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Roma-Bologna, stavolta non basta la carica dei 62.988 dell'Olimpico

Prezzi popolari per i biglietti venduti per la gara con i rossoblù. Coreografia in Tevere, gialla e rossa Tante bandiere per comporre “Ti Amo”

(Getty Images)

(Getty Images)

02 Maggio 2022 - 08:43

Si tocca con mano l'entusiasmo per questa prima Roma mourinhana, e lo stadio è il primo termometro. Uno stadio che ieri sera contro il Bologna era stracolmo, tanto che la società, visto l'andamento delle vendite, aveva chiesto e ottenuto di poter spostare i pochi tifosi rossoblù - non più di un centinaio - nella parte alta della Tribuna Monte Mario, per mettere a disposizione dei giallorossi anche il distinto lato Curva Nord solitamente riservato agli ospiti: messo in vendita all'ultimo momento, è l'unico spicchietto di stadio riempito in buona parte, invece che per intero. Erano 62.988 gli spettatori che hanno deciso di passare all'Olimpico la sera della festa dei lavoratori, per un incasso di 690.073 euro, vista la politica dei prezzi popolari portata avanti da tempo dai Friedkin: il numero degli spettatori è stato annunciato nell'intervallo dallo speaker Matteo Vespasiani, e salutato da un applauso. Si erano dati da fare, i tifosi, ieri: la Tribuna Tevere ha tirato fuori prima una serie di bandiere, nel parterre, la prima con il vecchio stemma, la seconda le lettere che componevano la scritta "Roma Ti Amo", poi migliaia di cartoncini lucenti, gialli dal lato Curva Nord, rossi sul lato Sud, per una coreografia magari semplice, ma dal grande impatto visivo.

Tra Rizzi e Zale

La Curva Sud, oltre al solito grande contributo sonoro nel corso della gara, si era divertita prima del fischio d'inizio con un vecchio idolo come Ruggiero Rizzitelli, amato tanto per la generosità e l'impegno che ha sempre messo in campo, quanto per il post-carriera, da opinionista televisivo che non ha mai avuto paura di schierarsi in difesa del club. Un opinionista-tifoso, e lo ha dimostrato anche ieri: annunciato dallo speaker, nel pre-partita è andato sotto la Curva Sud a prendersi un po' di applausi - la volta scorsa era toccato a Vincent Candela - e ne ha presi veramente tanti, specialmente quando si è messo ad alzare i cori, cosa decisamente apprezzata dai tifosi davanti a lui. Gli applausi li hanno presi i subentrati nel quadruplo cambio al 14' della ripresa, Karsdorp, Zalewski, Lorenzo Pellegrini e Abraham, e l'ovazione tributata al talentuoso ventenne di Tivoli - vera rivelazione della stagione, dopo i due magnifici assist in Conference, contro Bodø/Glimt e Leicester - non aveva nulla da invidiare a quella tributata al capitano e al capocannoniere della Roma. Il loro ingresso non è bastato per sbloccare la partita contro una squadra rossoblù venuta all'Olimpico per strappare un punticino senza badare troppo all'estetica, ma giovedì sarà un'altra storia. Con lo stesso calore: i biglietti per la semifinale di ritorno con il Leicester sono esauriti da tempo, lo stadio sarà pieno.

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