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A bocce ferme

Intenzioni e attenzione

Sapevamo che il ritorno di Mourinho sarebbe stato un problema per chi detiene il potere. E dopo il Maradona, già oggi di problemi ne avremo di nuovi: la sfida sarà arbitrata da un milanese

Jose Mourinho (As Roma via Getty Images)

Jose Mourinho (As Roma via Getty Images)

23 Aprile 2022 - 08:14

Super Roma allo stadio Maradona. Mi chiedevo nel precedente contributo qui su Il Romanista quale fosse il rapporto tecnico fra il valore di queste squadre calcolato nel doppio impegno (quello di andata e quello di ritorno) e dopo le due partite devo dire che siamo più forti noi. A parte un Koulibaly mostruoso, loro, anche stavolta, non mi hanno impressionato. In più l'anno scorso non abbiamo mai superato il centrocampo e ci hanno asfaltati miseramente, quest'anno invece avremmo meritato di vincere, almeno per quello che riguarda quest'ultimo incontro. Ma non lo dico adesso per rispondere a quelli che avevano chiesto la testa del Mister dopo tre partite, quelli io manco li calcolo, e non sto recriminando nemmeno per il solo punto conquistato, perché sabato avrei firmato col sangue per un pari.

Però per come è maturato il risultato sì. Sapevamo che il ritorno di Mourinho sarebbe stato un problema per chi detiene il potere nel mondo del calcio, e non è escluso che l'Ammiraglio si becchi in questi giorni anche un provvedimento disciplinare per le sue dichiarazioni nel dopo partita. Esternazioni sacrosante, espresse in modo anche urbano e civile. L'arbitraggio di Napoli-Roma è stato semplicemente scandaloso. Ciò che ci offende di più è l'ammonizione a Zaniolo, che manco a dirlo stava sotto diffida, e che quindi salterà la prossima (e sapete con chi sarà e sapete pure che le partite da qui in avanti cominciano a decidere tutto), comminata per niente.

Ho visto le immagini 16 volte, non ci ho trovato nulla per cui ammonire il ragazzo. Nulla tranne l'intenzione del direttore di gara. Che però grazia inspiegabilmente Zanoli per il piede a martello su Oliveira, che era da rosso subito, anzi, perdona a Zanoli anche altri episodi. In più non dà il rigore a loro subito, ma solo dopo aver consultato il Var, e non dà il rigore a noi su Zaniolo e non va nemmeno a controllare il Var. Questo che significa che il Var funziona, perché il rigore loro c'è, ma pure il nostro c'è. Però se tu non vai al monitor, certo che poi il rigore non me lo dai. Perché oggi riescono ad amministrare anche il Var, e lo fanno grazie alla "non chiamata".

Come funziona? Ve lo spiego subito: quando abbiamo un episodio a favore noi, l'arbitro non viene chiamato, e quello che ci devono dare così non ce lo danno, quando c'è un episodio contro, l'arbitro invece va di corsa a guardare tutti i filmati, va indietro nel tempo fino alla fondazione di Roma finché non trova un motivo valido per non darci il gol o il rigore. E il rigore su Zaniolo c'è, perché il primo intervento di Meret è sul pallone, ma questo non va via, resta a disposizione di Zaniolo, il quale non può concludere a rete perché il portiere a quel punto gli sta annodato alle gambe. Ma non c'è più tempo per questi problemi, già oggi ne avremo di nuovi: l'incontro con l'Inter a Milano verrà diretto da un milanese. Con il parco arbitri che hanno dobbiamo credere che non ci fosse un curriculum più indicato ed equidistante. Chissà se il Mister deciderà di lasciar perdere subito e fare un po' di turnover in vista del Leicester, o se ce la giocheremo lo stesso. Conoscendolo un po' sappiamo tutti che opterà per la seconda scelta senza esitazioni. E allora, come sempre, forza Roma.

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