Femminile, Rossettini: "La reazione era la cosa a cui tenevo di più. Pretendo sempre il massimo"
Il tecnico giallorosso ha risposto alle domande dei giornalisti dopo la vittoria per 3-0 contro il Sassuolo in Women's Cup

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Il tecnico della Roma Femminile Luca Rossettini ha risposto alle domande dei giornalisti al termine della vittoria per 3-0 contro il Sassuolo in Women's Cup.
Queste le sue dichiarazioni:
Quanto è stata importante questa risposta dopo la Champions?
"Era quello a cui tenevo di più, una risposta, una reazione di carattere. Le ragazze hanno messo impegno dal primo giorno, probabilmente abbiamo sbagliato 15' in due mesi ma che ci pesano. Però quello che volevo vedere dal giorno dopo era l'occhio giusto per affrontare il Sassuolo e adesso tutti insieme con la testa a Lisbona".
Oggi era grintoso in panchina. E sull'abbraccio con Spugna?
"Sì, è un momento in cui c'è bisogno di una spinta in certi momenti, se la posso dare io bene. Quello che cerco di fare è che la spinta venga da dentro, ci arriveremo. Il gruppo è fatto di giocatrici giovani, dalle esperte mi aspetto sempre di più. Pretendo il massimo sempre, cerco di incitarle, di spingere a fare quello che sanno fare perché hanno qualità, carattere e voglia di mettersi in gioco. Ogni tanto c'è bisogno di fare un po' più di fatica e questo ci viene meno facile e allora lì bisogna spingere un pochino. Spugna l'ho conosciuto da poco a Coverciano, abbiamo scambiato un paio di battute, è stato molto cortese ed è stato accolto molto bene dopo le vittorie che ha portato qui a Roma".
Oggi hai cambiato qualcosa a livello tattico. Può essere una varietà anche in ottica di giovedì?
"Abbiamo approcciato alla partita con un sistema che avevamo utilizzato anche contro lo Sparta Praga nel turno preliminare. Il sistema di gioco conta fino ad un certo punto, quello su cui continuo a spingere è sui principi che stiamo mettendo, sulle idee, sul coraggio. Quando cerchiamo la giocata semplice per liberarci dal problema, lì mi arrabbio seriamente. Si tratta di un passaggio che dobbiamo fare per mettere dentro consapevolezza, anche le più giovani devono scoprirsi e mettersi in gioco e sforzarsi a volte di essere più coraggiose".
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