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Il punto

Roma, il calciomercato passa dalla Premier. Da Pedro a Smalling: ecco i nomi caldi

Fatta per lo spagnolo, richiesta di Fonseca, passi avanti per il difensore. Mkhitaryan più Kean: asse con Raiola, che vuole portare Kluivert all'Arsenal. Cengiz? United

, di Mancini

, di Mancini

08 Giugno 2020 - 16:33

Tutte le strade portano a Roma. Verità certificata dalla storia. Ma, poi, quelle stesse strade, dove hanno l'altro capolinea? In Premier League. Almeno se si vuole affrontare la questione da un punto di vista calcistico riferito, ovviamente, alla nostra Roma. È un dato di fatto incontrovertibile. Una buona parte del mercato che verrà, in entrata e in uscita, al centro del mondo giallorosso vedrà la Premier protagonista, quella Premier che Franco Baldini conosce come le sue tasche e dove può vantare rapporti preferenziali e amichevoli con molti club di prima e seconda fascia. Basta fare un po' di nomi per rendersene conto, nomi che non sono frutto di forzature: Pedro, Smalling, Mkhitaryan, Zappacosta, Kean (con una possibile puntata in Scozia dove gioca il giovane attaccante francese Eduard che a Petrachi piace parecchio) sono i cinque nomi che probabilmente la prossima stagione giocheranno tutti insieme appassionatamente con la nostra maglia. Cinque nomi per i quali ci sono trattative avviate con Chelsea, Manchester United, Arsenal, Everton, tutte squadre di prima fascia e che hanno fatturati importanti. Se poi la questione la vediamo anche dal punto di vista delle uscite, sempre di Premier bisogna parlare visto che Ünder, Kluivert, Olsen, forse Schick, Florenzi, Karsdorp e chissà chi altro, potrebbero trasferirsi nel campionato più ricco e seguito al mondo, in cambio di cash e, soprattutto, plusvalenze che servono come il pane al bilancio romanista.

Acquisti

Partiamo da Pedro. Lo spagnolo è in scadenza di contratto con il Chelsea il prossimo trenta giugno. Le possibilità che rinnovi con il giocattolo di mister Abramovich, sono legate all'esoterismo più sfrenato. L'attaccante, forte anche di un cartellino che costerà zero, commissioni a parte, negli ultimi mesi ha ricevuto molte offerte, dalla Spagna e dall'Italia soprattutto, compresa la Juventus dove Sarri vorrebbe riaverlo alle sue dipendenze. Magari a qualcuno potrà sembrare strano, ma pare proprio che Pedro, uno che ha una bacheca che magari pure la nostra Roma, abbia scelto Trigoria come prossima tappa di una carriera al di sopra di ogni sospetto. All'affare sta lavorando un intermediario che da anni lavora molto con la Roma (ha ottimi rapporti con l'ad Fienga) e i sussurri, ma pure di più, che arrivano da Londra, fanno sapere che lo spagnolo ha già detto sì alla Roma a fronte di un contratto biennale, più opzione per una terza stagione legata soprattutto alle presenze.

Pedro è stato una richiesta specifica di Fonseca che ha chiesto un esterno alto a sinistra (Kluivert andrà via e Perotti non dà troppe garanzie fisiche) in grado di assicurare qualità, esperienza e gol. È l'identikit di Pedro. In contemporanea sta andando avanti a grandi passi anche la trattativa con il Manchester United per la conferma di Smalling, conferma che fino a pochi giorni fa in molti ritenevano impossibile per poi, oggi, fare marcia indietro. La Roma vorrebbe il rinnovo del prestito oneroso (tre milioni) per un'altra stagione e un diritto di riscatto fissato a quindici milioni. Lo United ha risposto che vuole l'obbligo di riscatto, cosa che al club giallorosso potrebbe stare bene a patto di uno sconto sui quindici milioni. Da quello che sappiamo, ci sono tutti i presupposti per la fumata bianca.

Così come per Mkhitaryan. La garanzia è data dal fatto che alla questione sta lavorando il procuratore dell'armeno, quella vecchia volpe di Mino Raiola. Che ha proposto un rinnovo contrattuale all'Arsenal (la scadenza attuale è 2021), nuovo prestito oneroso con la Roma, obbligo di riscatto (intorno ai dieci milioni, forse meno) dopo dodici mesi. Lo stesso Raiola ha offerto il giovane Kean per andare a coprire il buco del vice Dzeko. L'Everton è pronto a lasciar andare via il ragazzo (classe 2000) che a Liverpool si è un po' perso e ha voglia di tornare in Italia. Se si chiuderà, lo si farà in prestito con un diritto di riscatto. Infine Zappacosta. Dipenderà soltanto dalla Roma. Se in questo ormai prossimo finale di campionato, il giocatore darà garanzie, non sarà un problema rinnovare il prestito per un'altra stagione.

Cessioni

La Roma sa bene come i club inglesi siano quelli in grado di garantire il maggior cash per l'acquisto di un giocatore. Per questa ragione si sta parlando con l'Arsenal per Kluivert (sempre con Raiola protagonista) e il Manchester United per Ünder, altro giocatore con cui a via Tolstoj si augurano di poter fare una corposa plusvalenza. I due esterni sembrano interessare, sia per la giovane età, sia perché hanno entrambi fatto vedere di avere prospettive da giocatori importanti. La Roma parte da valutazioni del cartellino superiori ai trenta milioni, inserendoli peraltro anche nelle trattative per Mkhitaryan e Smalling. Anche Schick ha diversi estimatori in Premier. Se il Lipsia non dovesse dare i venticinque (almeno) milioni che vuole la Roma, l'attaccante ceco potrebbe finire in Inghilterra con l'Everton di Ancelotti pronto a prenderlo. A Trigoria si spera che pure per Florenzi (in uscita) si possa presentare qualche club inglese con una valutazione del cartellino che possa fare contenti tutti. Anche per Olsen, di rientro dal prestito al Cagliari, si sta cercando una sistemazione in Premier, consapevoli che da quelle parti giocano numeri uno che non sono certo migliori dello svedese.

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