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l'intervista

Boniek a Radio Romanista: "La Roma ha una buona rosa. Con la Juve per me sarà pareggio"

L'ex giallorosso: "Alla squadra manca qualcosa dal punto di vista del gioco, si basa molto sui singoli. Vorrei Mourinho restasse a lungo. Zalewski è un talento"

L'ex giallorosso Boniek (Getty Images)

L'ex giallorosso Boniek (Getty Images)

La Redazione
03 Marzo 2023 - 12:41

Zbigniew "Zibì" Boniek, ex centrocampista della Roma nella seconda metà degli anni ’80, è intervenuto ai microfoni di Radio Romanista nel giorno del suo sessantasettesimo compleanno. Il polacco ha trattato diversi temi, a partire dal rimpianto per lo scudetto sfumato nel 1985/86 in seguito ad una rimonta di 8 punti dietro alla Juventus, sua prima squadra italiana.

Che effetto fa festeggiare il compleanno alla vigilia di Roma-Juve?
“Mi porterò sempre dentro il fatto che quella stagione, nel 1986, eravamo veramente forti ma trovammo il ritmo giusto assieme col passare del tempo. Se avessimo battuto il Lecce, in una partita assurda, poi dovevamo comunque superare il Como prima di giocarci lo spareggio con la Juve. Anche ai bianconeri sono molto legato: con loro ho vissuto tre anni di successi e la verità è che i trofei o le vittorie si godono di più anche se i ricordi alla fine restano in ogni caso. Il mio ricordo più bello con la Roma è sicuramente il 3-0 col Barcellona al netto di partite inspiegabili come Bodo Glimt o Lecce e Cremonese”.

Come stai arrivato a 67 anni?
“Non faccio 67 anni, ne faccio 40 più esperienza: quello che conta è la testa e io cerco di continuare a fare tante cose”.

Cosa ti aspetti da Roma-Juve e, in generale, dalla stagione della Roma?
“Domenica non sarò all’Olimpico ma credo che la Roma abbia un ottimo parco giocatori al netto del fatto che comunque tanti giocatori come Matic o Dybala portano la squadra a esprimersi in modo diverso sapendo, però, che 2 obiettivi su 3 come accesso alla Champions ed Europa League sono ancora raggiungibili. Possiamo prendere esempio da casi come il Napoli: a inizio stagione non ci si aspettava che rinforzi come Kim si sarebbero inseriti subito nel meccanismo portando gli azzurri a giocare molto bene non cambiando mai identità, al contrario, appunto, dei giallorossi che possono contare lo stesso su nomi importanti tipo Smalling”.

Mourinho come tuo allenatore ti sarebbe piaciuto?
“Sì, mi sarebbe piaciuto molto: porta tanta gente allo stadio e fa stare la squadra sempre con l’attenzione altissima ed è anche un grande personaggio. Lo conosco da fuori, non di persona e valuto quello che vedo al netto di idee diverse su tanti discorsi. Mi risulta che il suo contratto scada nel 2024 e penso che non si debba parlare adesso di rinnovo: ti troveresti che, se fallissi gli obiettivi, avresti scelto un certo percorso con eccessivo anticipo contando il fatto che l’ingaggio dell’allenatore è anche molto alto. Comunque credo che i Friedkin, capaci finora di fare un ottimo lavoro a Trigoria, parleranno col portoghese anche se specifico che io spero che lui possa rimanere ancora a lungo. Se andasse via da Roma non so, attualmente, dove potrebbe andare al di fuori del PSG. L’unica cosa che posso dire riguardo ai Friedkin, forse, è che dovrebbero far sentire Mourinho più importante e dargli la possibilità di un confronto intanto che si parla di squadra e gioco fino a fine anno”.

Secondo te la Roma sta facendo il massimo o poteva fare di più?
“La Roma si basa molto sui singoli: non ha una manovra corale e solo in Europa League ho visto fare pressing alto, altrimenti l’idea è quella di attendere l’avversario. Il fatto che si abbiano, per me, tanti punti è indicatore di una difesa molto ben organizzato e grosse capacità sulle palle inattive sapendo pure che molti infortuni hanno pesato come quello di Dybala”.

La differenza fra giocare con la Juve e con la Roma qual è?
“Alla Juve credo di aver lasciato una gran ricordo e ancora lì mi vogliono bene. Io non ho mai parlato male della società ma ho detto che secondo me Moggi non è stato un dirigente di cui vantarsi o da accostare allo “stile Juve”. Non fu preso bene il mio passaggio alla Roma più che altro per l’epoca: adesso non sarebbe successo. Comunque vivo a Roma ormai da 30 anni, qui sto bene e posso dire che pure a Torino ho ancora degli amici”.

Zalewski in Polonia e a te piace?
“Lo credo un giocatore molto talentuoso e credo che si possa ancora migliorare: lavora bene e sta facendo un ottimo lavoro assieme a Spinazzola secondo me. Vedo una Roma che sulle fasce sta coperta a livello di uomini”.

Come finisce Roma-Juve?
“Penso 1-1 o comunque un pareggio. In ogni caso la Roma può battere chiunque, fra cui pure la Juve, intanto che la Juve ha risentito molto delle vicissitudini extra-campo ma ha ora si sta riprendendo al netto della penalizzazione e dei -15. Mi viene da rifarmi a quello che diceva Mazzone: speriamo che vince l’Ascoli e non il migliore”.

Cosa pensi di Pellegrini?“Credo che il capitano della Roma sia un giocatore molto dotato, ha qualità e ha anche facilità di corsa, che è fondamentale ma certe volte dà la sensazione che potrebbe fare di più proprio per il ruolo che ha”.

 

 

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