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settore giovanile

Roma Primavera: la rivincita di Morichelli, titolare inatteso

Contro il Sassuolo è stato preferito allo spagnolo Vicario, preso in estate. Ex Tor Tre Teste, riserva per anni, ha iniziato la stagione da quinto centrale

Raul Morichelli, nato a Marino (RM) il 25 luglio 2002, ha debuttato in Primavera giocando 5’ contro l’Atalanta, il 17 ottobre, poi è tornato in panchina fino alle ultime due partite, giocate da titolare, di LaPresse

Raul Morichelli, nato a Marino (RM) il 25 luglio 2002, ha debuttato in Primavera giocando 5’ contro l’Atalanta, il 17 ottobre, poi è tornato in panchina fino alle ultime due partite, giocate da titolare, di LaPresse

09 Marzo 2021 - 14:45

Potrebbe aver trovato un nuovo titolare la Roma Primavera, nel ruolo più delicato, quello per cui lo scorso anno sono stati fatti casting in mezza Europa, per portare a Trigoria lo sloveno Amir Feratovic dall'Nk Bravo e lo spagnolo Javier Vicario dal Numancia. Alla fine il difensore centrale che serviva potrebbe essere quello arrivato da Via Antonio Candiani, sede dell'impianto della Nuova Tor Tre Teste, da cui la Roma nel 2015 prese tre classe 2002, tra cui Raul Morichelli, che sabato, contro il Sassuolo, è sceso in campo al centro della linea a tre variata quest'anno da De Rossi, e utilizzata 12 volte in 13 partite di campionato.

Per mesi la difesa sembrava un blocco immutabile: il senegalese Ndiayè sul centro-destra, Vicario al centro, Feratovic a sinistra, Buttaro primo cambio. I nuovi acquisti non uscivano mai: contro il Verona, in Coppa Italia, Vicario venne espulso per doppia ammonizione al 31' della ripresa, e quei 14' più recupero furono i primi giocati quest'anno senza di lui. Al termine di quella gara Feratovic, che nel derby era stato sostituito al 78', lo superò come giocatore più utilizzato della rosa, 798' contro 796'. Ndiayè ne aveva giocati 576', Buttaro 271', Morichelli appena 5',uno in meno del terzino Tomassini, uno in più di Muteba (terzino pure lui, ma subentrato in mediana).

Quando aveva giocato solamente quei 5', fatti il 17 ottobre contro l'Atalanta, sul 4-0, si ritrovò inserito in lista Uefa, nell'allegato B, quello per i giovani: se ne possono iscrivere in numero illimitato, in qualunque momento, l'unico requisito sono i 2 anni di tesseramento per il club. Un requisito che tagliava fuori Feratovic e Vicario, arrivati in estate, come pure Ndiayè, nel 2019, e gli esterni Providence e Podgoreanu: a dicembre venne messo in lista e fatto allenare coi grandi Buttaro, a febbraio, prima del Braga, toccò a Tomassini e Morichelli.

La grande occasione

Il primo ha cominciato a trovare spazio in Primavera l'11 febbraio, in casa dell'Inter, il secondo ha dovuto aspettare fino al 28, Sampdoria-Roma: Feratovic squalificato per somma di ammonizioni, Buttaro infortunato, ci si aspettava l'arretramento in difesa di capitan Tripi, centrocampista centrale alla Cristante, o l'inserimento di Tomassini, De Rossi ha preferito lanciare Morichelli. Che, in una buona prova, ha infilato due errori gravi, praticamente sulla stessa zolla: al 25' del primo tempo era l'area avversaria, e lui, salito per un calcio piazzato, ha sparato sopra la traversa il pallone del possibile vantaggio, al 42' della ripresa era l'area sua, un attaccante avversario era finito a terra dopo un contrasto con Vicario, e lui, invece di avventarsi sul pallone e spazzare, si è girato verso l'arbitro per vedere se aveva fischiato il rigore, dando il tempo a Prelec di calciare in porta, e trovare l'1-1.

Un'ingenuità che difficilmente si vede a questi livelli, ma De Rossi a fine gara ha lodato la sua capacità di farsi trovare pronto dopo tanta panchina, e sei giorni dopo lo ha riproposto dall'inizio, contro il Sassuolo. Stavolta per scelta: l'ex intoccabile Vicario, che una settimana prima si era decentrato sulla sinistra, si accomoda in panchina, per dare spazio a quello che non giocava mai. Perché Morichelli in panchina non ci è andato solamente in Primavera: il gruppo dei 2002 venne formato nel 2011, con Calafiori, Tripi, Buttaro e Zalewski, lui arrivò 4 anni dopo, nel 2015, e non riuscì mai a imporsi come titolare.

Chi arriva dopo parte sempre un po' indietro, e lui, che ora supera ampiamente il metro e 90, era un difensore bravo tecnicamente ma più basso della media: la crescita arrivò improvvisa, talmente rapida da costringerlo all'inattività. Colpa della sindrome di Schlatter, un'infiammazione ai tendini che capita a chi prende parecchi centimetri tutti insieme: arriva e va via insieme alla pubertà, non lascia conseguenze, ma richiede periodi di riposo assoluto. Nell'Under 17 che arrivò alla finale scudetto con l'Inter i titolari in difesa erano Buttaro e Tripi, prima riserva Ciucci. E Morichelli, per minuti giocati, era il 17esimo della rosa: 8 di quelli che lo precedevano sono andati via, tra cui Ciucci, con lui già alla Tor Tre Teste, dalla scorsa estate al Lecce. L'U18, campionato sperimentale che la Roma ha fortemente voluto, aderendo subito quando la Figc valutava l'idea, ha rilanciato un giocatore che altrimenti rischiava d'essere svincolato: un paio di allenamenti coi grandi, e De Rossi ha deciso di dargli fiducia.

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