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Roma, la strategia di Pinto sul mercato: via alla linea verde

Il gm segue il diktat dei Friedkin: investimenti sostenibili sui giovani. Niente più canali preferenziali per le trattative. Jorge Mendes possibile consigliere esterno

, di LaPresse

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01 Marzo 2021 - 14:54

Segui la linea verde e scoprirai le strategie di mercato della Roma. Durante i colloqui con gli agenti all'interno del suo ufficio a Trigoria, Tiago Pinto ripete spesso e volentieri il termine inglese "green line", per spiegare come la società punti a investire su giocatori giovani, in grado di dare una mano nell'immediato in campo e un sostegno al bilancio in ottica futura. Le famigerate plusvalenze, di cui ormai il calcio non può più fare a meno, a maggior ragione in un periodo così influenzato dalla crisi economica scaturita dalla pandemia. D'altronde non c'è da sorprendersi, lo aveva annunciato già Dan Friedkin il 17 agosto del 2020, in occasione del comunicato d'acquisto della Roma: «La nostra visione condivisa per il club è quella di privilegiare un approccio di investimento sostenibile e a lungo termine, piuttosto che soluzioni rapide di dubbia durata». Un diktat trasmesso dai nuovi proprietari fin dal primo giorno e che per il momento viene seguito alla lettera dal General Manager.

La situazione attuale

Già da adesso la rosa della Roma non è certo tra le più vecchie del campionato e si piazza a metà di questa speciale classifica. L'età media della rosa è di 27,5 anni, dato che scende a 26,6 se si considerano soltanto i calciatori impegnati da inizio stagione a oggi. Questo numero è destinato a scendere, sia per le politiche societarie, sia per alcune imminenti scadenze di contratto. Il 30 giugno, per esempio, finiranno i contratti di Mirante e Farelli, i due più "esperti" in rosa con i loro 37 e 38 anni. Se per il primo sono già stati avviati contatti per un eventuale prolungamento – da considerare comunque non scontato – l'esperienza nella Capitale del secondo appare allo stato attuale delle cose destinata a concludersi. Stessa scadenza anche per Juan Jesus, Bruno Peres e Mkhitaryan, tutti e tre con carte d'identità dai 30 anni in su. Per i primi due i margini per un rinnovo sono minimi, mentre la Roma vorrebbe proseguire il suo rapporto con l'attaccante, facendo scattare l'opzione per spostare il termine al 30 giugno 2022, ma l'ultima parola spetta all'armeno e non è stata ancora pronunciata. Per finire la panoramica sulla rosa a disposizione di Paulo Fonseca si può evidenziare come i giallorossi abbiano già in casa, tra quelli che si possono considerare come titolari o quasi, otto giocatori dai 25 anni in giù: Marash Kumbulla (21), Gianluca Mancini (24), Roger Ibanez (22), Lorenzo Pellegrini (24), Bryan Cristante (25), Gonzalo Villar (22), Nicolò Zaniolo (21) e Borja Mayoral (23).

Lo scouting e il vivaio

Investire sui giovani denota un progetto ambizioso, ma certamente complesso. Per aiutarsi Tiago Pinto utilizzerà, come sempre fatto fino ad ora nella sua giovane carriera, lo scouting. Una volta arrivato al Fulvio Bernardini nello scorso gennaio, Pinto è entrato in contatto con la formazione dello scouting romanista pre-esistente. C'è da aspettarsi nel corso del tempo qualche modifica in questo settore, che verrà ritoccato e ampliato dalla mano e secondo le indicazioni del portoghese. Inoltre, Pinto è a stretto contatto con i vertici del vivaio romanista: da Morgan De Sanctis a Bruno Conti, passando per Simone Lo Schiavo, entrato in società lo scorso giugno. Oltre a cercare giovani talenti in giro per il mondo, infatti, il nuovo General Manager crede molto nello sviluppo e nella valorizzazione dei prodotti del settore giovanile.

Nuovi contatti

Da un anno e mezzo ormai le trattative in entrata e in uscita dalla Roma hanno dietro sempre, o quasi, gli stessi nomi. Si tratta di un paio di intermediari vicini a Petrachi, di cui la società si è sempre avvalsa; a maggior ragione l'estate scorsa quando, dopo l'allontanamento del ds pugliese per volontà dell'ex presidente James Pallotta, Guido Fienga si è ritrovato a dover gestire in prima persona le trattative. L'amministratore delegato, mai alle prese prima d'allora con le delicate dinamiche di mercato, ha trovato nel lavoro dei due personaggi in questione un prezioso e importante contributo, grazie al quale è riuscito a consegnare una rosa più o meno completa e competitiva a Paulo Fonseca. Una volta arrivato Tiago Pinto però, le cose sono cambiate. L'ex Benfica si è detto pronto ad accogliere proposte da parte di chiunque, facendo capire che da questo momento in poi non si utilizzeranno più soltanto alcuni canali preferenziali. Da più parti, intanto, vengono riportati contatti tra i vertici della Roma - Tiago Pinto e i Friedkin - e Jorge Mendes. Il numero uno dei procuratori non avrà un ruolo definito nella società, ma c'è da aspettarsi un ricorso alle sue consulenze in futuro. Le vie del mercato a Trigoria tornano a essere infinite, per un progetto ambizioso e sostenibile, con l'obiettivo, citando questa volta Ryan Friedkin, di svegliare «il gigante addormentato».

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