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Più casa che trasferta: la Roma vuole eguagliare il record del 12° successo esterno

Per la prima volta nella sua storia la formazione giallorossa ha collezionato più punti in giro per l'Italia che a Roma

20 Maggio 2018 - 11:20

Per chiudere al meglio una stagione entusiasmante e centrare il terzo posto in classifica, la Roma va a caccia della dodicesima vittoria in trasferta in questo campionato. Un record che permetterebbe a Di Francesco di eguagliare il traguardo ottenuto nella passata stagione sotto la guida di Luciano Spalletti.

Perché se il cammino casalingo è stato altalenante (in Serie A, mentre in Champions ha rasentato la perfezione all'Olimpico), quello lontano da Roma ha fatto registrare undici successi, sei pareggi e una sola sconfitta (il 23 dicembre all'Allianz Stadium contro la Juve). 39 punti degli attuali 74, la Roma li ha raccolti in giro per l'Italia. Stabilendo un altro particolare record: dal 1927, infatti, non era mai successo che i giallorossi facessero meglio in trasferta che in casa.

Quest'anno invece, complice la mentalità della squadra - che interpreta le partite interne e quelle esterne alla stessa maniera -, la squadra di Di Francesco è andata meglio fuori casa. Ora però manca la ciliegina, la "Dodicesima notte" di shakespeariana memoria nota anche come "Quel che volete". Tre punti e nulla più, grazie.

Il cammino

Domani al Mapei Stadium la Roma chiuderà la stagione a nove mesi esatti di distanza dall'esordio vittorioso allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo: a decidere una punizione di Kolarov, fatta passare furbescamente sotto la barriera per regalare a Di Francesco i primi tre punti da tecnico giallorosso. Era il 20 agosto e - complice il rinvio per maltempo di Samp-Roma - siamo tornati a giocare in trasferta un mese dopo, il 20 settembre.

Un altro successo, stavolta largo e senza alcuna sofferenza, al "Vigorito" di Benevento: a decidere la gara in nostro favore una doppietta di Edin Dzeko e gli autogol di Lucioni e Venuti. Il centravanti di Sarajevo è mattatore anche il 1° ottobre a San Siro contro il Milan: nel primo tempo soffriamo, quindi sale in cattedra il numero 9 che a 20' dalla fine inventa il gol del vantaggio. Cinque minuti dopo è sempre lui a dare il "la" alla rete del raddoppio, firmata da Alessandro Florenzi che si lascia definitivamente alle spalle il calvario del doppio infortunio.

Dopo il pirotecnico 3-3 di Stamford Bridge contro il Chelsea facciamo visita al Torino: partita ostica, in cui i giallorossi faticano a trovare spazi e soffrono le ripartenze dei granata. La risolve, proprio come a Bergamo, un calcio di punizione dai 25 metri di Aleksandar Kolarov, stavolta con una pennellata che toglie le ragnatele dall'incrocio dei pali e ci garantisce altri tre punti.

Al "Franchi" di Firenze, il 5 novembre, i primi due gol con la Roma di Gerson vengono pareggiati da Veretout e Simeone, ma nella ripresa i giallorossi salgono in cattedra e si prendono la vittoria di prepotenza: al 50' una fortunosa deviazione sotto porta di Manolas ci riporta in vantaggio, quindi nel finale un contropiede lanciato da Nainggolan e finalizzato da Perotti fissa il risultato sul 4-2 in nostro favore. E sono cinque.

Blackout e rinascita

Tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 la squadra di Di Francesco ha una notevole flessione. Più in casa che in trasferta, ad onor del vero. Lontano dall'Olimpico arrivano l'1-1 a Marassi contro il Genoa e lo 0-0 al Bentegodi col Chievo. Quindi, subito prima di Natale, la sconfitta per 1-0 contro la Juventus. Il nuovo anno solare inizia con altri due pareggi esterni contro Inter e Sampdoria, quindi dal cilindro giallorosso il tecnico tira fuori un coniglio: è turco e si chiama Cengiz Ünder.

A Verona contro l'Hellas ci mette meno di un minuto a realizzare la sua prima rete romanista: una rete pesantissima, perché decide la gara del "Bentegodi" e ci riporta alla vittoria dopo un mese e mezzo. È ancora il ventenne a sbloccare la trasferta di Udine del 17 febbraio: al 70' riceve palla e dal limite lascia partire un missile terra-aria col mancino che trafigge Bizzarri. In pieno recupero Perotti sigla lo 0-2.

Il 3 marzo arriva il capolavoro del San Paolo: lezione di calcio al Napoli di Sarri, che passa in vantaggio con Insigne ma viene subito raggiunto da Ünder. Quindi la doppietta di Dzeko tramortisce gli azzurri, prima che Perotti (su gentile concessione di Mario Rui) cali il poker. Nel finale Mertens fissa il punteggio sul 2-4 che complica non poco il cammino dei campani.

Quindici giorni dopo allo "Scida" di Crotone battiamo i rossoblù di Zenga: apre le danze un tap-in di El Shaarawy alla fine del primo tempo, chiude un tracciante rasoterra di Nainggolan a 15' dalla fine.

Seguono due pari contro Bologna e Lazio, quindi il 21 aprile festeggiamo il Natale di Roma con un perentorio 0-3 in casa della Spal. Alla mezzora la sblocchiamo grazie a un'autorete di Vicari, quindi nel secondo tempo Nainggolan e il primo gol in campionato di Schick chiudono i conti. Dopo la magica notte in semifinale di Champions all'Olimpico, il colpo da biliardo di Ünder ci regala altri tre punti a Cagliari. Ora manca la dodicesima sinfonia. Per chiudere al meglio la stagione e proiettarci verso il futuro.

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