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L'intervista

Roma eSports, Kepa: «Un onore ricevere la chiamata dai giallorossi»

Parla Stefan Slavkovic: «Mi hanno scelto tra tanti grandi giocatori di Pes, sono pronto per l'inizio della Serie A. Abbiamo qualità, ma dobbiamo ragionare partita per partita»

30 Marzo 2021 - 09:27

È arrivato il giorno tanto atteso da tifosi e giocatori, finalmente oggi comincia la eSerie A. Dopo mesi di preparazione, la versione virtuale del massimo campionato italiano è qui con i proplayer che sono pronti ed elettrizzati per il torneo che promette tanto spettacolo. Il Girone A, quello della Roma, inaugurerà l'inizio delle competizioni con delle partite molto difficili. A confermarcelo è Stefan Slavkovic, alias Kepa, proplayer serbo che da questa stagione rappresenta la Roma nelle competizioni di eFootball Pes. L'ex Nantes non vede l'ora di scendere in campo ed impugnare il joypad per dimostrare a tutti cosa è in grado di fare nella eSerie A insieme ai suoi compagni Venom e 123Stella. Oltre alle sfide con Spezia, Parma e Juventus, che secondo Kepa non saranno facili, ce n'è una in particolare che lo elettrizza al solo pensiero: il derby con la Lazio.

Noi ti conosciamo come Kepa, parlaci invece di Stefan Slavkovic. Chi sei?
«Sono il tipico ragazzo a cui piace guardare lo sport, giocare ai videogiochi come tutti. Mi piace sia il basket che il calcio e prima del contratto da professionista con la Roma ero scout di basket, facevo statistiche e video di partite di basket».

Quando hai deciso di diventare un proplayer?
«Ho deciso di diventare un giocatore professionista quando mi sono qualificato per la prima volta ai Mondiali di Milano 2016. In quel torneo sono arrivato agli ottavi e ho visto che potevo lottare con i migliori giocatori del mondo. Dopo di che, mi sono qualificato per molti altri tornei e il primo contratto da professionista è avvenuto lo scorso anno con il Nantes e quest'anno con la Roma».

Perché ti sei unito alla Roma?
«Prima di tutto è un grande onore quando ricevi una chiamata da un club come la Roma. Nel mondo di Pes ci sono molti grandi giocatori e sono felice abbiano scelto me. Ho avuto anche offerte da squadre della EFP, ma ho scelto la Roma perché è un grande club. Poi, c'è anche Roksa, con cui gioco da tanto tempo in nazionale. La decisione è stata facile».

Finalmente inizia la eSerie A. Come ti senti? Sei pronto?
«Sì, sono pronto. Non vedo l'ora che inizi. Soprattutto perché sarà un evento offline. Mi manca molto questo tipo di eventi e sono contento che la eSerie A sia riuscita a organizzarlo».

Qual è il vostro obiettivo?
«È quello di fare il miglior risultato possibile. Credo che abbiamo le qualità per farlo, tutto il team le ha. Però andremo partita per partita che proveremo a giocare nel migliore dei modi. Non c'è bisogno di guardare lontano».

Con la Roma nel Girone A c'è la Lazio che hai già affrontato. Stavolta, però, sarà il primo vero derby ufficiale della prima eSerie A. Come ti senti?
«So molto bene quanto è importante questa partita per i tifosi della Roma. Sono elettrizzato dall'opportunità di poter giocare il mio primo vero derby. Cercherò di vincere. Qualche mese fa abbiamo giocato delle amichevoli e abbiamo vinto, stavolta è la prima partita ufficiale, cercherà di ottenere il massimo».

Un'altra avversaria sarà la Juventus. Sono loro i più forti del girone? Sai già come batterli?
«Il girone è davvero difficile, ma non ci sono scuse, l'obiettivo è vincere ogni partita. La Juventus è ovviamente una delle squadre più forti ed è guidata da grandi giocatori. Ettorito è stato più volte campione del mondo e sinceramente mi piace giocare contro di lui. Qualche anno fa abbiamo giocato una grande partita in semifinale del campionato regionale di Pes League. Li conosco molto bene. Saranno partite molto difficili, ma anche molto emozionanti».

Cosa pensi delle altre due squadre del Girone A, Spezia e Parma?
«Ho guardato molte loro partite, sono grandi giocatori. Il mio compagno di squadra Venom mi ha parlato molto del loro stile di gioco, mi ha messo in guardia. Non ci saranno partite facili, l'obiettivo è vincerle tutte».

In queste settimane ti sei sicuramente allenato con Matteo "123Stella" Regoli. Cosa ne pensi del tuo compagno di squadra?
«Sì, ci siamo allenati insieme. Mi ha sorpreso con un gioco davvero buono. Ad essere onesto, subito dopo le partite ho chiesto a Venom chi fosse perché non lo conoscevo e lui mi ha detto che è un ex proplayer che ha partecipato a diversi tornei internazionali nel 2011 e 2012 ed è andato molto bene. Poi si è preso una pausa e ora è tornato sul palco. Sono contento faccia parte della nostra squadra».

E di Venom?
«Che dire… prima di tutto è un bravo ragazzo. Ha moltissima esperienza nei tornei. La prima volta che l'ho incontrato era nel 2018 in un torneo a Liverpool. Abbiamo fatto 3-3 e poi siamo finiti all'eliminazione diretta. Lì siamo diventati amici e oggi ho la fortuna di essere compagni di squadra insieme».

Qual è il tuo stile di gioco preferito?
«Mi piace un calcio offensivo con molti su passaggi corti. Preferisco il 4-3-3 con un pressing molto alto della difesa. Credo che la mia forza sia la mia imprevedibilità con i passaggi, in più so leggere le giocate degli avversari in anticipo».

Quali giocatori pensi saranno fondamentali per il successo?
«Sfortunatamente con l'ultimo aggiornamento abbiamo perso un buon giocatore, forse il migliore per questa modalità: Lamine Tall, che non è più nel gioco dopo l'aggiornamento. Abbiamo ancora molti giocatori buoni però. Se devo fare una scelta, dico che Dzeko è il più importante perché ha buona finalizzazione, abilità nei passaggi ed equilibrio che è molto importante in Pes».

Hai già affrontato alcune squadre italiane. Quali sono le principali differenze tra queste e le squadre della eFootball Pro?
«Ci sono molti fantastici giocatori in Italia. Avete una community di Pes con giocatori molto bravi ed è una bella cosa. Lo hanno dimostrato diventando campioni europei a eEuro2020 lo scorso anno battendo per nostra sfortuna me e la mia nazionale, la Serbia, in finale. Gli italiani sono giocatori fantastici che conoscono molto bene il gioco, soprattutto in modo tattico. Come nella vita reale, davvero ostici con decisioni sempre intelligenti».

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