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Gli avversari

Conte: "La Roma ci farà soffrire. La chiamata di Totti? Non era il momento giusto"

Il tecnico neroazzurro ha parlato in conferenza stampa: "I giallorossi stanno facendo molto bene in questo periodo. Fonseca sta facendo cose importanti"

Antonio Conte alla vigilia del big match, di LaPresse

Antonio Conte alla vigilia del big match, di LaPresse

La Redazione
05 Dicembre 2019 - 14:07

Antonio Conte, tecnico dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma in programma domani sera alle 20.45. Ecco le parole dell' allenatore.

Mister, che avversario si aspetta domani?
"Sicuramente si affrontano due squadre che stanno facendo molto bene nell'ultimo periodo. La Roma è in un ottimo momento di forma. Anche l'ultima vittoria in trasferta a Verona conferma che sono in grande crescita. C'è un organico che ha dato grandi risposte, un allenatore che si è inserito subito. Faccio i complimenti a loro per questo percorso".

La Roma è l'avversario più complicato, anche del Barcellona?
"Affrontiamo una squadra che sta bene, noi dovremo pensare solo a noi e a quello che stiamo facendo. La stiamo preparando bene, ci sarà da soffrire e noi dovremo essere bravi a superare i momenti di sofferenza ed essere il più bravi possibile quando potremo colpire".

Si aspettava che Fonseca potesse adattarsi così rapidamente al calcio italiano? Quale giocatore della Roma non vorrebbe trovarsi di fronte domani?
"Fonseca ha fatto cose importanti con lo Shakthar e si sta ripetendo in Italia. Tutti parlano del campionato italiano come un campionato molto tattico. Trovi squadre che studiano gli avversari e devi preparare benissimo ogni sfida. Lui è stato bravo a portare la sua idea in Italia e modellarla sul calcio italiano. Per quanto riguarda la Roma, c'è da fare i complimenti per chi ha allestito quell'organico, fatto di giocatori forti e con un grande futuro davanti. Non dobbiamo vedere solo al singolo, ma al collettivo: è una squadra che ha gamba, qualità e forza. Roma e Lazio non sono delle sorprese, hanno allenatori e organici pronti per competere".

Roma e Lazio incrociano proprio Inter e Juve. Può essere un punto di svolta della stagione dell'Inter, considerando anche la sfida al Barcellona in Champions?
"Noi dobbiamo cercare di arrivare alla sosta di Natale nel miglior modo possibile. Ora è inutile stare a dire qui che è un momento in cui dobbiamo fare di necessità virtù. Dopo la pausa potremo rifiatare, recupereremo diversi giocatori. Cerchiamo di stare concentrati, andare di partita in partita. Abbiamo Roma, Barcellona, Fiorentina e Genoa. Dobbiamo stringere i denti, incrociare le dita e arrivare alla sosta nel miglior modo possibile".

Diverse assenze a centrocampo per la sua Inter. Le assenze possono essere addirittura uno stimolo?
"Questa è una situazione non nuova. Vediamo il bicchiere mezzo pieno: nelle responsabilità, tanti calciatori si sono responsabilizzati di più. Mancano ancora 4 partite alla fine di questo ciclo, dobbiamo affrontarle a petto in fuori e conoscendo i nostri pregi e le difficoltà che dovremo fronteggiare. Non c'è tempo per accampare scuse, cerchiamo di rispondere nel migliore dei modi. Diamo il massimo da qui a Natale e vediamo cosa succede e come reggiamo a questo periodo. Poi tireremo un sospiro di sollievo, ci riposeremo e recupereremo un pò di giocatori per affrontare il nuovo anno".

A proposito di Roma, Totti a giugno ha raccontato di averla contattata per il progetto giallorosso. Quanto è stato vicino alla Roma e cosa l'ha spinta ad accettare l'Inter?
"Con Francesco c'è un'amicizia di lunga data. Mi ha illustrato la situazione e mi ha parlato della possibilità Roma. Io ho fatto delle valutazioni in maniera molto serena e ho pensato che non fosse il momento giusto. In quel momento però l'Inter non c'era. Non c'erano altre squadre, ho fatto le mie valutazioni e ho deciso di declinare la proposta in maniera molto rispettosa. So che è una grandissima piazza, ma non era il momento".

A centrocampo le sono rimasti Vecino, Brozovic e Borja Valero. Avete valutato la possibilità di riproporre da interni Candreva e Asamoah, che in passato in quella posizione ci hanno giocato?
"Tengo a precisare che non mi sono lamentato, ho solo detto che stiamo fronteggiando questa situazione da un bel periodo di tempo. Siete stati voi a parlare di emergenza. Quando presi Asamoah alla Juve dall'Udinese, giocava da centrocampista e poi l'ho adattato da esterno. Asamoah può fare l'interno più di Candreva".

A distanza, Nainggolan l'ha ringraziata per la sua condizione fisica. Ha detto che se sta così bene è anche merito della sua preparazione estiva. Lo ha sentito?
"Io ho grande affetto nei confronti di Radja e lui lo sa benissimo. Nel mio primo anno al Chelsea era in cima alla lista delle scelte per il centrocampo. Credo che per lui la scelta di andare a Cagliari sia stata la migliore. In tante situazioni bisogna fare sempre una profonda analisi e capire dove si può fare meglio, come e se c'è qualcosa che andrebbe rivista. Non avevo dubbi sul fatto che facesse bene a Cagliari ma è anche giusto che lui si chieda perché non è all'Inter ed è al Cagliari".

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