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L'accusa

Argentina-Cile, Messi espulso e polemico: "Questa è corruzione"

La Pulce ha attaccato duramente la Conmebol decidendo di non ritirare la medaglia per il terzo posto: "Vincerà il Brasile, è stato tutto deciso a tavolino"

La Redazione
07 Luglio 2019 - 09:03

Nonostante la conquista del terzo posto in Copa America, ottenuto grazie alla vittoria della sua Argentina contro il Cile, quella di ieri non è stata una serata felice per Lionel Messi. La Pulce, infatti, ha rimediato un'espulsione dopo essersi spintonato sul terreno di gioco con l'avversario Medel. Al termine della partita, l'argentino si è fermato a parlare con i giornalisti presenti, dicendosi molto arrabbiato e frustrato per le decisioni prese dagli arbitri nel corso del torneo: 

"Le immagini sono chiare, avete visto tutti cosa è successo. Il giallo era più che sufficiente. Sono convinto di aver pagato per quanto detto. Quel cartellino mi è stato dato per ciò che ho detto dopo la partita col Brasile, è evidente. Ho deciso di disertare la premiazione finale perché non dobbiamo essere parte di questa corruzione. Purtroppo credo che non ci siano dubbi che a vincere sarà il Brasile, mi sembra tutto deciso a tavolino".

Dichiarazioni, quelle del fantasista in forza al Barcellona, non apprezzate dalla Conmebol, che ha così replicato:

"Nel calcio si può vincere e si può perdere. Bisogna saper accettare i risultati esattamente come le decisioni arbitrali che, essendo prese da esseri umani, sono sempre migliorabili. Troviamo inaccettabile che in seguito ad alcuni avvenimenti tipici di una manifestazione siano state lanciate accuse infondate che non corrispondono a verità e che mettono in dubbio l'integrità della Copa America. Tali insinuazioni sono una mancanza di rispetto alla manifestazione stessa, ai calciatori che ne hanno preso parte e alle centinaia di lavoratori della Conmebol".

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