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La conferenza stampa

Fonseca: "Spinazzola e Pellegrini stanno bene. Domani farò dei cambi"

Il tecnico portoghese ha incontrato i giornalisti a Trigoria in vista di Lecce-Roma: "Ho analizzato la sconfitta con la squadra. In futuro non escludo la difesa a tre"

Paulo Fonseca, di LaPresse

Paulo Fonseca, di LaPresse

La Redazione
28 Settembre 2019 - 11:38

Giornata di vigilia in casa romanista. Paulo Fonseca ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa in vista di Lecce-Roma. La squadra questa mattina ha svolto allenamento di rifinitura e nel pomeriggio partirà alla volta della città pugliese.

Con l'Atalanta è arrivata la prima sconfitta, con i ragazzi ha parlato di eventuali ricadute?
"Sì, come abbiamo sempre fatto analizziamo tutto con i calciatori per vedere cosa non è andato bene e dove migliorare".

Continua il periodo di partite ravvicinate, come sta il gruppo? Ci dobbiamo aspettare cambi per domani?
"Probabilmente effettuerò dei cambi. Questo è un periodo dove ci sono tante partite con poco tempo per recuperare. Ci sono giocatori più stanchi di altri e farò le mie scelte tenendo conto di questo".

La Roma parte bene e cala nella ripresa. Da cosa dipende?
"Per me la questione fisica non esiste. Solo una settimana fa venivamo elogiati, adesso dopo aver perso una partita si batte il tasto della condizione. È un dato quello dei gol subiti, che non ci soddisfa. Nessuno potrebbe essere contento con una media di due gol subiti a partita. Stiamo lavorando sulla fase difensiva ma per me non è solo una questione di reparto ma la squadra nel suo complesso. È un dato anche che questa squadra fa molti gol e adesso dobbiamo lavorare sull'equilibrio che è fondamentale per questa squadra".

Avete perso tanti duelli contro l'Atalanta, vi manca un po' di peso in mezzo al campo?
"Non credo che dipenda da questo. Semplicemente non è questo il nostro modo di stare in campo. Abbiamo perso tanti duelli in fase offensiva, abbiamo avuto problemi ad uscire dalla loro marcatura. La Roma è forte fisicamente ma non facciamo di questo il nostro modo di giocare. In quelle circostanze la squadra deve essere in grado di risolvere queste difficoltà. Ma è un dato di fatto che abbiamo perso tanti duelli".

Zaniolo può giocate titolare?
"Vedremo domani. Ho parlato con lui dopo l'Atalanta come ho parlato con tutti nella riunione che facciamo post-partita".

Smalling ha la condizione per giocare anche domani?
"Contro l'Atalanta è stata la sua prima partita ma Fazio ha sempre giocato. Domani deciderò".

Rifarebbe l'esperimento della difesa a tre? Ha parlato di giocatori stanchi, anche i due mediani posso essere coinvolti nelle rotazioni?
"Non intendo rivelare la formazione di domani, forse farò cambi in tutti i settori. Per l'Atalanta il problema non è stato il sistema di gioco ma la dinamica di squadra. Il cambio di modulo non cambia le dinamiche in fase offensive. Abbiamo avuto troppe difficoltà a fare gioco".

Come stanno Spinazzola e Pellegrini?
"Saranno entrambi convocati ed entrambi sono in ottime condizioni".

Cosa non ha funzionato sul secondo gol subito contro l'Atalanta? Zaniolo prende qualche giallo di troppo, può essere colpa anche di un certo atteggiamento arbitrale?
"Non abbiamo parlato di questa questione con Zaniolo. Sul gol subito lo abbiamo analizzato, è stato un calo di concentrazione da parte di tutti e non è accettabile perché la gara era sull'1-0 ma è stato un errore da parte di tutti e lo abbiamo analizzato".

Come sta Mkhitaryan? La difesa a tre può essere riproposta?
"L'utilizzo della difesa a tre non ha nulla a che vedere con il mio passato, era una strategia studiata per l'Atalanta. Poi la squadra non ha subito gol per la difesa a tre, anche quando giochiamo con una difesa a quattro iniziamo la costruzione a tre. Volevamo essere più sicuri in alcuni momenti della fase difensiva. In futuro non escludo di impiegare di nuovo la difesa a tre. Mkhitaryan sta bene, non ha giocato per le caratteristiche che ha, perché mi aspettavo una partita molto fisica e ho scelto altri giocatori.

Con l'Atalanta vi è mancata un po' di capacità di giocare sotto pressione?
"In Italia sono tante le squadre che giocano con una marcatura molto aggressiva, ma nessuna è forte come l'Atalanta in quella fase. Non è facile liberarsi da quella pressione, quello che è mancato è stata la capacità di adattarsi a quello che la partita ci chiedeva".

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