Femminile, il momento della finale. Compatte per la Coppa Italia
Alle 18 la sfida alla Juventus per tenersi il titolo. In chiaro su Rai 2

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L’ora della verità. Prima di guardare al futuro, prima di pensare alla fine di un ciclo e alla Roma che verrà, c’è un trofeo da vincere per dare un nuovo sorriso a un’annata altalenante. Oggi alle 18 al “Senigaglia” di Como si gioca la finale di Coppa Italia Frecciarossa tra Juventus e Roma, la quinta di fila per le giallorosse, detentrici del titolo e a caccia del terzo trionfo nella storia in questa competizione. Davanti alle bianconere che si sono appena riprese lo Scudetto arriverà la squadra di Spugna fresca di qualificazione di Champions acciuffata all’ultima giornata dopo un periodo difficilissimo con un successo contro la Fiorentina che ha rialzato un po’ il morale, ha dato segnali positivi ma lasciato anche la consapevolezza che per superare le juventine in uno scontro diretto serva ben di più. La cornice di pubblico sarà di quelle importanti con oltre 6.500 spettatori attesi, la trasmissione televisiva in chiaro su Rai 2, su Sky Sport e in streaming (oltre che in 150 Paesi in tutto il mondo), mentre su Radio Romanista sarà possibile ascoltare la radiocronaca integrale del match. Arbitro d’eccezione per questa finale: sarà l’internazionale Andrea Colombo della sezione di Como, coadiuvato dagli assistenti De Vito e Ingenito e dal Quarto uomo Pasculli.
Per arrivare alla finale la Roma ha eliminato Bologna, Napoli e Sassuolo, non senza qualche brivido nei quarti di ritorno al Tre Fontane, pareggiati al 95’ evitando i supplementari grazie a un gol di Linari. Per quanto riguarda la formazione iniziale della Roma, Spugna sembra intenzionato a ripercorrere quanto fatto a Firenze una settimana fa, con un 4-2-3-1 con qualche carenza di scelte a centrocampo (sono out Greggi e Dragoni) e un ballottaggio in attacco. Tra i pali dovrebbe andare Ceasar, già decisiva in altre finali di Coppa Italia, davanti a lei si riformerà la coppia di centrali Linari e Minami con Thøgersen larga a destra e Di Guglielmo a sinistra; in mediana, Troelsgaard a dare solidità e Kuhl al suo fianco, alle spalle di una trequarti composta da Pilgrim, Giugliano e Haavi; nel ruolo di centravanti si candida a una maglia da titolare Giacinti, Viens si allena col gruppo già dalla scorsa settimana ma non ha nelle gambe il minutaggio necessario ad affrontare per intero una sfida che potrebbe protrarsi anche ai supplementari. La Juventus di Canzi invece, che per raggiungere l’ultimo atto della competizione ha fatto fuori Verona, Lazio e Fiorentina, non ha particolari assenze da fronteggiare e dovrebbe schierarsi con un 3-4-3: Lenzi, Kullberg e Harviken in difesa davanti alla porta di Peyraud-Magnin, a centrocampo Krumbiegel o Thomas a destra, poi Brighton e Schatzer al centro con Boattin a sinistra e infine il tridente offensivo composto da Cantore, Girelli e Bonansea.
Se Juventus-Roma è “La Partita” del calcio femminile italiano, stavolta lo è anche un po’ di più, perché in palio c’è un trofeo che può dare un po’ di riscatto alle giallorosse (sarebbe il secondo stagionale dopo la Supercoppa) e perché non c’è modo migliore di chiudere definitivamente un ciclo che è stato glorioso e vincente proprio come era iniziato qualche anno fa. Con la Coppa.
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