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Senza paura, Roma d'assalto contro l'Atalanta

Per la zona Champions. La sfida ai nerazzurri è dura, ma veniamo da 4 vittorie di seguito. Di fronte le due difese che hanno segnato di più. Florenzi può fare 200 in A

Pellegrini guida l'esultanza romanista, di LaPresse

Pellegrini guida l'esultanza romanista, di LaPresse

27 Gennaio 2019 - 09:38

La seconda giornata del girone di ritorno rischia di rappresentare un punto importante nella storia di questo campionato. Nello stesso turno, infatti, si scontrano tra loro quasi tutte le big del torneo: ieri sera hanno cominciato Milan e Napoli, mentre tra oggi e stasera sarà il turno di Atalanta-Roma e Lazio-Juventus. Che l'Atalanta sia nel gruppetto delle pretendenti a una qualificazione alla Champions League da un lato non sorprende più, vista la continuità di risultati del club guidato da Gasperini, dall'altro conferma quanto sia difficile l'impegno che attende oggi la Roma allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia. Dei numeri strabilianti della squadra bergamasca e di quelli incredibili di Zapata, a inizio giornata capocannoniere del campionato praticamente iniziando a segnare a dicembre, abbiamo già detto. C'è però un dato che impressiona, più delle giocate singole o della bravura del suo allenatore: nelle prime otto partite di questo campionato, l'Atalanta ne aveva vinte solo una. Poi, la svolta: otto vittorie nelle successive dodici.

Niente paura

Ma la Roma, questa Roma che con maturità e convinzione sta rialzando progressivamente la testa, non deve aver paura di nessuno. Anche perché il filotto di vittorie che sta mettendo assieme comincia a essere di quelli interessanti. La squadra di Di Francesco, infatti, ha messo insieme quattro vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia. In questa stagione, la Roma non è mai riuscita a centrare una striscia di cinque affermazioni consecutive. L'ultima volta avvenne tra l'ottobre e il novembre del 2017, quando i giallorossi misero insieme sei vittorie consecutive: ad aprire la serie furono tre 1 a 0 consecutivi (con Torino, Crotone e Bologna). Poi, puro godimento: 3-0 al Chelsea, 2-4 a Firenze con la Fiorentina e il 2 a 1 nel derby. La partita con l'Atalanta rappresenta un po' la prova di maturità per la Roma di quest'anno. E non è la prima volta che la gara contro la Dea coincida con un test di questo genere. Atalanta-Roma del 20 agosto del 2017 fu la prima partita del campionato, la prima della Roma senza Francesco Totti dopo 25 anni di militanza e 19 da capitano. Se non era una prova di maturità quella… La risolse Kolarov, al suo primo gol in maglia giallorossa, con una punizione che superò la barriera con un tiro rasoterra. Un segno del destino, forse. In Atalanta–Roma, infatti, si sfidano le due squadre che hanno segnato più gol con i propri difensori nei cinque maggiori campionati europei (12 sia Atalanta che Roma). Proprio Kolarov e il bergamasco (ancora per poco?) Gianluca Mancini sono i due difensori che hanno realizzato sinora più gol nei cinque campionati più importanti del continente. Entrambi sono stati autori di cinque reti ciascuno.

Duecento volte Florenzi

Sempre a proposito di maturità, se oggi dovesse riuscire a scendere in campo, Alessandro Florenzi raggiungerebbe le 200 partite in campionato con la maglia della Roma. Assente contro Virtus Entella e Torino per una sindrome influenzale, l'esterno giallorosso oggi torna a disposizione di Di Francesco, pur non essendo al massimo della condizione. La sua prima volta in giallorosso fu in un Roma-Sampdoria del 22 maggio del 2011. Entrò, anche qui segno del destino, a tre minuti dalla fine al posto di Francesco Totti. Da un capitano all'altro. Da quello della prima squadra a quello della Primavera tricolore. Sono stati in tutto 84 i giocatori della Roma, dall'inizio della sua storia, a indossare la fascia di capitano dal primo minuto. Nello scorso turno è toccato per la prima volta a Edin Dzeko, una soddisfazione per l'attaccante della Roma che, pur non vivendo un momento brillantissimo in fase realizzativa, rimane un punto di riferimento per tutti: compagni, tecnico e società. L'ultimo attestato di stima verso il bosniaco è arrivato proprio ieri in conferenza stampa da Di Francesco: «Sa giocare a calcio, sa mandare i compagni in porta, è normale che deve fare gol. Tornerà a farli presto». Oggi toccherà ancora a lui guidare la squadra in una delle trasferte più impegnative della stagione. Oggi, più che mai, servono i suoi gol.

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