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Claudia Garcia: "Il Porto crede nella rimonta. Herrera con Monchi, ma non alla Roma"

Parla la giornalista di O Jogo, Rai e Tuttosport: "Se i giocatori giallorossi stanno bene, sono più forti. Il più temuto è Dzeko. Sousa? Ha temporeggiato con il Bordeaux"

Hector Herrera in azione durante Roma-Porto, di LaPresse

Hector Herrera in azione durante Roma-Porto, di LaPresse

05 Marzo 2019 - 09:39

l conto alla rovescia è iniziato. Porto e Roma domani si giocano l'accesso ai quarti di finale di Champions League. «Sarà una sfida combattuta fino alla fine», ci spiega Claudia Garcia. Interpellata per parlare della partita e di mercato, la giornalista portoghese di O Jogo e Rai ha confermato anche le ultime notizie su Paulo Sousa.

Che atmosfera si respira in città dopo la sconfitta contro il Benfica?
«Il ko di sabato è stato pesante, perché la rivalità tra Porto e Benfica è molto forte, anche più grande di quelle che esistono in Italia. Perdere in casa è sempre duro, però non compromette nulla in campionato perché lo svantaggio è solo di due punti e ci sono ancora molte partite. I campionati qui sono sempre combattuti fino alla fine. Lo scorso anno il Benfica è stato spesso davanti, ma poi alla fine ha vinto il Porto».

Tifosi e club credono nella rimonta contro la Roma?
«C'è una grande fiducia che il Porto possa passare il turno e già da domenica la testa era alla Champions. Si sta parlando molto di questa gara».

Nella partita di andata Zaniolo è stato decisivo. È temuto dai tifosi del Porto?
«Prima lo conoscevano soprattutto gli addetti ai lavori. Dopo la gara di andata si è parlato molto di lui in Portogallo, dicendo che sembra veramente il nuovo Totti e che è bravissimo, ma il giocatore che ha impressionato di più è Dzeko. Tutti hanno scritto che è stato lui il calciatore determinante, perché con la sua esperienza riesce a portare fuori la difesa. In più è stato decisivo nelle azioni dei due gol. Quando sta bene nelle serate europee è veramente devastante. Mi piace moltissimo perché è un centravanti che sa giocare la palla, è molto intelligente e qui lo considerano tutti il grande pericolo per domani, anche per la sua esperienza europea. Lui, De Rossi e Manolas l'anno scorso hanno portato la Roma in semifinale. Sono loro i giocatori più temuti».

Prima dell'andata, Conceição è stato abbastanza polemico nei confronti di Totti. Cosa ne pensano i tifosi del Porto?
«Il popolo portoghese è un po' più vicino alla Lazio per il passato di Couto e Conceição. Ci sono anche tifosi della Roma, ma quella squadra era molto seguita qui. È un giocatore che rispettano molto perché ha fatto la storia del calcio, ma sono arrabbiati per le sue dichiarazioni dopo il sorteggio. Secondo me quelle parole sono state male interpretate, lui voleva semplicemente dire che in un sorteggio con squadre come Bayern Monaco, Barcellona e simili, è meglio finire con il Porto. Qui l'hanno presa male e hanno paragonato la storia europea del Porto con quella della Roma di Totti. Secondo me hanno equivocato le sue parole».

Il messicano Herrera è senza dubbio uno dei giocatori più importanti del Porto. Ci sono possibilità di vederlo in Italia? Inter e Roma lo hanno fatto seguire a lungo...
«C'è, ma secondo me Herrera andrà con Monchi all'Arsenal».

Prego?
«Credo che questo sarà un possibile intreccio di mercato. Il giocatore piace moltissimo a Monchi e penso che lo porterà a Londra. Il ds spagnolo potrebbe lasciare la Roma. È un grande giocatore che farebbe bene in qualsiasi squadra. Sono quei centrocampisti che riescono a fare sia la fase difensiva, sia quella offensiva».

Éder Militão è già del Real o squadre come Juve, City e United possono ancora inserirsi?
«Fin quando non c'è la firma, ci sono sempre possibilità, ma sicuramente il Real Madrid si è portato molto avanti. Già l'anno scorso prima che arrivasse al Porto c'erano stati contatti con l'agente. Il suo rappresentante è stato anche a Madrid e al calciatore ovviamente piace il Real. Alla Juve piace, ma non è andata mai così avanti. Credo che non prenderà né lui, né de Ligt, ma Ruben Dias che è meno caro. In Portogallo dicono che Ruben è un Manolas giovane. Se cresce e diventa come lui, sarà sicuramente forte».

Paulo Sousa sarà allo stadio?
«Sì, ho questa informazione. Non so se nelle ultime ore la situazione si è ribaltata. Il Bordeaux lo sta pressando sempre di più per avere una risposta. Se la Roma non gli farà capire che lo vuole, lui sarà costretto a dare una risposta ai francesi perché vuole tornare in panchina. Da quello che so lui verrà allo stadio, ma in queste ore può cambiare tutto. I contatti con la Francia ci sono da un po', ma lui ha temporeggiato. Adesso bisogna capire come evolve la situazione alla Roma perché manca poco alla fine del campionato».

Un pronostico per domani?
«È molto difficile, perché la Roma quando gioca bene è una squadra veramente forte. L'anno scorso ha fatto delle cose incredibili, è stata la squadra che ci ha divertito di più in Champions, ribaltando una gara impossibile contro il Barcellona. Cristante, De Rossi, Dzeko, Manolas, Zaniolo, El Shaarawy… Se stanno tutti bene la Roma ha calciatori migliori rispetto al Porto. L'anno scorso c'era un portiere più forte e una difesa meno fragile. Il Porto però ha recuperato Marega e giocherà in casa per riscattarsi dopo il Benfica. Sarà una gara divertente, con molti gol. Da portoghese dico che passerà il Porto, ma secondo me è 50 e 50. All'andata non hanno giocato bene, puntando su una partita di contenimento, ma al do Dragão sarà diverso».

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