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La creatività della Curva Sud: quanti nuovi cori in questa stagione

Gianna Nannini, Mike Oldfield, Bonnie Tyler, Raffaella Carrà e una serie animata britannica: tutte accomunate dalle voci della tifoseria giallorossa

, di LaPresse

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05 Dicembre 2018 - 09:57

Ci sono Gianna Nannini, Mike Oldfield, Bonnie Tyler, Raffaella Carrà e una serie animata britannica. No, non è una strampalata barzelletta, perché ad accomunare artisti e programmi così diversi troviamo la creatività della tifoseria romanista. Seppur iniziata da pochi mesi e in attesa del giro di boa, la stagione in corso è stata caratterizzata da una nuova serie di cori capaci di trovare terreno fertile nelle voci di molti.

Ultimo, soltanto in ordine cronologico, il motivetto intonato durante l'intervallo della sfida con l'Inter. «Lottare per la maglia sai perché?», gridavano i romanisti nei pressi dei punti di ristoro della Curva Sud – ingresso 20/21 – mentre le squadre erano tornate negli spogliatoi a prendere il famoso the caldo. «La vita mia è niente senza te», ribadivano a gran voce mentre, da più parti, si avvicinavano rapidamente altri romanisti attirati dalle note della canzone "I maschi" di Gianna Nannini, singolo pubblicato nel 1987. «L'amico diffidato tornerà, perché senza di te non si può star», l'augurio in chiusura di coro dedicato a chi, un giorno, potrà rientrare sugli spalti per unirsi nel canto di questo coro che, in futuro, potrebbe come tanti altri prima di lui entrar a far parte del già folto repertorio musicale della Sud.

Una Curva Sud che, già nel corso delle amichevoli estive di Latina e Frosinone, aveva riutilizzato le note del leggendario "Ballo, ballo" - brano scritto da Gianni Boncompagni e Franco Bracardi, performato da Raffaella Carrà e sigla del noto varietà "Fantastico" - per sostenere una «Roma, Roma, Roma da capogiro». Un coro capace di riassumere al meglio la «voglia di cantar» per lei, di alzare ulteriormente i decibel per «questa squadra magica». Utilizzato a più riprese, soprattutto nelle prime trasferte stagionali, il motivetto ha lasciato presto spazio ad un altro coro diffusosi e condiviso in un momento che, a partire da questa prima parte di stagione, sta diventando un appuntamento imperdibile per molti.

In Curva Sud, quando le squadre fanno rientro negli spogliatoi per interrompere momentaneamente la contesa, è oramai tempo di riunirsi nei boccaporti per dar vita ad uno spettacolo nello spettacolo stesso.

Ed è proprio in queste circostanze che molti hanno appreso, imparato e iniziato ad intonare una nuove serie di cori, alcuni già utilizzati con frequenza, altri destinati invece a diventare autentici tormentoni. «Oh Roma alè, oh Roma alè, AS Roma sosteniamo solo te», canta la Curva Sud scandendo il tempo con il battito delle mani. «Ti seguirem, ovunque andrai dai Roma non mollare mai», questo il testo completo del brano modellato sulle note del programma animato della BBC "Shaun the Sheep", spin-off dei cortometraggi pluripremiati agli Oscar che vedono come protagonista la coppia Wallace e Gromit.

Dai cartoni a Bonnie Tyler il passo è breve, almeno per i romanisti. «Forza Roma, attacca senza tregua, conquista la vittoria, l'orgoglio sei di questa città», recita il testo ideato sulla base di "It's a heartache", singolo del lontano 1977 inciso l'anno successivo da Patty Pravo nella versione italiana dal titolo "Notti bianche". Sempre durante l'intervallo, in attesa di sentirlo intonare dal festante popolo romanista, è nato infine il coro sulle note della rinomata "Moonlight shadow" di Mike Oldfield.

Brano che, a molti, riporterà alla mente le "Vacanze di Natale" di una Roma tricolore e di un Covello alle prese con la sacrosanta organizzazione degli impegni basandosi sul calendario di Serie A. Trasferte incluse. «Siamo gli ultras della Capitale, vinci per noi forza grande Roma», l'incipit di un coro che di domenica in domenica inizia a diffondersi a macchia d'olio. «La nostra fede mai ci abbandonerà, Roma dai non mollare mai. Siamo l'orgoglio della nostra città, dalla Curva sentirete cantare», e poi un "Roma, Roma!" scandito ad alta voce per caricarsi a vicenda e riprendere dall'inizio con l'ausilio del battimani. Queste le prime novità legate alla già vasta proposta canora del popolo romanista, quel popolo che è solito cantar mentre il campo di gioco si svuota dei suoi protagonisti. Quei romanisti che, con la forza della passione e della creatività, sono riusciti ad accomunare artisti e brani di epoche diverse in nome della loro Roma.

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