Conferenze Stampa

Gasperini: "Affrontiamo una squadra di livello. Non c'è stanchezza fisica"

Il tecnico giallorosso è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Lille, prevista domani alle 18.45 allo stadio Olimpico

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
01 Ottobre 2025 - 09:24

Gian Piero Gasperini interviene in conferenza stampa al centro sportivo Fulvio Bernardini ad un giorno dalla sfida di Europa League con il Lille, prevista domani alle 18.45 allo stadio Olimpico. 

Queste le sue dichiarazioni: 

Avendo studiato le caratteristiche del Lille, che squadra è?

"Si tratta di una squadra molto dinamica, molto organizzata. Ha avuto un inizio con risultati non favorevoli ma con prestazioni sempre buone, dovremo essere attenti perché troviamo una squadra di ottimo livello".

In questi giorni si è parlato molto della crescita di Dovbyk, questi segnali li riceve anche da Ferguson? Domani può partire titolare?

"Ferguson ha 21 anni, ha fatto molto bene due anni fa e l'anno scorso ha avuto difficoltà per infortunio e per il cambio squadra. Ha giocato sicuramente poco, il tentativo con lui è riportarlo al giocatore che si sperava potesse essere. Il ragazzo si sta applicando, lui e Dovbyk si stanno alternando ma è importante che entrambi abbiano una crescita prima di tutto sul piano atletico e fisico".

Qualche settimana fa ci ha detto che vuole uscire dalla sua zona di comfort, a 67 anni. Come sta andando? Qualche vecchio allenatore le ha dato insegnamenti a riguardo?

"Per zona di comfort intendo abitudini acquisite negli anni, che poi per caratteristiche o situazioni ti trovi a dover cambiare. Tanto per esser chiari, non è usuale per me finire le partite con due centrocampisti messi come due attaccanti, come successo contro Lazio e Nizza. Però è una situazione che al momento mi costringe a questo, e questo faccio".

Dopo il Verona ha parlato di fatica per le tre partite, ora andiamo incontro a due partite ancor più ravvicinate. Bisogna aspettarsi maggior turnover?

"La fatica non è soltanto fisica, può derivare anche dalle motivazioni. Il derby e la prima in Europa non sono facili, e infatti il Verona aveva una reattività migliore della nostra, magari anche perché abbiamo segnato subito. Ma non ho mai pensato che fosse un problema fisico, anzi, tra Nizza e Verona c'era un giorno in più del solito. Il problema è rientrare nella gara senza pensare alla precedente ogni volta, a valutare bene l'avversario che poi si rivela ostico come il Verona. Queste sono le abitudini che dobbiamo acquisire nel calcio di oggi, soprattutto se fai le coppe: con le nazionali sono abituati a giocare 11 mesi all'anno, deve diventare la normalità".

Lei ha detto che bisogna allargare la rosa: come procede l'inserimento di Ziolkowski e Ghilardi? Domani giocheranno?

"Dietro stiamo facendo molto bene e c'è già un gran turn over per me: con 6 partite disputate dalla Roma, 19 giocatori ne hanno giocate almeno tre. In questo momento è chiaro che Hermoso, Ndicka, Mancini e Celik giochino di più, Ziolkowski ha esordito domenica e il momento di Ghilardi arriverà, perché sono giocatori promettenti. Ma il rendimento della difesa ora è molto alto, ci sarà tempo per i ragazzi".

Come procede l'inserimento di Wesley? Dal punto di vista fisico non sembra aver problemi, magari ha più difficoltà a trovarsi con la squadra...

"Intanto parliamo di un ragazzo che ha 22 anni e che ha giocato 30 partite con il Flamengo: per lui la stagione dovrebbe essere finita e invece è appena iniziata. Non è mai uscito dal Brasile e deve inserirsi in una squadra italiano. Da subito ha dimostrato di avere un bel motore, una buona capacità di inserimento. Poi chiaramente ha dei margini: sembra che siamo qui da tanto ma abbiamo giocato poche partite, e lui ha avuto una gastroenterite fastidiosa. Però per età e qualità può diventare importante".

Soulé è contro il Verona aveva i crampi: domani giocherà? Eventualmente al suo posto chi giocherà?

"Non ritengo ci sia un problema fisico, per fortuna fino ad ora non abbiamo avuto infortuni. Giochiamo anche partite con temperature diverse, tre partite in casa con temperature importanti, i crampi possono venire ma sono ragazzi che si allenano bene e che possono recuperare brevemente. Davanti forse abbiamo poche alternative, perché non abbiamo Dybala e Bailey, e questo ci costringe a far giocare sempre gli stessi".

In base alle caratteristiche del Lille e alle assenze davanti, si potrebbe vedere un centrocampista in più, magari Pellegrini?

"Questa è una delle opzioni, come sempre ne abbiamo un paio da adottare dall'inizio o a gara in corso, soprattutto per avversari che non abbiamo mai affrontato. Cercheremo il miglior modo per domani".

Koné ha detto che non ha mai visto un allenatore vivere le partite come lei: come le vive? Della permanenza del giocatore è contento?

"Koné è un giocatore molto forte, lo sta dimostrando con noi e con la nazionale francese, questo è un grande risultato. Sicuramente ho questa grande partecipazione con la squadra, perché credo che ogni partita sia una storia a sé. Da ogni partita dobbiamo imparare, abbiamo sempre fatto risultati positivi ma li abbiamo dovuti sudare, quindi per mia caratteristica partecipo in modo così attivo alla gara".

Come vedete Giroud? Ha un piano per arginarlo?

"Spero non lo portino in area di rigore, anche se si muove bene ovunque. Col Milan ha fatto qualcosa di straordinario, lo aveva fatti anche prima in carriera ma con loro è stato determinante per lo Scudetto. Ci sono dei giocatori che magari fino a qualche anno fa per età non erano più competitivi, invece anche nel nostro campionato vediamo giocatori che, per capacità di allenarsi, rimangono competitivi fino ad età più elevate".

Lei ha dato un nuovo modo di giocare alla Roma: a che punto è nell'assimilazione?

"Io vedo già grande chiarezza e partecipazione, ho avuto la fortuna di incontrare giocatori già evoluti, senza grandi difficoltà. In linea di massima abbiamo già una gran predisposizione e le partite giocate ci porteranno a mettere sempre più risorse in campo".

Per lei è più importante la coppa o il campionato?

"Questa è la domanda di ogni anno. Non si deve mai scartare il campionato, è fondamentale. L'Europa lo è altrettanto e così sarà la Coppa: abbiamo tre competizioni e dobbiamo affrontarle al massimo senza fare scelte".

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