AS Roma

Lo spettacolo di Abraham: il nove in nove gesti

Decisivo e istrionico, l’inglese autentico mattatore della gara col Toro. Canta l’inno, segna, palleggia sul dischetto, abbraccia Zaniolo e dice: "Amo la Roma"

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
30 Novembre 2021 - 09:34

Spavaldo, sì, ma mai arrogante. Estroverso e istrionico, come un autentico mattatore del palcoscenico, ma sempre concentrato su ciò che accade in campo. Tammy Abraham, match-winner contro il Torino, domenica ha dato spettacolo non solo con le sue giocate, ma anche con i gesti, i comportamenti e il linguaggio del corpo. Ne abbiamo selezionati nove, in onore del suo numero di maglia, ma avremmo potuto sceglierne almeno il doppio dal feeling speciale con Zaniolo a quello, altrettanto caloroso, con i tifosi («Non c'è niente di più bello che segnare davanti a questo pubblico», le sue parole dopo il triplice fischio), ecco una carrellata di episodi che descrivono alla perfezione perché il 24enne londinese è così speciale.

01 - Karaoke sull'inno

«Roma, Roma, Romaaaaa»: mentre l'Olimpico conclude (a cappella) l'inno giallorosso subito prima del fischio d'inizio, le telecamere indugiano per qualche secondo su Tammy. Canta anche lui, quasi fosse un tifoso qualsiasi. Non è una novità: l'inglese lo aveva già fatto poche settimane dopo il suo arrivo nella Capitale, ma un attaccamento del genere colpisce e riempie il cuore, se si tiene conto che è a Roma soltanto da tre mesi e mezzo.

02 - Rialza ibanez

La gara è appena iniziata, sono trascorsi soltanto un paio di minuti, quando Ibañez si lancia in proiezione offensiva e viene steso da un difensore granata. Il brasiliano resta a terra, ma subito arriva Abraham, che gli porge la mano e lo rialza. Un gesto che per qualcuno potrebbe significare poco, ma che in realtà evidenzia lo spirito di squadra dell'ex Chelsea. Non a caso, dopo la vittoria Tammy scriverà su Instagram «My team», «La mia squadra», aggiungendo un cuore.

03 - «È tuo, è tuo!»

Assist di Mkhitaryan, velo di Zaniolo a mandare fuori giri la retroguardia del Torino, palla al numero 9 che apre il piattone destro e batte Milinovic-Savic. Roma in vantaggio, è il gol che deciderà l'incontro. Abraham esulta e viene abbracciato dai compagni. Quando sopraggiunge Nicolò, Tammy lo indica a più riprese, come a voler dire: «È tuo, il gol è tuo». L'intesa tra i due, come vedremo anche più avanti, è idilliaca.

04 - Palleggi sul dischetto

Calcio di rigore per la Roma, anzi no. El Shaarawy viene steso in area, Chiffi non ha dubbi e assegna il penalty: Tammy confabula con Zaniolo e si assume la responsabilità di calciare. Ma dalla sala Var fermano tutto: forse c'è una posizione di offside. Il controllo richiede quattro minuti abbondanti: Abraham prima resta immobile sul dischetto; poi, per scaricare la tensione (e forse anche per non infreddolirsi), prende il pallone e si esibisce in qualche palleggio "freestyle". Il pubblico esplode in un boato e lo applaude. Alla fine il rigore viene revocato; il 9 non si scompone e fa un gesto eloquente: «Il gol è rimandato, ma segno tra un po'». Non succederà, ma poco importa: la rete decisiva l'ha già messa a segno.

05 - Il "cinque" a Nico

L'intervallo all'Olimpico volge al termine e la Roma sta per tornare in campo. Nel tunnel che conduce dagli spogliatoi al terreno di gioco, Abraham incrocia lo sguardo di Zaniolo, concentratissimo. Cenno d'intesa tra i due: il centravanti sorride, dà la mano al compagno e insieme si avviano verso le scalette che portano al rettangolo verde.

06 - Chiama il pressing

Il Torino parte forte nel secondo tempo, cercando di mettere alle corde gli uomini di Mourinho che, dal canto loro, si difendono con ordine, senza troppi patemi: di fatto, i granata non impegnano mai seriamente Rui Patricio. Intorno al 50', i granata effettuano un giro-palla in difesa: Tammy pressa, e indica a Zaniolo e Carles Perez le posizioni da occupare. Detta i movimenti, andando ad aggredire e spiegando ai compagni come rendere produttiva la pressione.

07 - L'abbraccio a zaniolo

Minuto 54: Zaniolo piazza un'accelerazione delle sue, ma Zima (appena entrato al posto di Buongiorno) lo stende da dietro e rimedia il giallo. Nicolò è a terra a pochi metri dall'area di rigore del Torino, quando ecco arrivare Abraham: l'inglese si inginocchia a terra e abbraccia il numero 22. Lo scatto viene pubblicato dallo stesso Zaniolo dopo la gara, con la didascalia «Love» e un cuore. L'inglese commenta scrivendo (in italiano) «Mio fratello», come aveva già fatto dopo la vittoria in Conference contro lo Zorya.

08 - Applausi alla sud

Triplice fischio di Chiffi: la Roma porta a casa tre punti preziosissimi, sudati ma meritati, e l'Olimpico può esplodere di gioia. Tammy indica la Curva Sud e la applaude. Il messaggio è chiaro, seppur non espresso a parole: «Questa vittoria è vostra». Intervistato da Dazn subito dopo, rivolge parole al miele ai tifosi giallorossi: «Non c'è niente di più bello che segnare davanti a questo pubblico». Ma la dichiarazione d'amore non è finita...

09 - «Amo questo club»

L'attaccante londinese, infatti, aggiunge: «Amo la Roma fin dal primo giorno, qui mi sento in famiglia: si vede quanto sono attaccato alla squadra». Attaccamento alla maglia e senso di appartenenza sembrano quelli di un senatore, ma Tammy è così. Uno a cui piace lottare: «Successi del genere sono più belli di quelli in cui vinci 4-0 o 5-0. Abbiamo saputo lottare, e per questo devo fare i complimenti ai miei compagni: nessuno voleva subire gol, abbiamo difeso il risultato fino alla morte». Quindi conclude: «Sono sempre contento di segnare, ma la cosa più importante è che la squadra abbia ottenuto la vittoria». Spirito di sacrificio, voglia di lottare assieme ai compagni, gol decisivo e l'intenzione di non accontentarsi mai: ecco Tammy Abraham, il nostro 9.

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