ASCOLTA LA RADIO RADIO  
La conferenza

Fonseca: "La cosa importante non sono io ma la Roma"

L'allenatore portoghese in conferenza stampa: "Smalling? La prima volta che abbiamo parlato di lui è stato per un'indicazione di Petrachi"

, di LaPresse

, di LaPresse

La Redazione
01 Novembre 2019 - 12:36

Paulo Fonseca si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti, alla vigila della sfida dei giallorossi contro il Napoli, in programma domani alle ore 15 allo stadio Olimpico. Ecco le sue parole: 

L'espulsione di Fazio potrebbe complicare le cose dietro. Nella partita con il Napoli sta pensando di riportare Mancini in difesa?
«Vedremo domani. Voglio parlare della squadra, non voglio parlare della formazione».

Quanto peserà l'assenza di Ancelotti sulla panchina del Napoli e che opinione ha di lui?
«È un grandissimo allenatore che ha vinto in grandi squadre ed è un tecnico con grandi capacità. Rispetto molto Ancelotti, è un uomo serio e onesto, mi piace molto. Mi aspetto che domani possa essere della partita».

Come stanno Spinazzola e Jesus?
«Sono due giocatori pronti. La situazione di Spinazzola è diversa perché è stata una mia decisione quella di non schierarlo contro l'Udinese . Sono pronti entrambi».

Tra i suoi meriti c'è quello di aver rigenerato Pastore. La sua condizione fisica è tale che si può andare avanti con lui?
«Sì, la situazione è chiara: è solo una questione fisica, ma sta bene e sta giocando bene. Non abbiamo molte soluzioni in questo momento».

Si parla molto di Cetin, un giocatore che ha fatto bene nelle ultime uscite. Può farci un quadro di questo ragazzo? In futuro può prendersi un posto in pianta stabile nella Roma?
«Sì, ha le possibilità per farlo. È un bravo ragazzo che sta imparando tutti i giorni, può essere una soluzione».

Si aspettava di arrivare a questa partita in zona Champions e sopra al Napoli?
«Per me è importante che la squadra abbia un atteggiamento positivo. Penso che se la squadra si comporta come in queste ultime due partite possiamo vincere ancora. Con questo atteggiamento la squadra può lottare».

Pensa che gli infortuni e i torti arbitrali di questo inizio stagione possano aver compattato la squadra facendone uscire fuori il carattere?
«È vero che con tanti infortunati molti giocatori hanno avuto più spazio. Ma la cosa più importante è avere una mentalità ambiziosa, la squadra in questo momento la sta mostrando e per me è molto importante vedere ambizione nei giocatori».

Roma-Napoli è una sfida importante per la qualificazione in Champions: per lei gli scontri diretti si devono vincere o si possono anche pareggiare?
«Per me è sempre importante la prossima partita. Giocheremo contro una squadra forte come il Napoli e io penso solo a domani (oggi, ndr) in questo momento».

Due anni fa ha affrontato il Napoli di Sarri con lo Shakhtar Donetsk, che differenze vede? Quale Napoli è più forte?
«Non mi piace fare paragoni, hanno cambiato allenatore e giocatori. La squadra di Sarri era molto forte, hanno caratteristiche diverse ma entrambe le squadre sono forti».

In cosa si vede la mano di Fonseca? Il gol di Kluivert a Udine può essere considerato il manifesto del suo calcio?
«Non è importante Fonseca o il giocatore, è importante la Roma. Mi piace una squadra che gioca la palla, stiamo lavorando per essere più efficaci, ma penso che sia importante che i giocatori capiscano che dobbiamo essere forti, una squadra ambiziosa, che lotta e corre fino alla fine. La cosa più importante è cambiare la mentalità per essere ambiziosi, sto lavorando su questo con la squadra. Il gol di Kluivert è una bella giocata, è una situazione di attacco rapido con uscita dal basso, ma è provata in allenamento. È una questione di principi di gioco della squadra».

Lei torna spesso sul discorso del carattere e dell'ambizione. Visto che il suo contributo è visibile, qual è il rapporto di Petrachi con la squadra e quanto incide la sua presenza sul lavoro psicologico che state facendo?
«La sua presenza è forte. È sempre vicino alla squadra con parole di grande ambizione. È esigente e penso che la sua presenza vicino alla squadra sia molto positiva. È tutti i giorni con noi e questo è importante».

Smalling è arrivato su indicazione sua o su quella di Petrachi? Se lo aspettava così pronto?
«La prima volta che abbiamo parlato di lui è stato su indicazione di Petrachi. Mi ha detto che avevamo la possibilità di prenderlo. Smalling si sta adattando, sta giocando bene ed è un grandissimo giocatore. È importante per noi».

Affrontate una squadra che è molto brava in costruzione, sfrutta la pressione per far uscire l'avversario e attaccare con grande verticalità. È possibile vedere una Roma più bassa per mettere in difficoltà il Napoli?
«No, la nostra intenzione è di essere sempre una squadra corta e di difendere lontano dalla porta. Domani voglio giocare così. Sappiamo che il Napoli in questo momento è più forte, ma dobbiamo essere corti e compatti e se possibile difendere lontano dalla nostra porta».

Il presidente del Napoli si è lamentato molto sostenendo di aver subito torto arbitrali, cosa pensa delle sue parole?
«Non commento le parole di altri, è una questione di principio e rispetto l'opinione del presidente. È vero che abbiamo visto molti errori in questo periodo, spero che domani alla fine della partita non dovremo parlare di arbitri».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tags: