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Per la Roma

Se è identica la destinazione, è diverso il viaggio

Fateci caso, il modo in cui ognuno di noi tifa la ROMA rispecchia la maniera di affrontare tutte le altre vicende, anche sentimentali, della vita

José Mourinho in panchina a Torino

José Mourinho in panchina a Torino (GETTY IMAGES)

27 Settembre 2023 - 09:31

Da dove vogliamo partire?
Anzi, dove vogliamo arrivare? Cosa ci aspettiamo da questi calciatori e questo allenatore? Se riteniamo, insomma, che possano lottare, concretamente, per la conquista di un posto in Champions o se, invece, quella costruita non è una squadra dalla quale aspettarsi chissà che cosa.

Sembrano domande retoriche ma, in realtà, nulla di più serio.
Perché, ormai, siamo assuefatti al paradosso di chi scredita ogni singolo componente della rosa – mister in primis – ma poi, contestualmente, si avvelena per i risultati ottenuti fino a domenica a Torino. Delle due, l’una: se la ROMA è così scarsa, come dicono, perché meravigliarsi della sua classifica?!? E, al contrario, come può essere che chi, invece, continua a concederle una grande apertura di credito – nella convinzione del valore della formazione giallorossa e di Mourinho – anziché avvelenarsi riesca a conservare, praticamente illesa, la sua voglia di crederle tenendola al riparo dalle critiche?!?

Ma non sarebbe più semplice, allora, aspettarsi reazioni invertite?!? Quel che è certo, però, è che questo ingorgo di stati d’animo non lascia scampo ai compromessi. Perché, fateci caso, il modo in cui ognuno di noi tifa la ROMA rispecchia la maniera di affrontare tutte le altre vicende, anche sentimentali, della vita. Trasciniamo, insomma, dentro questa passione tutto quello che siamo, il nostro pregresso, la storia personale e non si tratta di essere migliori, o peggiori, ma differenti. 

Non è una questione di chi le vuole più bene ma del modo scelto per dimostrarglielo. Come quando, tra amici, non ci si capisce e c’è chi si chiude rompendo tutti i contatti o scegliendo, invece, di chiarirsi immediatamente avendo voglia di mettere in evidenza dove si è arrivati insieme piuttosto che quello che li ha portati a litigare. E così con la ROMA. Ché se i primi ritengono naturale vomitarle addosso tutta la loro frustrazione dopo ogni risultato negativo perché visto che ti amo, ti discuto… gli altri – al contrario – non riescono a concepire altra reazione se non quella che li porterà a sostenerla con ancora maggior trasporto per aiutarla a superare un momento travagliato. Perché la ROMA, e non conosco altra strada, non discute: si ama.

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