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Stadio della Roma, il Comune chiarisce: "Niente Pietralata"

L’unico passo ufficiale dopo il naufragio del progetto Tor di Valle resta l’incontro tra Berardi e Gualtieri. Ostiense resta la preferenza del club

Gualtieri, sindaco di Roma (Getty Images)

Gualtieri, sindaco di Roma (Getty Images)

24 Febbraio 2022 - 13:28

Niente Pietralata. Questa sarebbe la facile lettura del comunicato con cui il Comune di Roma ha voluto ieri smentire le voci sulla possibilità che il nuovo impianto del club giallorosso possa sorgere proprio in quella località. «Si smentisce in maniera netta che l'amministrazione capitolina abbia suggerito o scelto un'area piuttosto di un'altra - stando a quanto riferito dall'Ansa ieri mattina - Non è compito dell'amministrazione capitolina fare proposte bensì esaminare progetti e da questo punto di vista si ribadisce la piena disponibilità a esaminare con la società puntuali proposte in merito allo stadio».

Una posizione netta, che però non dà alcun contributo al dibattito sulla questione stadio, che a giorni alterni si accende per poi spegnersi repentinamente. L'unico dato certo per ora la disponibilità offerta dal Campidoglio alla Roma nel corso dell'incontro tra il sindaco Gualtieri e il Ceo Berardi, al quale però non è seguito alcun passo ufficiale. Né dall'uno, né dall'altro. E senza passi ufficiali pensare che lo stadio possa trovare una propria collocazione è impresa improba. Tutte le parti in causa continuano a far filtrare come si stia lavorando sul dossier stadio con impegno proficuo, senza però sbilanciarsi sulla definizione degli aspetti di fondo indispensabili per l'avvio dell'iter di approvazione. L'area ad oggi che continua a registrare il consenso più convinto della proprietà del club resta quella dell'Ostiense, su cui da mesi il discorso è più che avviato.

Le altre zone ipotizzate restano, appunto, ipotesi. La Roma non vuole trascurare nessun particolare, e per questo, sembra, non si sarebbe ancora arrivati a formulare una proposta ufficiale al Comune. Che dal canto suo aspetta, ma non vuole farsi trovare impreparato. E qui si possono spiegare le tanti voci circolate. Perché la verità è che al momento nessuno vuole escludere nulla. Si studia la fattibilità di un progetto, generico sulla base delle indicazioni di massima emerse negli scorsi mesi, su più aree. Come noto la Roma vuole costruire il proprio stadio all'interno del tessuto urbano cittadino, in un'area che non richieda grandi investimenti strutturali, e meglio ancora se in concessione, quindi pubblica. Elementi che mal si sposano con la nostra città, già carica dal punto di vista urbanistico, e critica sull'aspetto della mobilità. In questa vicenda non hanno aiutato certo le dimissioni di Maurizio Costanzo da consulente del club, anche per il ruolo svolto dal giornalista nella gestione dei rapporti con la vecchia amministrazione capitolina. Per molti un colpo alle ambizioni del club, ma che in realtà sono solo il frutto di un rapporto tra società e Comune ormai stabile.

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