ASCOLTA LA RADIO RADIO  
Il tecnico

Gubbio, Guidi: "Felice di ritrovare a Trigoria ragazzi come Mancini, Riccardi e Bouah"

L'allenatore della formazione che oggi affronterà i giallorossi:"Con Gianluca vincemmo lo scudetto Giovanissimi. L'ho avuto anche in Primavera. Ha grande forza mentale"

Federico Guidi, che ha allenato la Primavera della Fiorentina nella stagione 2014-15

Federico Guidi, che ha allenato la Primavera della Fiorentina nella stagione 2014-15

24 Luglio 2019 - 10:30

Dopo vent'anni di panchine di calcio giovanile - sei all'Empoli, dodici alla Fiorentina, due nello staff della Federcalcio - oggi Federico Guidi, 43 anni a dicembre, giocherà la prima partita da allenatore di calcio adulto: il mese scorso, alla vigilia della fase finale dell'Europeo in Armenia, ha lasciato la panchina dell'Italia Under 19 a Carmine Nunziata per accettare l'offerta del Gubbio, la squadra di serie C che alle 18 giocherà a Trigoria, sparring partner della Roma di Paulo Fonseca nella terza amichevole dell'estate. E prima della gara ci sarà tempo per l'abbraccio tra due vecchi amici: il tecnico - che qualcuno potrebbe ricordare anche perché allenava i giovani allievi viola protagonisti del reality "Calciatori - giovani speranze" - ritroverà da avversario Gianluca Mancini, con cui ha condiviso anni e successi nel settore giovanile della Fiorentina.

«L'ho allenato nei Giovanissimi, l'ho riavuto negli Allievi, e poi di nuovo in Primavera. Gianluca è un pezzo di cuore, un ragazzo con cui ho instaurato un rapporto eccezionale. E sono contentissimo che la sua carriera sia diventata un crescendo continuo».

Con i Giovanissimi Nazionali, nel 2010-11, avete vinto insieme il campionato.
«Tre a zero al Napoli, a Montepulciano. Mancini nel settore giovanile nasce centrocampista centrale: in quella stagione giocava ancora sulla mediana».

Quando c'è stato il cambio di ruolo?
«Negli Allievi Nazionali, lo spostai in difesa. E ha avuto una crescita esponenziale. Le attitudini difensive le aveva, ma in quel ruolo per me ha ancora enormi margini di crescita. Soprattutto, lui è un ragazzo molto intelligente, abilissimo nell'adattarsi a cose nuove, seguendo i dettami dell'allenatore. E per un giocatore intelligente non sarà un problema passare dalla difesa a tre di Gasperini a una linea a quattro come quella di Fonseca».

Qual è il suo punto di forza?
«Ha personalità, carattere, e non ha paura di sbagliare. Sa giocare la palla, ha sempre avuto il gol facile, e ha chiaro in testa qual è l'obiettivo. Tra Atalanta, Under 21 e nazionale maggiore, sta coronando il suo sogno, che ha rincorso con grande determinazione, raccogliendo il frutto dei suoi sacrifici».

La Fiorentina però sembra non averci creduto fino in fondo.
«Quando i giocatori escono dal campionato Primavera, può capitare di commettere degli errori. E credo che Mancini possa a tutti gli effetti essere considerato uno di questi: è uno dei giovani difensori più promettenti del campionato italiano. Basta vedere quanto lo ha pagato la Roma, tra l'altro».

Oltre a Mancini, lei a Trigoria ritroverà anche altri due ragazzi che ha allenato nell'esperienza da tecnico dell'Italia Under 19, Riccardi e Bouah.
«Sarà bellissimo ritrovarli, sono ragazzi che mi hanno dato grandi soddisfazioni. Oltre a essere giocatori bravi e di talento, sono straordinari sul piano umano. In nazionale non hai la quotidianità del campo, vivi pochi momenti da allenatore ma possono essere molto intensi. Ma oltre a questo, anche se sono ancora molto giovani, e vanno aspettati, senza mettergli fretta, hanno già fatto vedere cose importanti in campo: hanno tutto per diventare due giocatori di serie A. Riccardi con me giocava, ed era sotto età, come Bouah. Che si è fatto male al ginocchio, altrimenti avrebbe sicuramente fatto parte del gruppo azzurro».

I ragazzi che allena adesso, sono emozionati di venire a giocare a Roma?
«È la nostra prima amichevole, siamo ancora in costruzione, abbiamo ancora parecchi ruoli scoperti. Ci siamo radunati il 15 luglio, e da oggi (ieri, ndr) siamo in ritiro, a Gubbio. E chiaramente siamo tutti contenti di giocare contro una delle squadre più forti d'Italia. Sono partite che hanno fascino. Nella nostra città ci sono tanti tifosi giallorossi, e in rosa abbiamo tre ragazzi di Roma: c'è Filippini, un difensore che ha fatto il settore giovanile con la Lazio, e due ragazzi che hanno giocato con la Roma Primavera, il terzino destro Tofanari e il portiere Marchegiani».

Tornando a Mancini... lo ha chiamato, in questi giorni?
«Non ancora. Ma lo farò sicuramente, prima della partita...».

© RIPRODUZIONE RISERVATA