Settore Giovanile

Alberto De Rossi annuncia: "Valutiamo la nascita della Roma U23"

Il responsabile del settore giovanile giallorosso: "Vediamo che le altre squadre ne stanno traendo vantaggi, il progetto è in discussione. Alla Roma siamo attenti ai giovani"

PUBBLICATO DA La Redazione
23 Settembre 2025 - 13:30

Il responsabile del settore giovanile della Roma Alberto De Rossi ha rilasciato un'intervista a TuttoMercatoWeb. Queste alcune delle dichiarazioni dell'ex tecnico della Roma Primavera:

In Italia si vedono formazioni Under 23. Per come è sviluppato il progetto, può essere funzionale nel nostro paese?

“In generale, qualcosa bisogna fare. La criticità maggiore per i ragazzi è il passaggio dalle giovanili alle prime squadre, dall’essere giovane all’essere adulto. Come AS Roma, stiamo valutando la creazione della formazione Under 23, vediamo che le altre società hanno ottenuto vantaggi. Ne stiamo parlando, vedremo come andrà avanti il progetto, è in discussione. Io però aggiungerei due aspetti strettamente personali inerenti al tema: come sistema calcio dovremmo dare un contributo per le seconde squadre e rivedere la questione Primavera. Non sono d’accordo sulla riforma attuata. Alzare l’età del campionato non è funzionale. E lo dico con cognizione, il campionato Primavera è stato la mia vita”.

I giovani italiani effettivamente faticano. E si attinge sempre di più agli stranieri...

“I ragazzi che vengono da campionati stranieri sono più pronti, non necessariamente più bravi, perché giocano prima, hanno avuto esperienze negative con gli adulti e ne hanno fatto tesoro. L’Italia è indietro in questo, lo vediamo. Prima non era così, basti ricordare il famoso mondiale del 1982, quello di Bruno Conti. Nel passato si lavorava sulla tecnica individuale, per la crescita dell’individuo, poi abbiamo visto e ammirato l’Olanda, l’Ajax, il Barcellona, tante realtà che si mettevano in mostra. Abbiamo perso un po’ della nostra cultura, avevamo una preparazione di base formidabile, ora paradossalmente la stiamo rincorrendo di nuovo, un cerchio che si chiude. La preparazione tecnica è fondamentale e l’abbiamo persa, passando alla tattica, al fisico, tralasciando la cosa più importante, che per me rimane la tecnica. Alla Roma pensiamo a un percorso diverso per i ragazzi: nel settore giovanile giocano sotto età e partono per fare esperienza fuori appena c’è la possibilità, così da essere più pronti ed esperti al loro ritorno. Pensiamo sia importante per la loro crescita e anche per il club”.

Si parlava prima di struttura fisica: i ragazzi sono sempre più strutturati, passano molto tempo in palestra, magari a discapito di un palleggio in più. Per lei è un fattore positivo?

“Togliere troppe ore al campo non mi piace. Noi siamo attenti a tutto qui alla Roma, dalla palestra alla dieta. La preparazione fisica è importante, ma l’aspetto tecnico rimane fondamentale, devi saper dominare la palla. Sembra banale ma siamo convinti che questa sia la strada giusta”.

Tornare a lavorare sulla tecnica per lei è possibile?

“Noi alla Roma non abbiamo mai smesso di farlo e penso che anche in altre realtà d’Italia stiano capendo la centralità dell’aspetto tecnico. Ho visto Italia-Inghilterra Under 15, a esempio, e la nostra fisicità era inferiore. La domanda è: ‘come fai a giocare con un ragazzo più alto e strutturato fisicamente?’. Con la tecnica”.

Quale è il rapporto con due romanisti come Lei, Claudio Ranieri e Bruno Conti?

“Con Claudio c’è un ottimo rapporto, iniziato come uno splendido rapporto professionale. Ho lavorato insieme a lui e mi ha agevolato tantissimo nel mio lavoro. È importante per un allenatore Primavera avere il profilo giusto in prima squadra, se ti dà i giusti consigli, le giuste aperture, è più semplice. Poi, con il tempo, è maturato anche uno splendido rapporto umano. Su Bruno…che altro posso dire? Mi ha scelto lui alla Roma, mi ha dato i giusti consigli, poi insieme siamo arrivati fin qui, è una sorta di secondo fratello per me, davvero non saprei descriverlo in altro modo".

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