F1, la solita noiosa Monaco con Norris vincitore
Il trionfo dell’inglese della McLaren nel GP meno movimentato dell’anno riaccende le sue speranze per il titolo. Ferrari: Leclerc 2°, Hamilton 5°

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La solita vecchia Monaco si è vista questa domenica. La pista più noiosa del mondiale di Formula 1 quando le condizioni meteo sono buone, con il suo classico trenino in gara dopo delle qualifiche al cardiopalma al sabato. A poco è valsa la regola dei due pit stop obbligatori, se non a qualche sparuta sorpresa a centro gruppo.
I top team si sono goduti una situazione di stallo, con Lando Norris (McLaren) che ha conquistato una comoda vittoria facilmente pronosticabile a seguito della sua pole position il giorno prima. La natura del tracciato del Principato, inadatto a questa generazione di vetture, non ha permesso a uno Charles Leclerc (Ferrari) in grandissima forma a casa sua di dare la zampata decisiva. Stessa cosa per Oscar Piastri (McLaren), 3° dopo essersi ritrovato pure lui nel finale agganciato al gruppone con in testa il suo compagno di squadra.
La vittoria di Norris e il 4° posto di Max Verstappen (Red Bull) riproietta il pilota papaya nella lotta al titolo, riducendo il distacco da Piastri a soli 3 punti (161-158) mentre il campione del mondo in carica ora ha 25 lunghezze di svantaggio rispetto all’australiano.
Gran Premio incolore per l’altro ferrarista Lewis Hamilton (Ferrari), solo 5° con 51 secondi di ritardo da Norris e 48 dal compagno Leclerc e per tutto il weekend in lite col suo ingegnere di pista Riccardo Adami – che ha svolto lo stesso ruolo prima con Sebastian Vettel e poi con Carlos Sainz –, col quale non sembra proprio andare d’accordo.
Fine settimana totalmente da dimenticare per la Mercedes, con George Russell e Andrea Kimi Antonelli fuori dai punti e mai competitivi a Monaco. Un vero e proprio ribaltamento della situazione d’inizio stagione che li vedeva come avversari più accreditati delle McLaren.
Il prossimo appuntamento sarà questa domenica 1° giugno a Barcellona per il GP di Spagna, dove la nuova direttiva tecnica sulla flessibilità delle ali potrebbe regalare qualche sorpresa tra le forze in campo.
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