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il caso

Totti tra scommesse, gioco d'azzardo e l'Antiriciclaggio

Il quotidiano "La Verità" ha riportato dei documenti di indagine dei "risk manager" di Bankitalia per una serie di movimentazioni di denaro che riguardano anche il 10

Francesco Totti

Francesco Totti (GETTY IMAGES)

La Redazione
04 Gennaio 2023 - 12:31

Totti, il gioco d'azzardo e l'Antiriciclaggio: c'è anche il nome del Dieci in un'indagine dei "risk manager" di Bankitalia di cui La Verità ha riportato stralci di documentazione. L'inchiesta riguarda una serie di movimentazioni di denaro e bonifici sospetti con riferimento a un'attività legata al gioco d'azzardo che hanno coinvolto direttamente il Dieci e che hanno destato l'allarme dando vità all'attività di controllo.

Rientrano tra i movimenti attenzionati un bonifico effettuato dal conto di Totti lo scorso agosto per un "prestito infruttifero" di 80.000 euro a una pensionata di Anzio. Allo stesso conto, risultano anche una serie di bonifici "provenienti da società operanti nel settore delle scommesse online" oltre che altri assegni per diverse centinaia di migliaia di euro sempre legati al mondo del betting online. Altre segnalazioni ancora evidenziano vari versamenti da parte di Totti (nell'ordine di milioni di euro) alla Societé Financiere d'Encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo che per chi indaga servivano "apparentemente a finanziare le giornate che il noto personaggio ama trascorrere nella casa da gioco del Principato". Nell'inchiesta sono citati altri bonifici ancora che riguardano casse e casinò di diversi Paesi, dall'Inghilterra agli Stati Uniti che portano l'Antiriciclaggio a specificare che "permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali [... ] e non è chiaro se questo sia destinato solo al gioco d'azzardo o ad altro". Lo stesso Totti, in merito ai versamenti alla Sfe ha chiarito che "si tratta di pagamenti effettuati per le sue giornate trascorse al casinò di Monte Carlo essendo appassionato del gioco d'azzardo".

Beneficenza e multe di squadra

Oltre alle questioni strettamente legate ai casinò, all'attenzione dei "risk manager" sono finiti anche alcuni assegni da parte di Francesco a favore del fratello Riccardo per un totale di 230.000 euro nel 2017 e ancora diversi prelievi in contanti risalenti anche anche 2012 per un totale di 170.000 euro giustificati come "necessari a spese di viaggio e versamenti a enti benefici". Sulla beneficenza si è concentrata un'altra segnalazione, stavolta del 2018: su un conto intestato al Dieci lo stesso Totti ha caricato 200.000 euro e alcuni suoi ex compagni (Rudiger, Vermaelen, Nainggolan, Juan Jesus, Dzeko ed Emerson Palmieri) hanno effettuato dei bonifici con la causale "multe" e "sanzioni". Totti ha affermato che i bonifici in questione riguardavano delle multe che i compagni pagavano e il cui importo veniva devoluto in beneficenza. Da quel conto poi, nel giugno 2017 sono effettivamente partite delle donazioni all'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù e all'Associazione famiglie italiane dei sordi per il bilinguismo per un totale di oltre 150.000 euro. Verificata la destinazione dei soldi ai risk manager resta il dubbio sul perché il denaro delle multe comminate ai giocatori non fosse versato direttamente nelle casse della A.s.Roma piuttosto che nel conto di Totti.

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