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L'estate del ventidue

Stagione 2022-23: Zaniolo è ancora della Roma

Nonostante un’estate di voci e rumors alla fine del mercato Nicolò è rimasto a casa, a Trigoria. La cronistoria della sua lunga estate (tutta giallorossa)

Nicolò Zaniolo contro la Salernitana

Nicolò Zaniolo contro la Salernitana ((As Roma via Getty Images))

Matteo Vitale
02 Settembre 2022 - 11:27

Nicolò Zaniolo è ancora qui. Doveva essere l’estate del suo addio, del suo trasferimento alla Juventus o al Tottenham. Il presente del numero 22, invece, dice ancora Roma, Trigoria e Mourinho. E a breve club e giocatore cominceranno anche a parlare di futuro. È stata un’estate lunga e turbolenta quella di Nicolò, dal gol al Feyenoord nella storica notte di Tirana ai giorni immediatamente successivi alla festa, nei quali non si è parlato di altro che non fosse il suo addio ai colori giallorossi.

Spesso sottovalutata la forza della famiglia Friedkin, che dal primo giorno di mercato ha fissato il prezzo a una cifra superiore ai 60 milioni di euro e da quella non è mai scesa. Anzi. Con il passare dei giorni Zaniolo ha stretto il legame con José Mourinho, che di lui ha detto "Nel puzzle che abbiamo costruito, come caratteristiche dei giocatori, è molto più importante per noi rispetto a prima". Prima ancora lo ha fatto con il capitano della squadra, Lorenzo Pellegrini: non poteva essere casuale quell’occasione fornita ai cronisti presenti ad Albufeira, sede del ritiro giallorosso in Portogallo, con il numero 7 e il numero 22 seduti al centro del campo a parlare, da soli, lontano da tutti. Immagine potente e significativa, che lasciava presagire un netto riavvicinamento tra le parti. 

Tutto è iniziato dopo il mancato incontro fra il general manager Tiago Pinto e l’entourage di Nicolò per affrontare la questione rinnovo (con aumento) nei primi mesi del 2022, momento dopo il quale sono uscite le prime voci che vedevano la Juventus (e il Mlan, il Napoli e altre squadre inglesi) nel futuro del numero 22. Il tempo è passato, c’è stata qualche panchina in stagione, con il tecnico portoghese che ha fatto legittimamente l’interesse della squadra scegliendo gara per gara, poi c’è stata la notte di Tirana, illuminata dal tocco sotto con il mancino da parte di Zaniolo, grazie al quale la Roma ha vinto la Conference League.

Poi i festeggiamenti in città, con il toscano cresciuto in Liguria assoluto protagonista e beniamimo dei tifosi, a lanciare cori dal pullman scoperto. Neanche dopo la festa, però, il procuratore del ragazzo è stato convocato dal general manager giallorosso. È arrivata poi l’ora del mercato, tra post e storia di Zaniolo su Instagram (il gol, con la caption "per non dimenticare", qualche storia in bianco e nero che aveva fatto discutere alcuni tifosi), voci di incontri e trattative (mai realmente avviate, perché i bianconeri non avevano la disponibiòità necessaria per accontentare le richieste dei Friedkin) tra la dirigenza della Roma e quella juventina.

Addirittura si era parlato della possibilità che Zaniolo non partisse per il ritiro con i compagni, visto che non aveva preso parte all’amichevole a porte chiuse contro il Trastevere, perché in procinto di essere ceduto. Segue lo spezzone di amichevole (con gol), con la fascia che invece di andare sul suo braccio va su quello di Zalewski, episodio descritto come spartiacque e premonitore della sua partenza. Contro il Portimonense, invece, Mourinho ha affidato a Zaniolo la fascia da capitano, mandando un segnale chiaro ed inequivocabile al mercato circa i suoi piani per la squadra giallorossa e per il numero 22.

Il resto è storia, dalla presentazione contro lo Shakhtar (con Nicolò che ha scelto come canzone di ingresso quella remixata in “La Roma sì e il Feye no”) e il caloroso abbraccio dei tifosi, che mai hanno smesso di credere nel giovane talento. Il saluto quasi commosso di Zaniolo ha fatto cessare completamente le voci di mercato. Nelle ultime settimane, inoltre, c’è stato un primo incontro fra Pinto e Vigorelli, suo agente, per darsi appuntamento al mese di settembre e affrontare il tema del rinnovo contrattuale (con sostanzioso aumento), ovvero il desiderio di Nicolò fin dal finale della scorsa stagione. 

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