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La regina dei casinò: storia delle slot machine e delle slot online

Dall'invenzione a San Francisco fino ai moderni giochi virtuali: l'evoluzione della macchina più diffusa nelle sale da gioco

La Redazione
11 Marzo 2020 - 15:44

Cosa vuol dire il termine slot machine? Quando è nata la prima slot? E chi è stato l'inventore del gioco più popolare e diffuso nei casinò di tutto il mondo? La storia e lo sviluppo delle delle slot machine corre di pari passo a quello dei casinò e dei più famosi giochi da tavolo. Il termine "slot machine" (abbreviazione di nickel-in-the-slot machine) era originariamente utilizzato per tutte quelle macchine che venivano azionate tramite l'inserimento di un gettone o di una moneta, come i distributori automatici o i vecchi jukebox.

Ben presto, con l'avvento di quelle che sarebbero state le macchine più diffuse nel mondo del gioco d'azzardo, il termine arrivò a riferirsi quasi esclusivamente ai dispositivi di gioco noti oggi, appunto, come slot machine. Il primo di questi dispositivi di gioco nacque negli Stati Uniti nel diciannovesimo secolo. A distanza di quasi due secoli, oggi le moderne slot machine hanno mutato forma e aspetto, avendo perso il loro caratteristico braccio meccanico che contraddistingueva quei primi modelli e, di più, con l'avvento dell'universo di internet, sono diventate di utilizzo comune e popolari in ogni angolo della terra.

Il catalogo dei titoli presenti in quasi tutti i menu degli operatori del settore è sempre molto vasto ed ogni anno si arricchisce di novità ed esclusive che attireranno milioni di utenti. Con l'inizio del 2020 si fanno già i primi nomi circa le nuove slot online che verranno lanciate nelle prossime settimane: la più attesa sarà senza dubbio l'ultima creazione di Microgaming che ha deciso di puntare forte su una delle serie tv più viste degli ultimi anni: Game of Thrones.

La storia delle prime slot machine

I primi dispositivi di gioco funzionanti a gettoni negli Stati Uniti risalgono al 1880 quando nei bar, nei pub, nelle taverne o nei saloon sbarcarono le prime macchine che, all'inserimento di una moneta, simulavano una corsa tra due cavalli. Come facilmente intuibile, quelle prime corse meccaniche attirarono subito l'attenzione dei clienti dei vari locali; e intorno a quelle corse, ovviamente, venivano organizzati i primi giri di scommessa. Ma non esisteva ancora un metodo che permetteva automaticamente il pagamento di una vincita in monete.

Le antenate delle attuali slot machine furono create dall'inventore americano (ma originario della Germania) Charles August Fey, all'epoca meccanico in una officina di San Francisco in California. Era il 1894 quando Fey ideò la sua prima macchina da gioco a gettoni. Il successo per quel dispositivo fu pressoché immediato e Fey lasciò il suo lavoro in officina per dedicarsi a tempo pieno nella produzione delle sue nuove slot machine. Nel 1898 Fey costruì la Card Bell, la prima slot machine a tre rulli che prevedeva pagamenti automatici in monete. La Card Bell presentava una maniglia o braccio meccanico che azionava le ruote quando veniva spinto verso il basso. Nel 1899 Fey introdusse sul mercato la sua sua più famosa slot machine, la Liberty Bell. Successivamente, a causa del terribile terremoto di San Francisco del 1906, solo quattro delle oltre cento slot machine costruite da Fey riuscirono salvarsi dalla distruzione. La Liberty Bell, negli anni successivi, si dimostrò essere immensamente popolare tra i clienti dei locali più eleganti di San Francisco e, rapidamente, l'idea di Fey fu copiata nel resto del paese.

Le difficoltà e il boom nel secondo dopoguerra

Ma l'invenzione di Fey non venne accolta favorevolmente dagli allora governanti, men che meno dagli allora rappresentati religiosi. Così, nel 1909, la città di San Francisco arrivò addirittura a bandire quei giochi: all'epoca, vi erano più di quattromila slot machine funzionanti in città. Fu così che la produzione di quei popolari dispositivi di gioco, dalla costa del Pacifico degli Stati Uniti si trasferì a Chicago, dove le leggi erano meno restrittive. E fu così che Fey e i suoi concorrenti, per eludere i vincoli della legge, cominciarono a costruire delle macchine da gioco i cui rulli non presentavano più le carte come simboli di gioco: al loro posto, furono introdotte per la prima volte alcune immagini raffiguranti varie tipologie di frutta. La novità ebbe successo e nel 1910 la Mills Novelty Company aggiunse, tra i simboli presenti sui rulli, anche l'immagine di un pacchetto di gomme da masticare (poi stilizzato con il noto simbolo del "bar"). La Mills Novelty Company stesso introdusse anche il "jackpot" nel 1916, meccanismo in base al quale alcune combinazioni di simboli sui rulli permettevano la vincita di tutte le monete presenti nella macchina da gioco.

Il resto è storia moderna. Dopo la seconda guerra mondiale, il fenomeno delle slot machine (e con esso la prospettiva di ingenti entrate fiscali da parte dei governi) si diffuse in tutto il mondo. Dopo il 1950, vennero introdotte le prime slot machine elettromeccaniche che permettevano nuove modalità di pagamento, come i moltiplicatori a 3 e 5 gettoni, in cui l'ammontare delle vincite veniva ad essere proporzionale al numero delle monete o dei gettoni inseriti prima dell'inizio del giro dei rulli.

Le cosiddette video slot, che simulano l'azione dei rulli su dei monitor, apparvero per la prima volta nel 1975 a Las Vegas. Nel 1986, poi, furono introdotti sistemi elettronici per mettere in rete più slot machine in luoghi diversi e consentire così a una percentuale di ogni moneta inserita di andare ad arricchire un "super jackpot" condiviso, che negli anni ha poi raggiunto cifre di dimensioni estremamente ragguardevoli. Attualmente, con lo sviluppo delle sale da gioco e dei casinò su internet, le slot machine sono cresciute per numero e popolarità, restando il gioco di punta dei vari operatori di mercato.

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