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Le parole

Ludogorets-Roma, Mourinho: "Rispettiamo l'avversario, ma vogliamo vincere"

Lo Special One: "L'obiettivo è per prima cosa qualificarsi nel girone, ma per farlo dobbiamo giocare 6 partite singole, e la prima è domani"

Mourinho in conferenza stampa

Mourinho in conferenza stampa ((As Roma via Getty Images))

La Redazione
07 Settembre 2022 - 17:53

Alle 18.10 (19.10 ore locali) è andata in  scena la conferenza stampa di José Mourinho in vista del match in programma domani alle 18.45 contro il Ludogorets, valevole per la prima giornata di Europa League. Lo Special One, che dovrà fare a meno di Tammy Abraham e Karsdorp, entrambi non presenti al momento della partenza a Fiumicino, ha risposto alle domande dei giornalisti presso l'Hotel Terra Europe Brontes, a Targoviste, in Bulgaria. Al termine della sua conferenza parlerà il portiere Mile Svilar. 

Le parole di Mourinho in conferenza stampa

Cosa ne pensa di questro girone? Quali sono le squadre favorite?
"
Difficile parlare di squadre favorite, perché a volte esistono delle sorprese, qualcuno potrebbe pensare alla Roma o al Betis, perché stiamo parlando di due squadre del campionato italiano e spagnolo, ma abbiamo massimo rispetto per Ludogorets e HJK Helsinki. Il calcio europeo è pieno di sorprese, a differenza di anni fa dove il gap era maggiore e i risultati erano più facili da pronosticare. Lo stiamo vedendo anche in Champions League, la massima competizione europea, dove ci sono spesso risultati a sorpresa. Ed è questo perché veniamo qui senza la voglia di risparmiare giocatori in vista del campionato, perché sappiamo quanto è importante questa partita, vogliamo vincere e rispettiamo l'avversario".

Ha parlato di massimo rispetto per l'avversario, il Ludogorets, ma come si aspetta che giocheranno? In contropiede o saranno aggressivi dal primo minuto?
"Difficile prevederlo, dobbiamo essere pronti a tutto, parliamo di una squadra esperta in Europa, perché partecipa alle competizioni europee regolarmente, ogni anno. È una squadra con diversi giocatori stranieri, con un gruppo di giocatori bulgari, un gruppo equilibrato. Di sicuro ci aspettiamo delle difficoltà, ma come dicevo prima non siamo qui in gita, per turismo, non vogliamo risparmiare nessuno. È vero, è la fase a gironi, non è la fase a eliminazione diretta, quindi c'è spazio per errori, ma per esperienza posso dire che quando si inizia bene si è in grado di gestire il girone e controllarlo al meglio. Vogliamo restare in Europa League, non vogliamo retrocedere in Conference, quindi cercheremo di arrivare tra i primi due posti. Come giocherà l'avversario dipenderà anche da come noi giocheremo, se giocheremo all'attacco l'avversario dovrà difendersi, altrimenti sarà il contrario. Motivo per cui cercheremo di imporre il nostro gioco, e come dicevo siamo arrivati qui perché vogliamo vincere".

La Roma viene da una sconfitta netta per 4-0 in Serie A, cosa cambierà in vista della partita di domani? Si aspetta una reazione dalla sua squadra?
"Innanzitutto spero che la partita inizi 0-0 perché a Udine dopo pochi minuti eravamo già sotto di un gol, e quello nel calcio fa una grande differenza. In generale siamo una squadra che difende molto bene, che ha il pieno controllo della partita, per cui considero quella partita fuori dal normale, una eccezione, qualcosa che nel calcio può succedere. Poi ovviamente non ne siamo affatto contenti, ma può succedere. Anche per questo la mia reazione coi ragazzi è stata di controllo e calma, proprio perché non la considero una partita normale, poi la prestazione non era tale da giustificare un risultato così netto, avevano fatto 4 tiri in porta, segnando 4 gol. Abbiamo iniziato bene la stagione, siamo ottimisti, è vero è una brutta sconfitta, magari domani, e sottolineo magari, il Ludogorets vedrà quanto siamo arrabbiati".

Come sta la squadra? Ci sono situazioni particolari?
"Non voglio parlare della squadra e degli infortunati. Siamo qui per giocare a calcio, chi non giocherà domani è perché ha qualche problema fisico."

Come si approccia lei dopo Tirana? Domani la Roma giocherà con la patch della vittoria della Conference, ma si apre un nuovo capitolo in Europa.
"Siamo in questa competizione per due motivi diversi: abbiamo vinto la Conference e siamo arrivati sesti in Serie A. Per questo meritiamo tanto di stare qui. Vogliamo andare avanti, senza obiettivi o dire "Vogliamo vincere, arrivare in finale, semifinale o ai quarti". Non ci prefissiamo nessun obiettivo. L'obiettivo è per prima cosa qualificarsi nel girone, ma prima di farlo ci sono 6 partite singole, con i propri contesti, e la prima è domani. Come già detto, siamo qui per rispettare il Ludogorets, però siamo qui anche per vincere".

Le parole di Mourinho ai social della Roma

Come ci si approccia all'Europa League?
"Giochiamo con una maglia dove sulla manica c'è il simbolo del vincitore della Conference League. Questo ci dà più motivazione e orgoglio. Ma è una competizione completamente diversa e nuova, e dobbiamo affrontarla in questo modo. La prima partita non è mai decisiva, ma sempre importante. Una squadra che perde la prima partita ha già un po' di pressione, mentre una che vince è più tranquilla nel girone. Non è una partita facile, ho giocato lì due anni fa col Tottenham, conosco abbastanza bene l'avversario per dire che non sarà una partita facile".

Che avversario è il Ludogorets?
"La squadra che vince sempre in Bulgaria. Non si può paragonare con altre squadre che abbiamo affrontato, come il CKSA e il Plovdiv, che ho affrontato quando ero al Tottenham. Una squadra ricca, con tanti giocatori stranieri, brasiliani, argentini e africani. Hanno una potenza economica superiore alla media delle squadre in Bulgaria e hanno esperienza nelle competizioni europee. Non è una novità giocare in Europa League per loro, qualche anno fa hanno giocato anche in Champions, è una partita difficile".

Come sta la Roma? Si gioca ogni tre giorni, come vede la squadra e come si affrontano tutte queste partite ravvicinate?
"Se si guarda l'ultimo risultato si può pensare che la squadra è un completo disastro, io non la penso così. Quello è un risultato completamente isolato dal contesto reale della partita. Sicuramente è triste, ma non preoccupante. Siamo in un momento di difficoltà con gli infortuni, c'è anche Abraham che questa partita non potrà giocarla. Quando a una squadra con un numero ridotto di giocatori come la nostra mancano calciatori del calibro di Zaniolo e Tammy davanti è normale andare in difficoltà, però dobbiamo rimanere uniti ed essere convinti di prendere punti in Bulgaria".

 

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