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Nainggolan: "Roma mi manca, ma la vita va avanti. Barella il mio erede"

Le parole del belga in diretta su Twitch: "Nella Capitale ho sempre ricevuto tanto affetto e vinto tante battaglie. Non andrei alla Juventus, non sto mai con i più forti"

, di Mancini

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La Redazione
15 Giugno 2020 - 13:37

Radja Nainggolan torna a parlare del suo legame con Roma, l'affetto ricevuto dai tifosi giallorossi e le sensazioni provate. Il centrocampista belga ora al Cagliari ha partecipato a una diretta su Twitch del team di E-sports Exeed. Ecco le sue parole sulla Capitale, sulla Juventus e sui suoi obiettivi per la ripresa del campionato.

Su Roma e la Roma.
"A Roma ho lasciato il cuore ma non perché è la Roma: ho sempre ricevuto tanto affetto, ho vinto tante battaglie. E poi a me piace la sfida. Io ritengo la Juve la squadra più forte degli ultimi dieci anni e per me era più importante provare a batterla che andare là e vincere. Questo è stato il mio spirito. A Roma ci ho sempre creduto e ricevere tanto affetto dalla gente è stato bello. Quindi sì Roma mi manca, ma la vita va avanti. Tante persone si lasciano con i fidanzati di una vita e poi si trovano un'altra vita". 

Sulla ripresa con il Cagliari e sull'Inter di Conte.
"Ho avuto una piccola lesione al soleo, dovevo stare fermo 20 giorni. Ora faccio un'altra visita e vediamo come va. Voglio fare queste ultime 12-13 partite al massimo, cercherò di esserci già alla prossima, ma aspettiamo la visita. Mi sarebbe piaciuto lavorare con Conte, amo le persone che parlano chiaro e lui è uno che ti dice le cose in faccia. Con me è stato sempre stato trasparente sin dall'inizio. Barella è il mio erede. Nicolò mi somiglia, è cazzuto, fa pochi gol e assist ma è giovane ed è un elemento importante per far girare bene altri dieci giocatori in squadra".

Sulla Juventus.
"Voglio sfatare questo mito secondo cui sono contro la Juve. Io ho sempre detto che non andrei alla Juve perché mi piacciono le sfide, non voglio mai stare con i più forti. La cosa più bella è prendere una squadra e portarla in alto, poi ora gli juventini mi diranno che è la Juve a non volermi, ma va bene così. Ora i tifosi della Juve mi fanno anche i cori contro, ma la verità è che sono soltanto rimasto coerente con ciò che ho detto".

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