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Pietralata

Stadio della Roma, avanti con rigore

Incontro tra proponenti e Regione. Sarà una conferenza decisioria rapida ma inflessibile. Ufficializzato l’incarico a Nomisma come coordinatore del Dibattito pubblico

Il progetto dello stadio a Pietralata

Il progetto dello stadio a Pietralata

28 Luglio 2023 - 08:43

Un occhio al presente e uno al futuro. Così si potrebbe sintetizzare la giornata di ieri sul fronte Stadio di Pietralata. Iniziata pensando al futuro, che poi significa soprattutto Conferenza Decisoria, e quindi Regione Lazio. Motivo per cui una delegazione del Club Giallorosso (composta a quanto filtra dalla CEO Lina Souloukou, dalla Responsabile Relazioni Istituzionali Lucia Bernabè, e dal General Counsel della Roma Lorenzo Vitali) si è recata alla Pisana per incontrare il Presidente della Regione Francesco Rocca.

Una visita, come testimoniato ed anticipato dal giornalista Alessio Di Francesco sui propri canali social, che sarebbe servita a sondare le reali intenzioni della Giunta insediata dopo le elezioni dello scorso febbraio, e verificare la possibilità di un iter celere. Una visita per molti versi prematura però, come avrebbe osservato proprio il Presidente Rocca. La Regione infatti assumerà un ruolo operativo solo nella fase della Conferenza Decisoria, che potrà essere convocata solo dopo la presentazione, e la successiva verifica da parte del Comune, del progetto definitivo. Al momento siamo ancora lontani da questo passaggio, ma dalla Regione è stata comunque garantita la massima collaborazione con la Roma, la volontà di rispettare i tempi previsti per legge, ma anche come su alcune questioni, quali quelle relative a mobilità e infrastrutture, la determinazione ferma a non voler lasciare nulla al caso.

Insomma grande disponibilità, ma anche rigore. Esattamente come era lecito aspettarsi. Il presente invece è rappresentato dall’ufficializzazione (ci è voluto molto più del previsto con ogni evidenza) della nomina da parte del Comune di Roma del Coordinatore del Dibattito Pubblico. Come ampiamente previsto, ed anticipato, ad ottenere l’incarico è stata Nomisma. Nello specifico l’incarico è stato affidato a Marco Leone, Senior Advisor di Nomisma, che «si avvarrà delle competenze di Res Publica per la gestione e realizzazione della piattaforma digitale dedicata, e di FB & Associati per la gestione della comunicazione media e digital». Alla fine si tratta di un team di 16 persone (7 uomini e 9 donne). Verrà predisposto un portale web dove chiunque potrà fornire il proprio contributo.

Verranno poi predisposti degli spazi di partecipazione reale, dibattiti e incontri, a cui sarà possibile partecipare sia in presenza che da remoto. Il tutto a partire da settembre, con l’obbligo per legge di concludere entro 4 mesi, quindi dicembre, con la pubblicazione di una «Relazione Conclusiva, che conterrà una trasparente sintesi dei punti di vista emersi, dando rappresentazione chiara del confronto tra le diverse rilevanze» emerse nel corso degli incontri. Rilevanze che vale la pena ricordare non avranno valore vincolante. 

E di ieri è anche una notizia che riguarda ancora di più il presente, questa volta però dello Stadio Olimpico. Infatti il Governo avrebbe finalmente individuato il nome per la Presidenza di Sport e Salute, società riconducibile al Ministero dell’Economia e della Finanze, che gestisce oltre 300 milioni di euro l’anno di fondi pubblici, e che ha l’ingrato compito di amministrare l’area intera del Foro Italico, Olimpico compreso per l’appunto.

La scelta del Governo, ed ancor più del Ministro Andrea Abodi, sarebbe ricaduta su Marco Mezzaroma, romano classe 67, già proprietario della Salernitana, insieme a Claudio Lotito, di cui è cognato. Mezzaroma infatti è figlio del costruttore Gianni e fratello di Cristina, moglie del Senatore di Forza Italia e Presidente della Lazio. E tra i due gli incroci sono destinati a proseguire visto che a breve bisognerà iniziare a discutere sul nuovo contratto di utilizzo dell’impianto da parte delle due società della Capitale e che il Presidente Lotito ha spesso polemizzato con il predecessore di Mezzaroma, Vito Cozzoli, colpevole di non aver mai voluto concedere sconti, che pure sono stati puntualmente richiesti.

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