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Verso la Fiorentina: in campo una Roma caput mundial

A Firenze una squadra formato nazionali. Torna fra i titolari Manolas, poi la Grecia. Dzeko resterà in Italia: la Bosnia non gioca

04 Novembre 2017 - 11:30

Tutti ragazzi con la valigia. La Roma che scenderà in campo domani a Firenze, qualsiasi sia la formazione scelta da Di Francesco, conterà su una squadra formato nazionale. O meglio, nazionali. Non tutte le convocazioni sono state diramate (mancano ancora all'appello quelle dell'Italia di Ventura ad esempio), ma appare pressoché certo che questa volta i commissari tecnici saccheggeranno a piene mani la rosa giallorossa. Dalla conferma di Fazio e il ritorno di Perotti con l'Argentina, a Nainggolan nuovamente preso in considerazione da Martinez; dai portieri, a Strootman e Kolarov; dagli azzurri, che presumibilmente potrebbero essere quattro in partenza da Trigoria, a Moreno e Ünder; l'unico big che resterà a disposizione del tecnico romanista sarà Dzeko, con la Bosnia a riposo.

Gli appuntamenti di alcune delle selezioni impegnate nella prossima settimana sono di quelli da dentro o fuori. In programma ci sono gli spareggi europei per arrivare ai Mondiali. Oltre agli italiani, nei playoff sarà impegnato anche Kostas Manolas, rientrato soltanto martedì scorso nel finale della sfida di Champions al Chelsea dopo la noia muscolare che lo ha tenuto fuori per circa venti giorni. Il centrale è stato convocato dalla Grecia per il doppio confronto con la Croazia, ma sarà costretto a rinunciare alla gara d'andata per una squalifica comminata a bocce ferme dalla Fifa. La federazione mondiale ha fermato il difensore romanista con l'accusa di aver volontariamente cercato l'ammonizione nel finale della partita contro Cipro, in modo da scontare lo stop nell'ultimo match del girone con Gibilterra e tornare a disposizione per la sfida decisiva a staccare il pass mondiale.

Prima di raggiungere le rispettive nazionali però, i giocatori romanisti sono attesi dalla Fiorentina. Trasferta storicamente non facile, soprattutto dal punto di vista ambientale. Ragion per cui sarà fondamentale più che mai l'apporto di calciatori abituati a calcare palcoscenici importanti come quelli internazionali. La Roma ammirata in Champions, soprattutto nell'ultimo appuntamento in cui ha letteralmente strapazzato il Chelsea, potrebbe essere stretta parente di quella che scenderà in campo domani al Franchi. Si spera nell'atteggiamento, concentrato e tenace come quello messo in mostra nella notte magica di martedì scorso. Ma sicuramente sarà affine negli uomini, anche per qualche scelta tecnica obbligata.

Con Karsdorp appena operato e Peres ancora fermo, l'esterno basso designato a destra sarà molto probabilmente Florenzi: Alessandro ieri ha svolto lavoro differenziato ma programmato, come anche El Shaarawy e Kolarov. Le condizioni del jolly di Vitinia (che ha subìto un affaticamento alla coscia destra) restano da valutare, anche se filtra ottimismo sul suo utilizzo. In difesa Manolas dovrebbe riprendere il posto da titolare al fianco di Fazio, mentre a sinistra ci sarà l'intoccabile Kolarov. Il reparto che vanta la scelta più ampia è come di consueto il centrocampo. Rispetto alla gara europea contro i Blues, in campionato almeno uno fra Gonalons e Pellegrini potrebbe giocare dal primo minuto. De Rossi ha disputato una partita sontuosa in Champions, eppure il francese può farlo rifiatare senza far perdere qualità al reparto. L'ex Sassuolo invece, "insidia" uno fra Strootman e Nainggolan.

In attacco le buone notizie arrivano da Defrel, non più alle prese con il problema alla caviglia. Ma il tridente titolare sarà con ogni probabilità quello che ha fatto impazzire la difesa di Conte: con Dzeko, gli esterni alti saranno i goleador di coppa El Shaarawy e Perotti, in grande spolvero nelle ultime uscite, ed entrambi con il piede "caldo".

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