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Le parole

Nainggolan: "La Conference è stata bellissima ma la Roma merita la Champions"

L'ex giallorosso ai microfoni di Radio Romanista: "Noi non abbiamo vinto perché la Juve in quel momento era imbattibile. Con la mia squadra ora ce la saremmo giocata per il titolo”

Radja Nainggolan esulta dopo un gol

Radja Nainggolan esulta dopo un gol

La Redazione
16 Gennaio 2023 - 17:13

Nel giorno della nascita di Radio Romanista abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche chiacchiera con uno dei giocatori più amati dalla tifoseria giallorossa negli ultimi anni. Ad intervenire ai nostri microfoni è stato Radja Nainggolan; centrocampista in forze alla Roma dal 2014 al 2018, autore di numerosi gol nella Capitale e tra i protagonisti della cavalcata che ha portato la Roma nella stagione 2017-2018 a raggiungere la semifinale di Champions League. Ecco le parole del Ninja. 

Sulla mancanza di titoli vinti a Roma.
“Noi non abbiamo vinto perché la Juve in quel momento era imbattibile. Ora come società è superata dall’Inter e le altre squadre approfitteranno del calo della Juve. Con la mia Roma ce la saremmo giocata per il titolo alla grande. Sono passati giocatori incredibili anche se non abbiamo vinto nulla. Alla Roma di adesso manca il dominio delle partite”

Su Lorenzo Pellegrini.
“Noi avevamo due come Totti e De Rossi che ti spingevano a dare tutto. Pellegrini è importante ma è giovane e da solo per lui non è facile, mancano un po’ di giocatori di appartenenza”

Sui giudizi che circolano sulla Roma.
"Se togli Abraham metti Belotti che però non è in condizione. Noi toglievamo Dzeko e mettevamo Totti. Oggi la rosa non è completa, non ha 26 calciatori. Quando ci sono infortuni alla lunga queste cose fanno la differenza."

Sull'attuale centrocampo giallorosso.
"Hanno i giocatori per ruotare, magari abbassano Pellegrini e giocano con i 3 davanti, oppure Pellegrini va davanti e ne mettono un in più. I giocatori ci sono ma noi giocavamo con un centrocampo più equilibrato, più complementare con le caratteristiche e soprattutto abbiamo giocato per anni insieme. Avevamo più meccanismi e automatismi.

Sulla Conference League
“La Conference della Roma è stata una cosa bellissima e se la meritava. La Roma comunque merita di giocare la Champions”

Su José Mourinho.
“Io ho avuto un piccolo contatto con Mourinho quando era al Manchester, mi aveva scritto e mi ha fatto piacere. Il suo nome comunque parla per lui”

Sui nuovi acquisti giallorossi.
“Wijnaldum è un giocatore completo e ha fatto una grande carriera. Vedo meglio anche Matic. Il problema è anche imparare a conoscersi nel tempo e ora non c’è molta continuità anche se i giocatori ci sono. Dybala sta trascinando la Roma, è quello che sposta gli equilibri e lo sta dimostrando. Belotti per tornare trascinante deve giocare tante partite. Oggi la rosa non è completa a un certo livello e fa la differenza"

Su Edin Dzeko.
"Edin ha sempre giocato per la squadra, è un attaccante completo. Forse è l'attaccante più forte con cui abbia mai giocato. Abraham gioca in campo aperto, Edin creava gioco."

Sul suo futuro
“Cercherò di farmi trovare pronto appena troverò qualcosa di nuovo. Mi è dispiaciuto chiudere così con l’Anversa ma loro pianificano già di mettermi da parte. Non sono mai stato vicino a tornare a Roma, è stato un capitolo che si è chiuso e poi nulla”

 

 

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