Roma Femminile

Femminile, debutto amaro a Madrid: Real troppo più forte

La Roma tiene un tempo ma poi crolla nella ripresa: ko 2-6

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
09 Ottobre 2025 - 07:00

Rischiava di essere una sfida impari e così è stato. La Roma ha perso in casa del Real Madrid con un sonoro 2-6 nella prima giornata della Fase Campionato. Risultato a parte, la prestazione romanista ha dato qualche buon segnale, ma il dislivello di individualità, qualità e soprattutto ritmo è stato piuttosto palese dall’inizio alla fine della sfida. La squadra di Rossettini ha sofferto la pressione spagnola da subito e dopo 6’ ha pagato col gol del vantaggio del Real firmato Redondo sugli sviluppi di un angolo dopo un brutto errore di Baldi (titolare con Lukasova infortunata). Le giallorosse ci hanno messo un po’ ad alzare la testa ma al 15’ si è accesa Haavi che dopo una sgasata sulla sinistra ha messo un tiro cross verso la porta, su una smanacciata di Frohms è arrivata Pilgrim, tocco al volo per Viens e colpo di testa per l’1-1. Improvviso, ma anche effimero, perché il Real ci ha messo pochissimo a rialzare la pressione, mettere in difficoltà la difesa giallorossa che ha pian piano perso di lucidità e trovare, esattamente 7’ dopo la rete del 2-1 con Weir. Il secondo lampo della Roma (e l’ultimo davvero pericoloso) è arrivato al 35’: ancora Haavi dalla sinistra, che stavolta è rientrata sul destro e ha fatto partire una conclusione meravigliosa per il temporaneo 2-2. La doppia reazione poteva dare fiducia alla squadra di Rossettini, che dalla panchina ha provato a dare indicazioni costanti di pressing e gestione del campo, ma ancora una volta la differenza l’ha fatta il ritmo, con il Real a un livello cui la Roma oggi non può oggettivamente arrivare. Anche il 2-2 è durato solo 6’, perché al 42’ Redondo ha siglato il 3-2 sfruttando un buco lasciato al centro della difesa della Roma, un errore imperdonabile che poi ha probabilmente compromesso il resto della prestazione del reparto tutto.

Caicedo, Weir, Feller: forse bastano anche soltanto i nomi a far capire il livello del Real e della sua pericolosità, se poi alle difficoltà si aggiunge una chiara imprecisione sulle palle inattive a livello di gestione degli spazi la cosa non può che precipitare. Quando a inizio ripresa è arrivato il 4-2 madridista, ancora sugli sviluppi di un angolo ma stavolta a firma di Lakrar, è stato chiaro che difficilmente la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa dalla debacle giallorossa. Al 60’ il Real ha fatto il quinto gol ancora con Weir sul terzo assist  della partita di una incontenibile Caicedo e poco dopo sono arrivate le sostituzioni con cui in qualche modo Rossettini ha provato a raddrizzare la gara, con scarsi risultati, anche perché il tutto era già piuttosto compromesso. Gli innesti come Dragoni e Corelli hanno procurato alla Roma qualche sortita offensiva ma nulla di davvero impegnativo per Frohms, ma ogni affondo delle spagnole ha rischiato di tradursi in gol. Ne è arrivato solo un altro, il definitivo 6-2 al 73’ con un colpo di testa di Navarro. Il risultato racconta bene il dislivello che c’è tra le due squadre, il motivo per cui realisticamente era difficile pensare di uscire dal campo con dei punti (cosa da aspettarsi anche al prossimo turno contro il Barcellona al Tre Fontane). Lo stesso risultato e la partita però insegnano alla Roma a rapportarsi con questi livelli e non può che far bene in un momento di rifondazione. Dal secondo tempo c’è molto poco da salvare, nel primo è stata buona la capacità di tenuta e di reazione, una Emilie Haavi da clonare e qualche reazione di personalità sotto il predominio del Madrid. L’inizio è stato certamente duro, ma spesso i traumi come questo sono il miglior mezzo per evolvere, cosa necessaria per tornare a crescere anche in Europa.

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