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Nazionale

Italia, Jorginho ci crede e Florenzi sta meglio

Parla il regista del Chelsea: «Voglio vincere con la maglia azzurra» Il medico Ferretti: «Contiamo che Ale possa tornare presto in gruppo». Forse già oggi

L'esultanza di Jorginho in Turchia-Italia 0-3, di LaPresse

L'esultanza di Jorginho in Turchia-Italia 0-3, di LaPresse

14 Giugno 2021 - 14:46

Lasciarsi alle spalle l'entusiasmo per la vittoria nella gara inaugurale contro la Turchia e concentrarsi sulla sfida di mercoledì con la Svizzera: questo è l'imperativo per la Nazionale, che a Coverciano prosegue la marcia di avvicinamento al secondo impegno nel girone A. Tra i migliori in campo venerdì sera, l'italo-brasiliano Jorginho, che ieri ha parlato in conferenza stampa dal ritiro azzurro. «È giusto essere felici e festeggiare quando si vince», dice il centrocampista del Chelsea a chi gli chiede se non sia stata troppo celebrata la vittoria contro la Turchia. «Si gioca per questo - prosegue - e quindi va bene, anche perché si tratta di una competizione difficile, quindi sinceramente le celebrazioni non mi sono sembrate eccessive. Non credo che questa squadra perderà mai l'umiltà e la fame di vincere solo perché è troppo felice per aver vinto una partita». Lui di vittorie se ne intende, dato che ha sollevato giusto pochi giorni la Champions League con il Chelsea, ma non è sazio: «Non voglio fermarmi proprio adesso. Proprio perché ho provato certe emozioni sulla mia pelle, voglio tornare a viverle con la maglia azzurra, con questo gruppo meraviglioso fatto di persone fantastiche».

Ora l'ostacolo da superare è la Svizzera di Petkovic: «Sono un'ottima squadra, ben organizzata, guidata da anni dallo stesso tecnico: dovremo stare attenti». Inevitabile, infine, un pensiero su quanto accaduto a Christian Eriksen due giorni fa: «Quello che è successo ci ha lasciato tutti senza fiato. In quel momento ho pensato ai suoi compagni, alla famiglia e a sua moglie. Gli faccio il mio più grande in bocca al lupo, dicendogli di essere forte».

«Florenzi sta recuperando»

Si sofferma sui fatti di Copenaghen anche Andrea Ferretti, responsabile dell'Area Medica della Nazionale: «Non conoscendo i dettagli - dice in conferenza dal Media Centre di Coverciano - non posso esprimermi, ma se Eriksen è ancora in vita lo dobbiamo al tempestivo intervento dei medici e all'organizzazione messa in atto dalla Uefa».

Ferretti dà quindi un aggiornamento sulle condizioni dei calciatori infortunati, a partire da Florenzi, reduce da un risentimento al polpaccio: «Sta recuperando, è un lieve infortunio muscolare. Da domani (oggi, ndr) contiamo di farlo allenare di nuovo, ma non ci poniamo un obiettivo preciso». Migliora anche Marco Verratti, vittima a inizio maggio di una lesione del legamento collaterale del ginocchio destro: «Il programma di recupero - spiega Ferretti - sta andando avanti senza intoppi, secondo quanto stabilito. Ancora non so dire se potrà essere del match contro la Svizzera, vedremo. L'altro giorno lo abbiamo inserito in partitella, ora deve fare il cosiddetto "ultimo miglio", che è quello più impegnativo. Ci auguriamo che tutto proceda bene».

Oggi allenamento alle 18 per gli azzurri, domani il trasferimento a Roma nella mattinata; alle 16.45 ci sarà la conferenza di Mancini con un calciatore, quindi alle 19.15 la rifinitura al "Giulio Onesti".

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