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Per la Roma

L'amore non si divide, ma si può moltiplicare

Arianna e Gianmarco: il derby si frappone alla giornata insieme programmata da lei. Ma non può esserci gelosia, se alla Roma va la stessa cura che si dedica a chi si ama

La coreografia \

La coreografia "Ti Amo" della Curva Sud

02 Novembre 2022 - 16:00

Gianmarco ama la ROMA. E come me, te e tantissimi altri programma i suoi impegni, le ferie e certe volte anche le malattie in base al calendario delle partite. Per andare, esserci, spingerla quando sta in difficoltà ed esultare con lei quando si vince e la felicità ti scoppia dentro e ti si appiccica addosso fino al giorno dopo quando, alzandoti, quella felicità te la porti dietro al lavoro, all’Università o, più in generale, dentro tutto quello che andrai a fare .

Perché la ROMA non dura solamente i novanta minuti di una partita. Fin qui, tutto bene. Anzi, male: perché anche se mi sembra impossibile pensare che nel giorno del derby – così come di qualsiasi altra partita più o meno importante – chiunque non viva dalla mattina aspettando il fischio d’inizio… accade. E ci si programma altre cose: una cena, un viaggio, il cinema o, come nel caso di Arianna, l’evento di fine stagione dei dipendenti dell’albergo dove lavora. Anzi, dove lavorano: lei e Gianmarco, insieme.

Ma, fortunatamente, loro non condividono solamente il posto di lavoro – Gianmarco, nel caso, per andare allo stadio se la sarebbe cavata, e torno all’inizio di questa storia, con una bella malattia tattica… – ma anche il cuore, i progetti e tutto quello che c’è di bello tra due giovani innamorati.
 Tranne la ROMA, però. Perché mentre per lui anche quella è una vicenda sentimentale, per lei, invece, si tratta solamente di undici milionari che corrono dietro a un pallone. E l’idea che loro due, a quell’evento importante, non debbano andare insieme perché lui dovrà andare allo stadio le risulta impensabile…

Conosco l’argomento, anche molto bene: una vita fa stavo con una ragazza che viaggiava sulla stessa lunghezza d’onda di Arianna. Tanto che, se volessi liquidare la cosa con una battuta terra-terra, potrei dire che non la sento già da tanti anni… E invece no: se potessi parlare ad Arianna cercherei, semplicemente, di farle capire di non sentirsi mai in secondo piano rispetto alla ROMA. Di non confondersi, di non covare gelosia: l’amore non si divide, si moltiplica. E quello che Gianmarco prova per questa squadra, d’amore, viaggia su altre onde, frequenze. Andare allo stadio a vedere la ROMA non è un hobby.

Non è una partita di padel a cui rinunciare senza problemi, una cena con gli amici che si può rimandare… Andare allo stadio a vedere la ROMA è un’esigenza. Nel derby, poi, non c’è nulla di divertente. Perché, mi chiedo, ci si diverte nell’assistere al saggio di una figlia? No, si soffre e basta. Con il fiato sospeso: per lei, per amore. Per le sue aspettative. Rivolgendomi proprio ad Arianna, allora, le direi – domenica – di aspettarlo alla cena. Che, subito dopo il derby, Gianmarco la raggiungerà. E di essere felice, perché la cura con cui ognuno di noi vive la ROMA è la stessa che si dedica alle persone alle quali si tiene per davvero.
Pensa quanto ti ama, Aria’.

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