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Barcellona-Roma, Di Francesco: "Vogliamo fare qualcosa di straordinario"

In conferenza con il tecnico anche Federico Fazio: "Non dobbiamo pensare solo a Messi e Surez: tutta la loro squadra è temibile"

La Redazione
03 Aprile 2018 - 16:01

A poco più di 24 ore dalla sfida d'andata tra Barcellona e Roma, Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa insieme a Federico Fazio. Queste le dichiarazioni del tecnico e del difensore giallorossi:

Per Di Francesco: il sogno può andare avanti?
"Siamo qui con grandissima umiltà nel preparare questa gara contro una squadra abituata. È giusto avere un atteggiamento positivo, sapendo di affrontare forse la squadra più forte al mondo. Per noi è un grande orgoglio, ma vogliamo fare qualcosa di straordinario e intendiamo continuare a sognare"

Per Fazio: conosci bene Messi, come si ferma?
"Tutti lo conoscono, è il migliore al mondo. Vediamo quello che fa in ogni partita, ma noi dobbiamo pensare a tutto il Barcellona con grande rispetto e alla Roma"

Per Di Francesco: Jordi Alba ha detto che siete un avversario difficile perchè compatto. Come si affronta il barcellona?
"Se siamo arrivati fin qui significa che ce lo siamo meritato. Dobbiamo rispettare sempre gli avversari, è questa la mentalità giusta. Non dobbiamo perdere la nostra identità contro una squadra di grande qualità. Dobbiamo dare loro meno chance possibili"

Per Fazio: con Messi in nazionale avete parlato di questa sfida?
"No, niente di particolare. Lui conosce molto bene la Roma, come noi conosciamo loro. Sarà una grande sfida"

Per Di Francesco: i dubbi sono stati risolti? C'è un dubbio in attacco a destra?
"Il Barcellona è molto forte, non voglio dar loro altri vantaggi. Per quanto riguarda Nainggolan, tra oggi e domattina farà il provino definitivo. Ad oggi le possibilità sono al 50%. Anche Pellegrini è tornato per la prima volta in squadra. Ho voluto mettere tutti sull'attenti: nessuno è sicuro di giocare e tutti possono dare il loro contributo. Giocherà la Roma, che è la cosa più importante, non chi giocherà a sinistra e chi a destra. Dovremo essere ancor più una squadra".

Per Di Francesco: è un caso che Suarez non abbia ancora segnato?
"E' un caso, assolutamente. Guardando anche i filmati, ha una grande qualità di attaccare. Per un allenatore averlo è fondamentale, anche se non segna".

Per Fazio: in questa partita farete più attenzione a non avere la difesa alta?
"No, come ha detto il Mister, non diamo loro alcun vantaggio. L'atteggiamento sarà quello giusto in campo".

Per Fazio: ti sorprende che un calciatore come Messi sia criticato nel tuo Paese?
"Tutti quelli che conoscono il calcio sanno che è uno dei migliori, soprattutto voi che lo vedete tutti i giorni".

Per Fazio: sabato il Barça è stato vulnerabile...
"Contro il Siviglia hanno sofferto, si è visto un grande Siviglia, che non è riuscito però a chiudere la gara. Il Barcellona può pareggiare in qualsiasi momento"

Per Fazio: Valverde ha detto che le chance sono al 50% ciascuna...
"Noi non vogliamo parlare di percentuali, credo che sarà una grandissima partita. Avremo umiltà, rispetto e tanta ambizione di fare bene. Non guardiamo indietro, ma solo al futuro"

Per Di Francesco: è arrivato ai quarti, che partita si immagina? Quanto è importante segnare?
"In casa hanno preso solo un gol in Champions. Dobbiamo essere positivi e propositivi. Ci siamo guadagnati tutti insieme questa chance, perché non guardare avanti con ottimismo?"

Per entrambi: fino a poco tempo fa c'era Totti. Si può paragonare a Iniesta?
Fazio: "Sono diversi, uno ha giocato tutta la carriera nella Roma, Iniesta è un vero idolo. Francesco continua a stare con noi contribuendo con la sua esperienza"
Di Francesco: "Da ex centrocampista sono innamorato di Iniesta, ma Totti è un po' differente. Entrambi hanno fatto la storia, ma in campo sono totalmente differenti"

Per Di Francesco: cosa può cambiare se dovesse giocare El Shaarawy oppure Defrel?
"Magari non gioca nessuno dei due! Scherzo... Sono caratteristiche diverse: Defrel ha meno allenamenti nelle gambe, anche se può essere un'opzione importante. Stephan ha avuto maggiore continuità e quindi può avere possibilità. Il mio pensiero determinerà la mia scelta"

Per Di Francesco: hai individuato qualcosa per cui te la vuoi giocare? Il Barcellona ha un punto debole?
"Può essere lo stesso nostro, con le dovute proporzioni. In tutte le gare hanno dimostrato di lottare su ogni pallone e non muoiono mai. Accettano l'uno contro l'uno a tutto campo, noi dobbiamo essere bravi a sfruttare questa cosa, ma bisognerà vincere molti duelli"

Per Fazio: c'è orgoglio nell'essere arrivato fino a qui quando dicevano che non potevi giocare a quattro?
"No, io non guardo queste cose. Ho sempre giocato a 4, non so chi ha detto questo. Posso giocare ovunque, non ho problemi: sono a disposizione del Mister".

Per Di Francesco: come si spiegano le scarse prestazioni delle italiane in Europa?
"Perché erano troppo forti le altre. La Juventus ha fatto bene, ma stiamo crescendo. E' ovvio che in Inghilterra e in Spagna ci sono giocatori più forti. Noi italiani invece dobbiamo lavorare più sulla tattica e sulla squadra, perché affrontiamo squadre con grandi calciatori e una precisa identità tattica"

Per entrambi: come vedete Alisson? 
Di Francesco: "Io credo che lui abbia dimostrato di essere un ottimo portiere, spero ci riesca anche stavolta. Anche il Barcellona però ha un ottimo portiere, perciò vedremo anche ter Stegen, tra i migliori in Europa"

Per Di Francesco: lei ha parlato di spensieratezza. Quanto è importante questo aspetto a livello psicologico?
"Oggi dico questo, magari domani tutto sarà diverso. Sicuramente il Barcellona ci porterà ad abbassarci, lo so. La spensieratezza deve far parte dell'indole di ogni calciatore, soprattutto per chi gioca in squadre forti. Non voglio che si dice: come va, va. Io non lo dico mai. Prepariamo la partita per essere competitivi".

Per Di Francesco: dal sorteggio, lei ha sempre giocato con tre attaccanti. Stavolta ha dei dubbi e schiererà quattro centrocampisti?
"Non sarà il mio atteggiamento a fare la differenza. Se guardassimo la gara con il Siviglia dovremmo giocare con il 4-2-3-1, ma non c'era Messi fino al 60'. Non credo che giocheremo col 4-4-2, perché io non sono abituato ad improvvisare e darei un segnale di debolezza ai miei giocatori. Useremo sempre la stessa identità di gioco".

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