Punto e virgola

Invito a cena

La sentenza su Acerbi ha scontentato tutti: per uscirne, l’interista dovrebbe parlare con Juan Jesus e spiegargli bene la propria posizione, meglio se a tavola con le famiglie

Acerbi e Jesus durante Inter-Napoli

Acerbi e Jesus durante Inter-Napoli (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
28 Marzo 2024 - 09:43

È talmente forte il rischio che ogni presa di posizione sui fatti divisivi del nostro calcio venga presa per quello che spesso è (e cioè un’opinione inevitabilmente influenzata da motivi di tifo, di opportunità professionale, politica o geografica) che sul caso Acerbi abbiamo risparmiato la nostra opinione, confusi come siamo tra l’esigenza di non far mai passare il principio che la parola di una sola persona valga a far condannare qualcuno e l’altra di non sottovalutare alcuna espressione razzistica in un’epoca in cui supponevamo se ne potesse far davvero a meno. Sul tema però lanciamo una proposta: sia Acerbi sia Juan Jesus hanno solidi legami familiari, hanno una moglie a cui sono molto affezionati e bambini piccoli (la primogenita di Acerbi non ha neanche tre anni, quello di Jesus sette). Sarebbe bello allora se loro volassero più alto delle piccole miserie a cui questa vicenda alla fine li ha costretti, tra confessioni pubbliche e rinfacciamenti privati, e organizzassero una bella cena familiare.

E in quella sede raccontarsi tutto quello che hanno da dire sul tema, magari senza doverlo per forza condividere pubblicamente. Si sono affannati tutti i loro amici in questi giorni a dirci che sono brave persone. E se davvero non sono uno un misero razzista e l’altro un perverso mentitore, potrebbero così dimostrarlo: con una foto di loro sorridenti e abbracciati a fine serata, chiarito ciò che c’è da chiarire, potremmo avere un epilogo molto più utile di una sentenza che ha lasciato tutti scontenti.

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