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Zaniolo: "Un onore allenarmi con Nzonzi e De Rossi. Ora pensiamo solo all'Udinese"

Il centrocampista giallorosso in vista del match di sabato: "Devo ripagare la fiducia di Di Francesco. Che emozione l'esordio in Champions al Bernabeu"

Nicolò Zaniolo, di LaPresse

Nicolò Zaniolo, di LaPresse

La Redazione
22 Novembre 2018 - 17:47

Nicolò Zaniolo è stato tra i protagonisti del match program stilato dalla Roma in vista del match di sabato contro l'Udinese. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni: 

Quanto è stato importante il ruolo dei suoi genitori ed in particolare di suo papà con una carriera da calciatore alle spalle?
"I miei genitori sono fondamentali per me, in ogni momento difficile o bello che sia. Sono sempre al mio fianco. È un onore per me aver avuto papà che ha giocato a calcio, mi dà i consigli su come devo comportarmi in campo e fuori"

Lei ha fatto un grande salto esordendo prima in Champions League e poi in campionato, quale reazione ha avuto quando ha saputo che sarebbe sceso in campo al Bernabeu?
"È stato il coronamento di un sogno, mi sono ritrovato a giocare insieme a calciatori che fino a due settimane prima sfidavo alla PlayStation. Dal punto di vista emotivo è stato più difficile il periodo prima di scendere in campo, una volta toccato il terreno di gioco pensi solo a giocare. Era la prima partita da professionista e prepararla è stato difficile".

In campo l'emozione è svanita?
"Nel riscaldamento e nel tunnel l'emozione c'era, eccome! Poi, quando sono entrato in campo, ho subito pensato a quello che avrei dovuto fare, alle indicazioni del mister. Insomma, è stato più difficile prepararla che giocarla".

Dopo l'esordio con la maglia della Roma in Champions e in campionato, è arrivata anche la nazionale maggiore.
"Molto inaspettata, ma un sogno incredibile. Sin da bambino speravo di essere convocato in nazionale maggiore, penso che sia il sogno di tutti i bambini. L'emozione anche in questo caso è stata iniziale, poi quando sono arrivato all'allenamento ho pensato solo a ripagare la fiducia che mi aveva dato il mister Mancini".

Nel suo ruolo qui alla Roma si può confrontare con giocatori di grande esperienza: Nzonzi, De Rossi e non solo....
"Per me è un onore allenarmi con loro, ma anche una grandissima responsabilità: devi tenere il loro passo perché altrimenti non giochi. Quindi penso che la cosa principale sia allenarsi bene e
prendere loro come esempio e poi riportarlo in campo".

In squadra siete molti giovani, che rapporto ha con loro?
"Ho un rapporto bellissimo con Luca Pellegrini e Kluivert, insieme condivido ogni cosa, sia in camera sia fuori. Siamo tutti e tre del 1999. Stiamo bene, anche loro mi hanno aiutato ad integrarmi nel gruppo". 

Quanto è stato importante il ruolo di Di Francesco in questo inizio di stagione?
"Il mister mi ha aiutato giorno dopo giorno in allenamento. Mi sta dando fiducia e io devo ripagarla sempre". 

A cosa sono dovuti alcuni passaggi a vuoto che ogni tanto ho avuto la squadra?
"Un po' per sfortuna e un po' per alcune cose in cui dovevamo migliorare, però ora siamo stiamo trovando la quadratura giusta e speriamo di continuare così".

Martedì prossimo invece all'olimpico torna la Champions League, una competizione dove la Roma sta facendo bene. La qualificazione agli ottavi di finale è vicina.
"Sì, ma prima pensiamo all'Udinese, pensiamo a vincere e poi godiamoci la Champions, contro il Real Madrid".

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