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il 22

L'estate al lavoro e il feeling con Mourinho: la nuova vita di Zaniolo

Dopo l'infortunio ha lavorato duro sin dall'inizio per essere al top. Oggi ritrova il Porto a cui rifilò la doppietta in Champions che lo ha consacrato anche in Europa

Zaniolo in campo durante gli allenamenti in Portogallo (As Roma via Getty Images)

Zaniolo in campo durante gli allenamenti in Portogallo (As Roma via Getty Images)

28 Luglio 2021 - 09:23

Rieccolo. Proprio come prima del lungo stop. Nicolò Zaniolo sembra aver ripreso esattamente da dove suo malgrado aveva dovuto interrompere. Strappi travolgenti, dribbling ubriacanti, quella forza fisica che non è venuta meno nonostante la lunghissima assenza, un po' di sano agonismo nei confronti degli avversari. E il caratteristico tocco di palla, che è sempre una gioia per gli occhi. La rete rifilata agli ungheresi del Debreceni nell'ultimo test disputato a Frosinone è stata un compendio delle qualità di questo straordinario calciatore. Sul quale però a dirla tutta non pochi dubbi aleggia(va)no: riuscirà a tornare la forza della natura pre-ko? Quanto impiegherà a recuperare al cento per cento? Avrà timore nei contrasti? Le risposte potrà darle soltanto il tempo e saranno necessariamente progressive. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, l'alba del numero 22 è decisamente radiosa. Merito della prolungata riabilitazione sotto l'occhio vigile del professor Fink, che non ha voluto lasciare nulla al caso, preferendo estendere i tempi di rientro per limitare al minimo i rischi. E adesso l'anno scorso anziché essere buttato come sembrava, può essere guadagnato.

Nicolò si è messo al lavoro subito, rinunciando alle vacanze e spendendo il mese di giugno al Kinemovecenter di Pontremoli, dalle sue parti, seguito da fisioterapisti e preparatori atletici, fra i quali quel Gian Nicola Bisciotti che ha collaborato anche con Mourinho ai tempi dell'Inter. E proprio per farsi trovare al top della forma dal nuovo tecnico - che lo aveva desiderato anche dalla panchina del Tottenham - Zaniolo è arrivato a Trigoria con dieci giorni di anticipo rispetto all'inizio del ritiro. Tirato a lucido in campo, entrato in una nuova fase anche nella vita privata: la nascita del figlio qualche giorno fa, la patente in arrivo per svincolarsi dai passaggi verso e da Trigoria di compagni e familiari. E papà Igor al suo fianco nell'ultima parte di ritiro romano, per l'ultimo sprone e in attesa di quello che arriverà dalla Sud se come pare gli stadi torneranno a riaprirsi almeno in parte. Nicolò non vede l'ora: a Frosinone ha appena riassaggiato il calore dei romanisti; oggi con il Porto risentirà le atmosfere delle grandi sfide internazionali: fu proprio una sua doppietta ai Dragoes a lanciarlo nell'elite del calcio europeo.

Mentre nella prima delle amichevoli di lusso sarà sicuramente assente Veretout, che si allenava a parte già da qualche giorno per una noia al quadricipite destro e adesso ha accusato un nuovo fastidio. Individuale anche per Reynolds nei primi due giorni in Portogallo, ma per normale gestione programmata. Tutti gli altri regolarmente in gruppo e pronti a scendere in campo.

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