squadra ultra competitiva, come le inglesi o alcune italiane che hanno due giocatori per ogni ruolo della stessa esperienza, sennò è normale un po’ snaturare una squadra. Questa stagione però è un po’ più complicata delle altre, con tante partite nel mezzo. Il nostro turnover sarà da 2 al massimo 4 giocatori, non può essere di più".

La competizione interna?
"I giocatori si devono abituare a questo tipo di situazioni. Per la crescita di una squadra e per la competitività è bene che non ci siano zone di comfort per alcuni giocatori".

Cosa cambia col rientro di Zaniolo?
"Contro una squadra che ha diverse opzioni è sempre più difficile. Noi con Zaniolo abbiamo 1 contro 1, progressione senza palla; poi abbiamo la creatività di Pellegrini e Dybala. Questo ci permette di diversificare il gioco ed è più complicato per gli avversari di identificarci. Cambia la fase offensiva nostra, ma anche la fase difensiva degli avversari".

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